Steve pov
-Steve, Steve... io ti sto aspettando...-
Io:-Peggy... Peggy dove sei?- sono in una stanza completamente buia e poi prende luce la sagoma di una donna con un vestito rosso -Peggy...
Lei:-Steve...- mi sussurra dolcemente.
Le corro incontro. La sto per abbracciare, ma lei sparisce.Mi sveglio sudato. Cosa mi sta succedendo?
Vado a sciacquarmi la faccia e guardo l'ora, sono le 3:40. Torno a letto.-No! Non me ne vado senza di te!-
Io:-Bucky?- mi giro e lo vedo lì che mi guarda e mi dice che non mi abbandonerà lì. È la scena nello stabilimento Hydra in Europa, quando sono andato a cercarlo.
Io:-Bucky, vai!
Lui:-No! Non ti lascerò qui da solo!
Prendo la rincorsa, salto e riesco ad arrivare dall'altra parte.
Io:-Ora muoviti!- lo prendo per un braccio e inizio a correre portandomelo dietro.
Lui:-Ma... ma come?! Ah, dovevo essere io quello che doveva fare l'esperimento!
Rido:-Ma sta zitto Buck!La scena cambia.
Siamo al bar.
Arriva Peggy.
Lei:-Capitano.
Io:-Agente Carter.
Buck:-Salve signorina.
Lei:-Howard ha delle apparecchiature da provare, va bene domani mattina?
Io:-Va benissimo.
Lei:-Vedo che la sua super squadra si prepara per domani mattina.
Buck:-Non le piace la musica?
Lei:-Ah dir la verità si. È probabile che quando sarà finito tutto andrò a ballare.
Buck:-E cosa stiamo aspettando?
Lei:-Il compagno giusto.- dice fissandomi -8:00 Capitano.- dice andandosene.
Io:-Si signora, ci sarò.
Buck:-Sono invisibile, mi sono trasformato in te... Questo è un incubo...
Rido:-Non prendertela così male, magari ha un'amica.Mi sveglio di colpo. Ma cosa succede stanotte? Perché sogno il mio passato?
Bussano alla porta. Sono le 5:10 chi è a quest'ora? Mi alzo titubante e apro la porta.
Io:-Krystal. Che ci fai qui?
Lei:-Volevo dormire, ma non ci riesco e poi, volevo parlarti.
Io:-Okay, entra pure.
Lei:-Scusami se sono arrivata a quest'ora...
Io:-Non ti preoccupare, ero già sveglio. Di cosa vuoi parlare?
Lei:-Di quel mancato bacio...
Mi sento sprofondare. La stavo per baciare e poi...
Io:-Ehm... si... cioè, non c'è impegno se te non...- ma mi interrompe.
Lei:-Senti Steve, credo... che sia meglio se restiamo solo amici... ci abbiamo quasi provato e... ciò che è passato, è passato. Lo capisci vero?
Certo, solo un'amica...
Io:-Sì, scusami è solo che questo periodo è difficile per me...
Lei:-Ti va di parlarne?
Io:-Ecco... non sono sicuro che capiresti...
Lei:-Tenta di farmi capire, voglio aiutarti Steve.- mi fissa con quegli occhi color ghiaccio con qualche venatura verde spalancati.
Io:-Ultimamente... continuo a pensare al mio passato... Bucky, Peggy... ricordare tutto questo fa male...
lei:-Lo so... ti consiglio di prenderti tutto il tempo che ti serve. Il tempo è sempre una buona cura.- dice poggiandomi una mano sulla spalla.
Sorrido:-Me lo ricorderò.
Sorride e mi dà un bacio sulla guancia:-Ci vediamo tra qualche ora, Steve.- per poi avviarsi verso l'uscita della camera.
Io:-A dopo, Krystal.Krystal pov
Esco dalla stanza di Steve, mi giro e mi ritrovo davanti Tony.
Lui:-Che ci fai qui a quest'ora?
Io:-Dovevo parlargli.
Lui:-Solo parlargli?
Io:-Sì. Piuttosto cosa ci fai tu in giro a quest'ora?
Lui:-Potrei farti la stessa domanda.
Io:-Me l'hai già fatta.
Lui:-Giusto.- ha l'aria di chi ha bevuto qualche bicchiere di troppo -Beh, credo che me ne tornerò a letto.
Io:-Tony sei sicuro di stare bene?
Lui:-Sì, sì certo. Sto alla grande...- dice sblascicando e barcollando.
Io:-Vieni ti accompagno in camera.- faccio per prendergli un braccio, ma lo scosta subito.
Lui:-Ce la faccio anche da solo!
Io:-Va bene, ma non dare la colpa a me se Iron Man si sfracassa la testa.
Mi fissa per un attimo e poi dice:-E va bene, hai ragione e poi come fareste senza l'uomo più intelligente della terra?!- dice con un ghigno accattivante.
Io:-Guarda, non lo saprei e non lo saprò mai visto che sei ancora vivo.- ho imparato a mie spese che è meglio assecondare le persone ubriache se si vuole aiutarle e fare in modo che non diventino violente.
Lui:-Hai l'aria di una che ha già avuto a che fare con una persona ubriaca...
Io:-Già, me stessa- ride -e mio padre.
Lui:-Tuo padre? Non mi è sembrato una persona che beve molto.- singhiozza.
Io:-Non pare, ma lo è.
Lui:-Ah.
Arriviamo davanti alla ultra-mega-extra-super-suit Stark, apro la porta ed entro con lui che si è quasi addormentato sulla mia spalla. Lo "accatasto" sul letto e me ne torno nella mia camera.Varco la soglia della porta e mi ritrovo davanti Peter.
Io:-Che ci fai qui?
Lui:-Come ti è venuto in mente di tornare ad essere amica del Capitano, dopo quello che ti ha fatto?
Io:-Peter per caso mi stavi spiando?!- dico leggermente infastidita.
Lui:-Voglio proteggerti.
Io:-Non sono affari tuoi Parker e nemmeno di Spider-Man.
Lui:-Ti ha lasciata lì senza dirti niente, come puoi perdonarlo?
Io:-È un periodo difficile okay?!- quasi urlo scocciata.
Lui:-Ti ha anche colpita con lo scudo.
Io:-NON MI HA VISTA!- mi fermo -Aspetta un attimo, eri tu quello che gli urlava contro che era ubriaco...?- lo fisso con sguardo dispregiativo -Ma... COME PUOI DIRE AD UN UOMO CHE NON PUÒ UBRIACARSI PER FUGGIRE DALLE TRISTEZZE PEGGIORI DELLA VITA CHE È UBRIACO? TI SEI RINTONTITO TUTTO UN BOTTO?!
Lui:-Lui non è un uomo!
Io:-Se la metti così, qui nessuno di noi è un uomo! Abbiamo tutti dei poteri sovrannaturali! Tu i sensi da ragno, Steve e Bucky le abilità da supersoldati, Wade la rigenerazione e....- mi sento strana.
Lui:-E...?- mi urla.
Mi sento girare la testa, mi appoggio al muro.
Lui:-E...?- mi ripete più forte, ma la sua voce diventa ovattata, fino a non sentirla più.<Hai finito?>
<Quasi capo, quasi.>
Vedo un uomo che lavora ad un marchingegno, è sporco di furigine ed ha la faccia stanca, dietro di lui ci sta un altro uomo, non vedo il suo volto, ma indossa un cappotto nero che arriva fino alle caviglie.
<Muoviti! Non posso aspettare così a lungo, se ne accorgeranno, soprattutto quella ragazzina, com'è che si chiama?>
<Krystal Evans.>
<Ecco, lei. Lei è quella che mi preoccupa più di tutti.>
<Ma non deve temere signore, lei è il più potente.>
<Ma lei... lei ha poteri di un'altra dimensione, è più pericolosa persino di Thor per quanto ho visto.>
<Forse è stato il momento di scarica.>
<No, non è stato un solo momento, me lo sento...> dice guardando fuori dall'enorme vetrata sullo sfondo.-Krystal!-
Apro leggermente gli occhi:-Peter.- sono accasciata per terra, con la schiena a metà tra il muro e il pavimento.
Lui:-Cos'era?- ha la faccia preoccupata, ho fatto così paura?
Io:-Nulla. Non era niente, Peter.
Lui:-No, quello non era niente. I tuoi occhi sono diventati due fari verdi.-
Onestamente non mi ero mai vista mentre avevo una visione e nessuno mi aveva mai vista.
Io:-Niente Peter, ora puoi andare.- mi alzo ignorando il mal di testa e lo spingo verso la porta.
Lui:-Non me ne vado.- cerca di opporsi.
Io:-Ed invece sì, Elektrika ha bisogno di un po' di pace.- lascio partire una scintilla che gli pizzica il piede, lui saltella per la scossa presa e così esce dalla camera, in seguito gli chiudo la porta in faccia.
Mi trascino fino al letto e mi sdraio un attimo. Che dolore. Dico poggiandomi le mani ai lati della testa.
Chissà cosa significa? Ma soprattutto, chi erano i due uomini della scena?Angolo autrice
Hello! :D Come state?
SCUSATEMI TANTO PER I POCHI AGGIORNENTI 😅😅😅💙
Chi saranno i due uomini della visione? Cercate di indovinare nei commenti.
Byee❤
La vostraAlyssia
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The New Hero
FanfictionFANFICTION "Prendo la testa fra le mani. La sento pulsare. Sta per succedere qualcosa, lo vedo, ma non capisco cosa. Non sono ancora molto brava a padroneggiare questi poteri..." Krystal pensava di essere una ragazza normale, come tutte le altre, ma...