Gatto- ItaPan

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-Ita-chan, che combini?- chiede Giappone vedendo il fidanzato intento a rotolarsi di schiena per terra.
-Miauuuu~!-
-Feli?-
-Sono un gatto! Miauuu~-
Kiku lo guarda sorridente, mettendosi a sedere vicino a lui.
-Dai, vieni in casa che ti preparo un thè-
-Ma io voglio giocare! Miau!-
Il giapponese ridacchia, coprendosi la bocca con una mano.
Incomincia a fargli il solletico, divertito dal suono di quella risata così infantile.
-Questo gattino soffre il solletico, eh?- gli domanda con una punta di ironia.
L'altro non riesce a rispondergli, troppo impegnato a rotolare per terra per sfuggire alle dita sottili del fidanzato.
Quando Italia ha ormai le lacrime agli occhi, Giappone gli da tregua, sospirando e stendendosi al suo fianco.
Guardano il cielo in silen...

-Kiku, mi porti a vedere Kyoto domani? Eh? Eh? Eh?-

...niente da fare.
-Si, molto volentieri. Facciamo un bel giro, ma devi promettermi che cammini senza lamentarti-
-Certo!-
Sì Italia- chan, ci credo proprio.
-Però la pasta posso portarla?-
-É scomoda da tenere nello zaino, Ita-chan. La mangiamo questa sera, dai, domani ti faccio assaggiare il sashimi.-
-Mh...ma poi voglio il sugo quando torniamo a casa!-
Giappone rise.
-Va bene, va bene.-

Note
Di nuovo, scusate per la brevità del capitolo ;-;

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