Capitolo 31

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[Marie POV]

La mia provocazione ha funzionato, infatti Alycia si riprende alla grande. Ci mancava solo che finisse KO, ora abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile. Prima di impantanarmi nei pensieri, immaginando in chissà quale tipo di condizioni si trovi Eliza, afferro il telefono e chiamo la polizia.

Grazie al ruolo che ricopro e tramite l'ufficio della procura, riesco a forzare i tempi, facendo partire subito le indagini. In questo modo non dobbiamo per forza attendere le canoniche 48 ore per la tua scomparsa... Dio, Ely, spero solo che tu sia sana e salva e che stia bene!

Nel giro di poco, sulla scena arrivano sia la scientifica, che mio fratello, il detective Bob Blake.

"Ehi sorellina, in centrale mi hanno detto tutto, tu stai bene?".

Gli corro tra le braccia lasciandomi finalmente andare. Mentre sono chiusa in quell'abbraccio, noto subito gli agenti della scientifica mettersi all'opera, iniziando a fare gli opportuni rilevamenti coordinati da Adina. Osservo ogni loro mossa quasi in trance mentre delle lacrime continuano a rigarmi il volto. Vengo riportata alla realtà dalla voce di mio fratello.

"Marie, la troveremo vedrai. Ora, calmati e raccontami ogni cosa".

Comincio a raccontare tutto quello che Adina ha scoperto, del processo e di tutti guai degli ultimi giorni.

Bob mi ascolta senza fiatare, cercando di farsi un'idea sulla situazione.

"Questo è quanto fratellone!".

"Marie, non ti voglio mentire, non abbiamo molto in mano... spero che le tracce di cui mi hai parlato non ci conducano in un vicolo cieco".

"Lo spero anche io...", sospiro cercando di ricompormi.

Trascino Bob dagli altri e gli presento Adina l'unica che non conosce ancora. Poi, sorpreso, saluta il suo migliore amico e sua sorella.

"Ehi Rick, ma che ci fai da queste parti?", gli chiede.

"Beh... Alycia mi ha chiamato disperata e sono corso", risponde decisamente imbarazzato.

Cerco un modo qualsiasi per cambiare discorso, ed evitare di dire a mio fratello dell'uscita con Rick, ma non ne trovo. Sono quasi arresa a sorbirmi la sua paternale filippica, ma fortunatamente viene distratto da Aly.

"Alycia è sempre un piacere!", esclama mio fratello.

"Bob...", replica lei.

Aly e mio fratello non si sono mai presi molto bene e, anche dopo tutto questo tempo, le cose non sembrano affatto migliorate. Del resto non posso certo biasimarli. Bob ancora non sa che sono stata io a lasciarla, ed in seguito alla nostra rottura andò da Alycia a difendere il mio onore, riempiendola di insulti. Le cose fra tutti noi non si sono mai chiarite. Ora non è sicuramente il momento, ma è una cosa che dovremo fare prima o poi.

Finiti i convenevoli Bob e Adina raggiungono la squadra, mentre io, Alycia e Rick rimaniamo di fronte all'ingresso del cottage seduti sui gradini.

Il silenzio comincia a diventare imbarazzante, così per spezzare l'imbarazzo propongo di trasferirci nel mio ufficio.

"Ehi, ragazzi perché non andiamo nel mio ufficio? Oltre a stare più comodi possiamo approfittare per fare delle ricerche, i cervelloni della procura sono all'avanguardia!".

Sia Alycia che Rick si guardano l'un l'altro e tempo due secondi siamo già in macchina diretti verso il mio studio.

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