Follow your Heart

Capitolo 17

[Eliza POV]

Esco dalla mia camera e sento subito gridare giù di sotto. Mamma e Lindsey stanno litigando. Cerco di capire cosa stia succedendo, ma impulsivamente mi intrometto cercando di salvare mia sorella.

"Che diavolo sta succedendo qui?", chiedo cercando di calmare un po' gli animi.

Lind tenta di spiegarmi brevemente la cosa e, a quanto pare, il problema sono io. Sai che novità, penso tra me e me.

Provo ad attirare l'ira di mia madre per dare un po' di tregua a mia sorella. E, dopo poco, le dò la via di fuga perfetta, rimanendo così sola davanti alla mamma... quello che mi aspetto si può riassumere in poche parole: fuoco e fiamme!

La osservo girare avanti e indietro nervosamente, senza degnarmi di uno sguardo. Stanca di quell'assurdo atteggiamento, decido di scavarmi la fossa con le mie mani.

"Avanti mamma, non lasciarmi in sospeso... se devi dirmi qualcosa, dillo... ma smettila di tormentare Lind, lei non c'entra nulla!", sbotto seccata.

"Lind ha le sue colpe... ma va bene, parliamo di te. Ora mi spieghi come cavolo puoi anche solo pensare di avvicinarti a quella donna, quella Alycia Trikru? Sei impazzita forse? Ti ha trattata come una merda in aula, ti ha fatto piangere e star male, solo per salvare quell'omicida di suo fratello... e tu che cosa fai? Corri tra le sue braccia? Tra le braccia di una donna boriosa, arrogante, presuntuosa e snob... ma ti rendi conto di quanto sia illogico questo tuo atteggiamento? Come fai a credere anche solo ad una parola che esce dalla sua bocca?", la sua voce è intrisa di rabbia e sento il mio cuore rompersi in tanti piccoli pezzi.

"Prima di tutto, mamma... ti proibisco anche solo di pronunciare il suo nome... non ne sei degna. Come ti permetti di insultarla così? Tu non la conosci neanche!".

"Ah questa è bella! Perché tu si?".

"Sì, cazzo, io la conosco... e, per la miseria, adesso tu stai zitta e mi ascolti... se no prendo e me ne vado!", l'avverto alzando il tono di voce.

Con un gesto stizzoso mi invita a continuare.

"Come stavo dicendo, tu non la conosci affatto, quindi non puoi permetterti né di insultarla, né di giudicarla. In aula, è vero, ci ha massacrato, ma è il suo lavoro, è un avvocato. Non sai cosa lei ha provato nel farmi quelle domande, non sai come si è sentita male dopo, non sai dei suoi attacchi di panico, non sai a quali condizioni deve sottostare per sopravvivere a suo padre, NON SAI UN CAZZO!!! Quindi evita di giudicarla ed infamarla perché, giuro su Dio, che se l'offenderai di nuovo, uscirò da quella porta e non mi rivedrai mai più".

"È così? Scegli lei alla tua famiglia? Ma sei sicura che lei farà lo stesso per te?".

"Io la amo mamma... ovvio che scelgo lei e sceglierò sempre lei... 'non puoi scegliere di chi ti innamori'... ricordi? Sono parole tue... me le dicevi sempre, tutte le volte che al liceo mi innamoravo della persona sbagliata. Probabilmente il nostro amore è sbagliato agli occhi degli altri, ma non ai nostri... Mamma, è da quando è morto papà che sto solo sopravvivendo, e sono stanca. Voglio tornare a vivere e con lei, finalmente, vedo la luce in fondo al tunnel. Lei mi fa sentire viva, tutte le volte che incrocio il suo sguardo mi sembra di rinascere, il cuore mi esce dal petto e tutto mi sembra possibile. Lo capisci mamma? Riesci a capire come Alycia mi fa sentire?".

"Io capisco solo una cosa... che ti ha letteralmente fottuto il cervello, e spero, per la sua salute, solo quello, perché se vengo a sapere che si è approfittata di te... io l'ammazzo quell'arrogante figlia di puttana!".

"Prima di tutto, sono stata io che l'ho baciata. Tranquilla, quando, e bada non ho detto se, andremo a letto insieme, sarai l'ultima persona che informerò, perché credo che sarà uno dei giorni più belli della mia vita e condividerlo con te, sarebbe uno spreco... poi... ti avevo avvertito mamma... l'hai insultata un'altra volta. Ora di 'addio' alla tua bambina perché non mi rivedrai per un bel pezzo!", mi giro e corro su per le scale in camera mia senza darle il tempo di replicare.