Capitolo 3: Uno scambio equo

450 24 1
                                    


Come al solito il verde era nei pasticci, aveva un vero e proprio dono. Ovunque si trovasse veniva perseguitato da qualcuno o qualcosa di negativo. Sin da bambino viveva con la consapevolezza di essere un asso nel accumulare guai. La vittima di questa sua abilita era sempre Diam. Ad esempio il maggiore lo proteggeva quando lui provocava un bullo!























E adesso cosa racconto a Diam? Quale bugia devo inventarmi stavolta per non cadere vittima della sua furia? Semplice tu non gli dici un bel niente e lui non lo verrà mai a sapere! Oh, un consiglio giustissimo da dare a colui che mi ha in custodia, non c'è che dire...STUPIDA COSCIENZA. Dovresti aiutarmi, non cercarmi sempre nuovi guai, che poi mi dici cosa ti è saltato in mente ieri? Intralciare un vampiro, mentre cerca di nutrirsi poi! Hei io non c'entro un bel niente, devi prenderla col tuo istinto questa volta, ho perso il conto di quante volte ti ho ripetuto di allontanarti, ma tu no dovevi ascoltare il tuo fiuto, ecco ben ti sta. Uffa, ci mancava solo che mi mettessi a litigare con la mia coscienza adesso. Che poi a chi diavolo voglio incolpare se non me stesso? La coscienza è pur sempre una parte di me, la quale io,da buono imbecille ho deciso di zittire, favorendo l'stinto...in parole povere ho fatto tutto da solo, ah che rabbia! E adesso dovrò anche raccontare tutta la mia storia a quella maledetta sanguisuga. Ma io non voglio! Non mi fido; si può sapere a cosa cavolo pensavo mentre mi teneva il mento e mi guardava coi suoi profondissimi occhi verdi come gli abissi? Giusto! E se mi avesse fatto il lavaggio del cervello, con i suoi poteri? Ma certo è così. Quella carogna! Lo odio ancora di più. Ehm, scusa la mia intromissione, ma devo ricordati che eri perfettamente consenziente quando hai risposto, dato che quando ti ha lasciato di conseguenza i suoi poteri si sono annullati? Ops...devo ammettere che a questo non avevo pensato. Resto dell'opinione però, che non voglio raccontargli nulla. Mi metterei in pericolo. Chi mi dice che non aspetti altro di trovarci soli, per farmi fuori? Non che io abbia paura naturalmente! Oppure se una volta scoperto tutto di me, decidesse di attaccare le persone a cui voglio bene? Devo anche ricordati che ti ha promesso protezione zuccone? E cosa significa? Devo ripeterti che diffido di lui? Non solo per come agisce e come si comporta...ma anche perché è un vampiro! Guarda che non l'ho dimenticato. Quei maledetti, è a causa loro che ho perso tutto. Non riesco a controllare la rabbia, vorrei tanto ululare in questo momento. Invece il mio corpo si limita a cedere. Mi trasformo e con le unghia prendo a graffiare la superficie legnosa della mia scrivania. Vengo però interrotto dall'arrivo di Diam: <hei cucciolotto! Anche stasera nervoso?> dice chiudendosi la porta della mia camera alle spalle. <Nient'affatto>esclamo subito, cercando di nascondere il mio vero stato d'animo. <Guarda che non attacca con me piccoletto, la sento la tua rabbia! Stai pensando ancora alla tua famiglia> Oh giusto, anche Diam è un lupo, quindi capisce perfettamente cosa sento semplicemente annusando l'aria e poi bhe, mi conosce da tantissimo tempo. Anche se abbiamo 6 anni di differenza,( io ne ho 17, lui 23) siamo sempre andati d'accordo, anzi io lo considero quasi come il fratello che non ho mai avuto e lui...bhe mi è sempre stato accanto e mi ha sempre protetto, proprio come un fratello minore. Non gli sarò mai abbastanza grato per ciò che ha fatto e ancora sta facendo per me. <Lo sai Diam...è un chiodo fisso!> Sono indeciso: gli racconto tutto o sto zitto? No! Sono grande ormai...so cavarmela da solo. Non posso sempre fare la figura del bambino indifeso e poi Diam ha il suo lavoro a cui pensare. Non voglio diventare un peso, già mi da una casa, un pasto caldo, dei vestiti, mi paga la scuola, non serve che gli creo altri problemi. Me la vedrò io col vampiro. <Hei Riuji, ti sei incantato?> cantilena lui, schioccandomi le dita davanti al viso. <Scusami Diam, è che sono stanco> e qui ci aggiungo un bellissimo sbadiglio. <Perchè? è successo qualcosa?> chiede poggiandomi una mano sulla guancia, <No assolutamente niente. Sai devo recuperare le materie, e studiarle tutte sta diventando impossibile, spesso sogno gli appunti di fisica...che incubo!> mi lamento strofinandomi gli occhi...sono proprio un attore nato. <Hai ragione, mi dispiace per il trasferimento improvviso, ma non avevo scelta, il mio capo ha voluto spostare la ditta fotografica a Sapporo!>Diam è sempre così dolce e gentile, tutto il contrario di quell'antipatico di un professore: <ne abbiamo già parlato fratellone, non ti devi scusare ogni volta, ti ripeto che li a Tokyo non ho lasciato nulla se non i ricordi dei miei e dell'orfanotrofio...>. Se solo ci ripenso mi viene da piangere... quanto mi mancano tutti. <Ok Riuji, non ne parliamo più. Posa i libri e pensa a riposare- dice dandomi un tenero bacio sulla fronte- e ti prego, non dimenticare che per qualsiasi cosa io ci sono,quindi non esitare a chiamarmi se hai bisogno di aiuto>. Io annuisco abbracciandolo, poi lui si alza e raggiunge la porta:< E comunque appena abbiamo del tempo ci ritorniamo a Tokyo!> aggiunge sorridendomi, io ricambio il sorriso e lui esce. Diam...se non ci fosse lui, veramente io non so cosa farei. Con i suoi modi delicati e il suo fare amabile, ha cancellato momentaneamente dai miei pensieri, ciò che accadrà domani. Non so dove mi porterà questa storia, ma sono orgoglioso e non voglio fare la fine del vigliacco. Affronterò il prof e se sarà necessario, lo costringerò con tutta la forza che ho a tacere. Poi se tutto filerà liscio, e se mi dimostrerà che posso fidarmi di lui,non sarò di certo io lo stupido che rifiuterà il suo aiuto; ho capito che è molto potente e in questi ultimi tempi, con i vampiri tradizionalisti che mi stanno alle calcagna, non è da disprezzare una mano in più. Sbadiglio, questa volta per davvero, mentre scuoto la coda a destra e sinistra. Così mi metto a letto e penso: questo vampiro è entrato prepotentemente nella mia vita, senza bussare, senza chiedermi il permesso, senza sapere nulla di me. Cosa vorrà? Cosa farà dopo che gli avrò detto tutto? Devo ammettere che sono curioso. Mentre rimugino mi viene sonno, infatti i mie occhi pian piano si chiudono, facendomi sprofondare fra le braccia di Morfeo.

Hai fatto battere il mio cuore come un tempo (in restaurazione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora