Capitolo 34

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[Alicia POV]

Il piano di Lindsey ha funzionato, quando Dichen mi ha raccontato cosa hanno combinato, mi sono quasi messa a ridere e per un attimo ho messo da parte la mia preoccupazione per Eliza. Probabilmente avresti riso anche tu, non è vero amore mio? Dio, quanto vorrei che fossi qui con me.

Dopo che il giudice si è congedato lasciando l'aula, facendo ridere un po' tutti i presenti, sono uscita di corsa sentendo vibrare il mio telefono.

"Ciao Adina, l'avete trovata?", chiedo con il cuore in gola.

"Sì Alycia, l'abbiamo trovata. Ora la stanno portando in ospedale...".

"CHE COSA? Cosa le hanno fatto?", alzo la voce senza rendermene conto.

"Tranquilla Alycia, ha solo qualche escoriazione e qualche livido sul viso, l'abbiamo trovata in tempo. Era svenuta quando siamo intervenuti, è la prassi portarla in ospedale per tutti gli accertamenti! I paramedici ci hanno detto che si riprenderà".

"L'hanno portata al Boston Medical Center, immagino?".

"Sì, certo".

"Grazie Adina, dico davvero".

"Vorrà dire che mi devi un birra!".

"Ok, ci sto. Ora devo andare", la saluto velocemente vedendo il responsabile aggirarsi proprio davanti ai miei occhi.

Gli corro incontro e lo spingo contro il muro. Prima che possa rendersene conto gli assesto due cazzotti in faccia. Contino a pestarlo finché non lo vedo sanguinare.

"SEI UN STRONZO FIGLIO DI PUTTANA DELLA PEGGIORE SPECIE... LO SAI QUESTO, VERO? Ah, papà... un'ultima cosa: IO PER TE SONO MORTA...", gli urlo sputandogli addosso.

Prima di lasciarlo andare gli mollo un altro pugno nello stomaco, vedo il suo corpo accasciarsi a terra e sputare sangue. Faccio qualche passo per andarmene lontano da lui, quando mi volto un'ultima volta.

"Dimenticavo un'altra cosa, oggi sono proprio sbadata! Hanno trovato Eliza, la dottoressa Griffin, e purtroppo per te sta bene... anche se in caso contrario probabilmente non saresti solo malconcio... ma qualcosa in più!".

Un misto di rabbia e delusione mi attraversa il corpo, ma è solo un attimo, perché quando vedo i volti increduli e allo stesso tempo buffi di Dichen e Lindsey, un enorme sorriso mi compare sul volto. Adesso il mio unico pensiero e correre da lei... da Eliza.

"Ehi ragazze, hanno trovato Eliza! Venite con me...", e, senza neanche attendere una risposta, mi dirigo verso l'uscita.

Lasciato da parte lo stupore, mi raggiungono in un nano secondo e cominciano a farmi una mitragliata di domande...

///

Arrivate all'ospedale corriamo dentro. E non sapendo dove andare ci dirigiamo verso il banco dell'accettazione.

"Alycia, fa parlare me", mi dice dolcemente Lindsey, mettendomi una mano sulla spalla.

Annuisco lievemente cedendole il passo.

"Salve, sono Lindsey Griffin. Mi hanno detto che mia sorella, la dottoressa Eliza Griffin è stata ricoverata qui, può dirmi in che stanza la posso trovare?".

Sento il suo tono così calmo e pacato e mi vengono i brividi, io non sarei mai riuscita a mettere insieme più di due parole, ovvero quelle del tuo nome, sorrido quasi istericamente della mia agitazione.

"Aly, ti vuoi muovere...", sento dire Dichen mentre mi trascina con sé.

Arriviamo davanti alla porta della tua stanza e onestamente non so cosa aspettarmi.

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