Hetalia Su Richiesta!

Or nah- SpaMano

"Senti che bella questa canzoncina, spagnolo bastardo"
Errore. Errore. Errore.
Mai dai retta ad un italiano stranamente "dolce".
Lo sa bene Spagna, che da qualche quarto d'ora sta ascoltando in loop quella maledetta canzone...porno.
Il meridione italiano fa finta di non capire il testo e di non capire quindi le reazioni dell'altro.
E poi sarei io quello bastardo
-Non ti piace?-gli domanda fintamente innocente.
-Lovino, ma mi stai prendendo per i fondelli?-
-Ma no! Non lo farei mai!-

Do you like the way I flick my tongue or nah?
You can ride me until you dripping cum
Can you lick the tip then throat the dick or nah?

Si sente molto in vena di condividere le parole del cantante. Possibilmente rivolte verso il suo sadico italiano.
Il lato tutto sommato divertente di quella particolare vicenda è che il suo piccolo uke gli sta chiedendo (nemmeno troppo velatamente) di fargli un lavoretto di bocca.
E a quanto pare vuole star sopra. Spagna, su questo, non è intenzionato a cedere: quel posto spetta a lui di diritto.

I feel like I'm Tony, you my boss?
I think nah

Si alza in fretta dal divano su cui era sdraiato, per raggiungere il suo diabolico fidanzato.
Senza proferire verbo lo bacia languidamente.
Può sentire i brividi dell'altro farlo tremare.
Gode a quel potere che sa di possedere: nonostante tutte le rimostranze, Lovino è già suo.
-Bastardo. Oggi si fa come dico io.- il suo piccolo ribelle
-Mi amor, si fa sempre come dici tu- ribatte passandogli languidamente le mani sui fianchi.- del resto sei proprio tu che mi preghi.-
-Sta zitt...- non fa in tempo a finire la frase: Antonio è ben determinato a guidare i giochi.
Lo prende di peso, portandolo in camera da letto. Nessuno può provocarlo in quel modo e pretendere di essere lasciato in pace. Gli tortura il collo e lo riempie di succhiotti, facendolo gemere.
-Sbrigati!- gli soffia il fidanzato in un sospiro a stento trattenuto.
-Vedi che sei tu a pregarmi, amorcito? Si fa sempre ciò che tu vuoi-
Antonio Fernandez Carriedo può dire di aver vinto per l'ennesima volta.