Capitolo 15

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[Dichen POV]

Io ed Alycia ci siamo addormentate nel suo ufficio: era un po' che non ci succedeva! Ora mi sento letteralmente uno schifo, il divano di mia sorella sarà anche comodo, ma niente può eguagliare il mio letto... o forse non ho più l'età per fare certe cose... comunque sta di fatto che la mia schiena grida vendetta.

Stamattina mi sono svegliata alle prime luci: i raggi del sole mi hanno, letteralmente, abbagliato... capirai... le tende in ufficio non esistono, ed io non riesco proprio a dormire con la luce... ok, ok, sono un po' esigente, ma a me piace così...

Dopo aver svegliato in modo poco delicato mia sorella e averle urgentemente estorto la colazione, mi sono rintanata nel mio ufficio. Ora sono alle prese con il mio computer, intenta a digitare freneticamente sulla tastiera. La fase uno del nostro piano è appena cominciata: devo trovare il numero di telefono di Lindsey Griffin.

Dichen, credo che tu ti stia infilando in un pozzo senza fondo, hai visto quella ragazza si e no un paio di volte e già ti manda in corto circuito... certo che ieri, dopo averla travolta, potevi almeno chiederle il numero di cellulare, ora sarebbe stato decisamente più semplice! Sì e poi... le davo un bacio in bocca e le chiedevo di sposarmi, no?!

Mando a quel paese la mia vocina interiore e continuo con le mie ricerche. Apro il fascicolo del processo e trovo i riferimenti della parte lesa... peccato che ci sia solo il numero di casa.

"Non è il massimo, ma non ho altro! Con il culo che ho, sicuramente mi risponderà quella megera di sua madre!", sospiro ad alta voce.

Controllo l'ora, sono già le 10 di mattina, un orario più che dignitoso per chiamare. Mi faccio coraggio e digito il numero sulla tastiera. Squilla... sono terribilmente agitata!

"Pronto?", una voce femminile mi risponde, ma sono sicura che non sia lei... la solita fortuna!

"Buongiorno, vorrei parlare con Lindsey Griffin per favore", affermo cercando la sicurezza nella mia voce.

"E chi devo dire?".

E ti pareva?!? Passarmela senza fare domande era troppo complicato...

"Sono... Dichen Trikru".

"Lei?! Come osa chiamare a casa mia e chiedere di mia figlia?".

Ecco, ho beccato la madre superiora... so che è terribilmente brutto da dire ma questa è una iella fottuta... e adesso che le dico? Stia zitta vecchia megera e mi passi sua figlia? No, non credo che sia l'approccio giusto... forse è meglio usare un po' più di educazione.

"Signora Griffin, mi scusi il disturbo, ma ho veramente bisogno di parlare con sua figlia. Si tratta di una cosa molto importante!".

"Ma allora non ci sente?! Mia figlia Lindsey, non è assolutamente interessata a quello che lei ha da dire. Non sono stata abbastanza chiara ieri in tribunale? Beh, glielo ripeto: signorina Dichen Trikru, lei e sua sorella DOVETE STARE LONTANE DALLE MIE FIGLIE! E ora può tranquillamente andare al diavolo... la saluto!", la sento gridare per poi sbattermi il telefono in faccia.

Rimango attonita dalla sua reazione. Ok, sta soffrendo per colpa di mio fratello, ma io che c'entro? Poteva essere anche più educata. Stizzita mi alzo di scatto dalla mia sedia... ma chi cavolo crede di essere? Mai nessuno si è permesso di trattarmi così! E adesso come cavolo faccio a contattare il mio angelo?

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[Lindsey POV]

Mi sveglio stiracchiandomi, emettendo dei suoni buffi dalla bocca. Mi metto di scatto a sedere sul letto e subito sorrido... finalmente io ed Eliza siamo riuscite a parlare. Mi ha raccontato ogni cosa su Alycia ed io ho fatto lo stesso su Dichen. Il solo pensare al suo nome, mi fa venire un brivido che mi attraversa la schiena. Lind, ma tu sei pazza? Dov'è finito il tuo sangue freddo? Tu sei una tosta, che non si è mai sciolta, così velocemente, davanti a due occhi... anche se dannatamente sexy! La voce nella mia testa è veramente irritante stamattina, così decido di non ascoltarla. Mi fiondo sotto la doccia, e apro l'acqua gelata, magari così riprendo un po' di senno. Rimango sotto il getto più del dovuto. Oggi non ho fretta, posso fare con calma: per via del processo mi sono presa una settimana di ferie.

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