POV MIDO
È notte fonda. Sono steso sul divano-letto che Hiroto mi ha aperto subito dopo la mia conferma del pernottamento temporaneo. Da qui riesco a vedere una luce che illumina le sedie ed il tavolo in cucina, la causa è l'intensità luminosa della luna piena, che entra dal balconcino. Non riesco a dormire: i pensieri vorticano nalla mia mente, come i vestiti in una lavatrice. Ho perso il conto di quante volte ho cambiato posizione, come se non bastasse il mio corpo ha deciso che fa troppo caldo: risultato? La coperta ed il lenzuolo giacciono a terra inutilizzati.Ovviamente Morfeo non risponde alla mia disperata richiesta d'aiuto, e resta sulla sua bella e soffice nuvola a sonnecchiare...scommetto che nessuno ama il proprio lavoro come lui. Vorrei scappare, poiché una morsa di terribile disagio mi pesa sullo stomaco e forse anche un pò di terrore. Quest'ultimo sentimento è più che lecito; insomma so che la sanguisuga ha deciso di ospitarmi di sua spontanea volontà...ma chi mi dice che all'improvviso non decida anche di azzannarmi nel sonno? Infondo non sono state queste le sue parole? Anzi da sempre il suo unico scopo? <Sono contento così potrò finalmente assaggiarti!>Solo a pensarci, mi vengono i brividi. Decido di alzarmi e prendere un bicchiere d'acqua fresca, forse mi aiuterà a prendere sonno.
Però! Devo ammettere che quest'abitazione è davvero elegante! La cucina è di un bordeaux lucido, il tavolo e le sedie sono bianche, anzi alla luce della luna sembrano fatte di madreperla: brillano! Scommetto che non lo ha scelto lui l'arredamento. Dai uno come lui? Come potrebbe? In realtà riflettendo, sembra proprio che esso rispecchi perfettamente la sua personalità: affascinante e misteriosa. Ciò non significa che io lo trovi interessante, sia chiaro! È vero ha un portamento fiero, con quelle spalle larghe e la schiena ampia, quasi come un re, ma nello stesso tempo è un menefreghista tenebroso. Aspetti che contrastano con la dolcezza degli occhi color verde acqua, la pelle candida e i capelli rossi, che a differenza del fratello- che sono di un rosso camino cupo- i suoi risplendono quasi di una pura lucentezza. Per non parlare del suo odore, ogni volta che inspiro ed espiro, sento il tipico profumo dei boschi, pare che la casa ne sia impregnata. Arrossisco violentemente a questi pensieri e mi getto con la testa nel congelatore, per cercare acqua ghiacciata...e per calmare i bollenti spiriti. Per di più non riesco a spiegarmi come io in poco tempo, abbia memorizzato così tante cose di lui...assurdo. Cose mai viste nemmeno a scuola per ricordare una stupida poesia. Ma perché mi chiedo? Perché il mio cervello agisce da solo? Perché in sua presenza mi sento uno sciocco? Perchè non riesco a controllare le mie emozioni?Perché voglio scoprire se quegl'occhi sanno provare altre emozioni oltre all'apatia? Perché tutti questi sentimenti positivi, se dovessi odiarlo? "Perché è lui!" Si ma perché lui? Troppe domande e poche risposte.
Emergo dal frigorifero con una bottiglietta d'acqua naturale. La apro, me la porto alle labbra e faccio un generoso sorso. Di colpo spalanco gli occhi, il cuore perde non so quanti battiti e rischio di strozzarmi: il vampiro è in piedi dinanzi a me, gli occhi rossi brillano come due costosissimi rubini, risaltando nel buio in cui sono immersi. Poi la sua figura avanza di qualche passo, staccandosi dalle tenebre a cui appartiene, ritrovandosi inondato dalla luce della luna...gli occhi tornati del loro colore naturale.
<Ma dico, cosa ti passa per il quel cranio vuoto? Volevi farmi morire d'infarto?> quasi urlo. <Avevo fame> replica lui, come un neonato che richiede attenzioni. Maledizione! E adesso chi la ferma la sua sete di sangue?
<oh bene, che coincidenza anche io. Stavo proprio per farmi una tazza di latte con i biscotti... magari la vuoi anche tu?> tento di dissuaderlo. <no io voglio il sangue...> ribadisce minaccioso lui, avvicinandosi. Lo sguardo sempre assente, adesso sembra bramoso. La paura mi attanaglia le viscere; l' unica cosa che mi resta da fare è arrendermi: era questo l'accordo no? Sebbene penso ciò, non posso evitare di tremare...non sono ancora pronto , non so cosa si prova, non voglio. E se mi trasformatasi in un vampiro?. Nel frattempo lui è arrivato a pochissimi centimetri da me <sei solo un moccioso> sussurra al mio orecchio provocandomi una serie di scosse piacevoli, che non dovrebbero essere tali. Ingoio il boccone amaro causato dall'insulto, insieme a tutto il terrore/piacere e sporgo il collo...ma lui invece di mordermi, allunga una mano nel frigo- il quale in tutto questo tempo è rimasto aperto-e afferra una fiala dal contenuto rossastro. Si allontana. Io apro gli occhi, incredulo. Stappa la fiala e beve il liquido al suo interno< non ho specificato quale sangue volessi>ghigna. Non so se infuriarmi per essere caduto nella sua trappola come uno sprovveduto, se rimanerci male perché infondo il morso lo volevo o rilassarmi per il pericolo scampato. Aspetta che? Io voglio essere morso? Sono qui da meno di 24 ore e giá parlo come un vampiro. Mi sa che tra poco diventerò come uno di loro< sai è per questo motivo che resterai sempre solo, maledetto! Se vuoi farti degli amici, ti consiglio di smetterla> sbotto inferocito, prendendo la strada per il letto. <mezzo lupo spelacchiato?> mi richiama subito lui <cosa c'è adesso? Vuoi ancora prenderti gioco di me? Ne ho abbastanza, lo sapevo che non avrei mai dovuto accettare di restare qui stan->
<l'acqua> dice semplicemente porgendomi la bottiglia <oh...> è l'unico suono che riesco a far uscire! Arrosisco < questo non significa che io cambierò la mia opinione nei tuoi confronti, un maledetto succhiasangue sei e tale resterai>. Mi volto e sferzo l'aria con la mia coda.
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Hai fatto battere il mio cuore come un tempo (in restaurazione)
FanfictionHiroto è un vampiro ricco ed impassibile, convinto che la vita non possa più donargli nulla; vive ogni giorno come se fossero tutti uguali. Almeno finchè, durante il suo ruolo di insegnante di lettere antiche, non incontra un ragazzino, il quale ini...