Capitolo 4

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Krystal pov
Ho lasciato Steve nel letto, mi sono vestita, ho fatto colazione e ora sono pronta per l'allenamento con Natasha. Arrivo in palestra e lei mi dice:-Buongiorno Krystal. Allora sei pronta?!
Io:-Sì. Fammi vedere cosa devo fare.
Lei:-Okay. Tieni, ora iniziamo con questa.- mi porge una pistola -Ti insegno come si usa: impugnala, prendi la mira sul bersaglio e premi il grilletto.
Io:-E ovviamente il tuo proiettile colpisce il centro.
Lei:-Con il tempo ci riuscirai anche tu. Adesso prova.
Io:-Okay.

Steve pov
Mi sveglio. Sono in camera di Krystal, ma lei non c'è... poi guardo l'ora, sono le 10:15 sta facendo l'allenamento con Natasha.
Mi alzo e vado in bagno. Cerco di svegliarmi facendo passare sul mio viso dell'acqua gelida, ma non serve a molto...
Rifaccio il letto e poi torno in camera mia a mettermi qualcosa di pulito e consono per l'allenamento delle 14:00 con Krystal: pantaloni della tuta neri e maglietta a maniche corte grigia.

Scendo in cucina e intravedo le due ragazze al lavoro con una pistola, così decido di entrare.
Nat:-Oh, ciao Steve.- dice quando mi vede, per poi continuare a guardare Krystal che sta tentando di fare centro.
Io:-Ciao Nat, Krystal.
Krystal:-Ciao.- risponde secca.
Preme il grilletto e colpisce l'anello affianco al centro.
Nat:-Niente male. Ora facciamo resistenza.- si rivolge a me -Steve hai bisogno di qualcosa?!
Io:-N-no. Ero passato solo a salutare. Ora vado... a dopo Krystal...
Krystal:-Okay, a dopo. Ah, scusa per prima, non volevo essere secca è solo che ero concentrata.
Io:-Non ti preoccupare.

Krystal pov

Nat:-Allora... hai fatto progressi?- chiede quando Steve è uscito dalla stanza.
Io:-No... Beh... ecco... Questa notte... abbiamo dormito insieme...
Nat:-Wow. Sei passata dal niente al tutto.- ride.
Io:-No, no non fraintendere. È rimasto lì solamente perché ho avuto un incubo. Lui voleva stare sulla poltrona, ma io ho insistito perché stesse almeno comodo.- la fulmino con lo sguardo -Non è successo niente.
Nat:-Se lo dici tu...- ride -Dai ora metti le braccia piegate verso le spalle che ti faccio vedere qualche mossa di difesa.

***

Sono le 14:00 e ho l'allenamento con Steve. Raggiungo la palestra e lo trovo lì ad aspettarmi.
Lui:-Ben arrivata. Allora, con cosa vuoi iniziare?
Io:-Non so. Dimmi tu.
Lui:-Va bene. Allora ti farò vedere come stendere un avversario con cinque semplici mosse.
Io:-Funziona sempre?
Lui:-La maggior parte delle volte.- sorride.
Iniziamo l'allenamento. Mi metto in posizione per tirare un pugno al sacco da box che ho davanti.
Lui:-Aspetta. È meglio se ti metti così.- dice prendendo i miei fianchi e direzionandoli nel verso corretto. Poggia le mani nello stesso punto in cui era il suo braccio questa notte.
Oh gosh.
Divento un po' paonazza e riesco a mugugnare un grazie.

Dopo un bel po' di allenamento, trovo il coraggio di dire:-Grazie per essere rimasto con me questa notte.- mentre stacco il sacco da box da dove è appeso.
Lui:-Figurati. Bel colpo, non tutti riescono a sfondare il sacco con un solo calcio e pugno.
Io:-Oh... beh... grazie...
Lui:-Okay, per oggi è abbastanza. Ti lascio riposare per l'allenamento con Clint, così non può dirmi che ti sfrutto troppo.- dice ridendo.
Annuisco:-Ehm... beh... allora... io vado...
Lui:-Va bene a dopo.- dice rimettendo a posto il sacco da box.
Faccio per uscire dalla stanza, ma mi blocco sulla porta e mi giro:-Non te ne importa?
Lui:-Di cosa?
Io:-Di questa notte.
Lui:-Di che stai parlando? Sono solo rimasto lì a dormire perché hai avuto un incubo. Tutto qui.
Io:-Quindi... niente...?
Lui:-Cosa dovrei notare che non calcolo?
Io:-Niente. Lascia stare.- esco e mi dirigo verso la terrazza.

Come ho potuto pensare che si sia accorto che mi ha abbracciata questa notte? D'altronde dormiva... che stupida!
Da qui la vista su Manhattan è bellissima, si vede tutto quanto, anche quel bambino con la chioma rossa e a riccioli che sta piangendo con un lecca lecca in mano. È davvero molto carino, diventerà bello da grande, anche se forse perderà un po' di fascino per colpa di quei capelli...
Una leggera brezza mi scompiglia i ciuffi che cadono fuori dalla coda.
-Ti godi la bellezza del panorama?-
Mi giro e vedo Steve.
Mi rigiro verso i grattacieli e rispondo fredda:-Sì.
Lui:-Ne sono felice.- e fa un sorriso a 32 denti.
Io:-Beh, sai com'è... questa è la Grande Mela. Chi non ama la Grande Mela?- ridi.
Lui:-Cosa intendevi prima?
Io:-Nulla.
Lui:-Krystal.
Io:-Davvero quello che è successo questa notte non ti tocca?
Lui:-Cosa?
Io:-Non... non fa niente...- dico per poi tornare dentro.

-Dove vuoi andare? Sono le 16:00-
Mi giro e vedo Clint.
Io:-Scusami non mi sono accorta dell'orario.
Lui:-Non preoccuparti. Va bene, iniziamo con questo.- mi porge un arco -Dopo ti farò vedere come lanciare ad occhio nudo.
Io:-Okay.

Finisco l'allenamento con Clint e sono davvero stanca, troppo stanca per restare insieme agli altri a cena; così prendo qualcosa dal frigo e dalla dispensa: tutte schifezze.
Vado verso la mia camera e incontro per strada Thor.
Lui:-Ehi Krystal. Non vieni a cena con noi?!
Io:-Ciao Thor. Ehm... sono molto stanca... scusami...
Lui:-Va bene. Capisco, ma non mangiare tutte quelle cose da sola o ti sentirai male.- dice ridendo.
Io:-Va bene.- rispondo sparendo dietro la porta di camera mia.
Mi giro e mi ritrovo qualcosa di rosso a 2 cm dalla faccia.
Urlo.
-Oh, scusami non volevo spaventarti.- dice scendendo dal soffitto.
Metto a fuoco la figura.
Non è possibile.
Io:-Spider-Man?
Lui:-In carne, ossa e ragnatele.
Io:-Che ci fai qui?!
Lui:-Di solito mi intrufolo qui quando voglio un po' di pace, ma visto che ora ci sei tu, se vuoi me ne vado.- dice andando verso la finestra.
Io:-No, aspetta! Se vuoi puoi rimanere. Vuoi qualcosa da mangiare?!- dico indicando il cibo che avevo poggiato sul comò.
Lui:-Uhm... come faccio a sapere di poter fidarmi di te?
Io:-Beh... semplice, siamo sulla stessa barca.
Lui:-Cosa intendi?- lancio un fulmine contro l'orologio sulla parete che si rompe, per poi prendere il cibo e "buttarlo" sul letto -Ah...
Mi siedo sul letto:-Allora, vuoi sederti o no?
Lui:-Okay.- dice togliendosi la maschera e lasciando scoperti dei capelli castani sbarazzini e degli occhi color cioccolato -Piacere, io sono Peter, Peter Parker.
Io:-Piacere, io sono Krystal, Krystal Evans.
Lui:-Iniziamo con le patatine?
Io:-Va bene.- dico allungandomi verso il pacchetto e aprendolo.

Chiacchieriamo fino a tarda serata e scopro molte cose di lui: i suoi genitori sono morti per salvare gli altri, lo zio è morto perché era venuto a cercarlo dopo che avevano litigato, e poi c'è Gwen la sua ex-ragazza che è morta perché ha insistito nell'aiutarlo a sconfiggere Electro.
Io:-Il tuo passato non è molto felice...
Lui:-Beh... neanche il tuo...
In effetti ha ragione: mio fratello è morto due anni fa in un incidente automobilistico. Stava tornando dal lavoro, lavorava come apprendista nello studio di un avvocato, si era fermato a salutare la sua fidanzata, Laila, e poi era ripartito alla volta di casa. A farlo uscire di strada, è stato Goblin che quel giorno aveva deciso di spostarsi da New York a San Francisco a quanto pare. Poi, c'erano i miei zii Kate e Luke che sono morti perché "si erano cacciati in guai troppo grandi per loro" a detta dei miei genitori. Infine, c'era Marc, il ragazzo con cui stavo sei anni fa che si è suicidato perché tutta la sua famiglia era rimasta vittima di un incidente aereo.

Peter prende ancora un marshmallow e poi si alza riprendendo la sua maschera:-Io devo andare.
Io:-Okay, ci vediamo poi.
Si mette la maschera e va verso la finestra.
Lui:-Ehm... magari... possiamo fare domani.... alle 18:30 a Central Park...
Io:-18:30?! Cosa vuoi fare a quell'ora?
Lui:-Beh... di giorno hai gli allenamenti e ho pensato che sarebbe stato più comodo per te...
Io:-Oh... hai ragione.- ridacchio- Allora a domani.
Lui:-Okay, a domani.
Spara una ragnatela fuori dalla finestra.
Io:-Aspetta. Per caso questo è un appuntamento?
Lui:-Forse.- dice per poi uscire dalla finestra con un balzo.

Ehm... okay... ho un appuntamento con Spider-Man... La cosa mi intriga parecchio...

Angolo autrice
Salveh people. Come vi va la vita? Male, but okay.
Cosa raccontate di bello?
Scappo
La vostra

Alyssia

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