CAPITOLO 17

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Pov's Artemide
<<Lei è la mia mammina,perchè dici di no? >> gli chiede  il mio piccolo Isey facendo rimanere di stucco tutti,ma soprattutto Manuel.
<<I...io volevo dire che lei n...non è la tua vera mamma>> balbetta.
Ad Isey gli si riempiono gli occhi di lacrime,e io non posso sopportarlo.
<<Manuel,non azzardarti. Isey è figlio mio. È come se lo avessi tenuto 9 mesi nel mio grembo. L'ho accompagnato io alle feste di compleanno,gli preparo io da mangiare da quando abito con loro. Lo metto io a letto con il padre la sera... Manuel,mi sbaglio o è questo che fa una mamma?>> gli chiedo oramai quasi al limite della calma.
Lui non mi risponde e io mi spazzientisco
<<Manuel,rispondimi!>>esclamo. Isey si stringe al mio petto e io lo accarezzo per tranquillizzarlo.
<<s...si,Artemide. È così>> mi risponde.
<<Allora io sono la mamma>> non si arrende e continua. <<Artemide,non arrabbiarti. Io volevo dirti che sei troppo piccola>> mi giro di scatto verso Dimitri che ha lo sguardo fisso su Isey, sta pensando di nuovo a quella stupida idea di lasciarmi per non forzarmi troppo.
<<Nessuno>> ringhio e continuo <<Nessuno deve permettersi di decidere per me. È chiaro?>> grido voltandomi anche verso Dimitri che prontamente annuisce e  gli sorrido,poi mi volto anche verso Manuel che annuisce anche lui.
<<Bene,allora non c'è più nulla da dire>> sorrido <<Allora ordiniamo?>>
<<Certo>> Evan che era ancora indisparte chiama lui il cameriere <<Allora cosa volete?>> ci chiede.
Isey picchietta l'indice sul mento per  poi voltarsi  verso di me <<mammina,come si chiama quella pizza che prendi sempre tu?>>
<<la Margherita?>>chiedo io
<<Ah,è vero>> asulta <<signore>>dice chiamando Evan <<Io voglio la pizza margherita>> tutti ridiamo,Isey porta sempre tanta allegria.
<<ok,piccolo. E voi?>>
<<per me va bene la margherita>>dico io
<<anche per me>> dice Dimitri.
Lo vedo che si sente un pò fuori posto,ma io non voglio.
Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro <<vuoi che andiamo via?>> loro oramai sono la mia famiglia e se non stanno bene,io devo aiutarli.
<<No,amore mio. Però se ti  stai annoiando tu andiamo via>>
<<no,no. L'importante è che tu stia bene>> gli dico sinceramente
<< no amore,l'importante è che tu stia bene>>sottolinea.

Arrivano le nostre pizze,e Isey si tuffa nella sua sporcandosi tutto di sugo.
Dimitri ride e io lo seguo a ruota.
<<che  c'è?>>chiede lui inarcando le sopracciglie.
<<Nulla,ometto>> dice Dimitri pulendogli il suo bel musetto,lui scrolla le spalle e riprende a mangiare la pizza.
<<Allora,Artemide tra poco comincierai l'università?>> chiede Manuel
<<Si>>
<<Da come ho capito non andrai più a Barcellona>> sta cercando di mettere zizzania,ma non ci riuscirà. Prendo la mano di Dimitri gliela stringo e freddamente  rispondo a mio cugino. <<No,seguirò qui l'università>> mio cugino sembra scioccato,non gli ho mai parlato così,ma soprattutto non ho mai avuto così tanta  forza d'animo.

<<Mammina,prima che arriva il dolce possiamo uscire un pò fuori?>> mi chiede Isey
<<Certo, metti la felpa che usciamo>> mi alzo e chiedo <<Dimitri,vuoi
venire?>>
<<si>>
<<Se non vi dispiace vengo anche io. Devo fumare urgentemente>> ci spiega Evan. Noi annuiamo e andiamo fuori.

Evan accende la sigaretta <<qualcuno vuole?>>
<<io sono piccolo, non posso
fumare >>si intromette Isey.
Noi lo guardiamo. Isey stasera ha una bella parlantina.
Mi fa morire.
<<Isey infatti non aveva chiesto a te,amore>> gli preciso <<Comunque no,grazie>> lui annuisce e ispira la prima  boccata di fumo.
<<Papà mi prendi in braccio e mi fai fare l'aereo?>>
<<si>> Dimitri  lo prende in braccio e cominciano a giocare.

<<Wow,la vita com'è strana>> vengo distratta da Evan <<Cosa?>> chiedo
<<Nulla,stavo dicendo che la vita è strana>> gli sorrido  <<Perchè?>>
<< perchè quella piccola e timida bimba in pochi mesi è diventata una mamma leonessa>> ridiamo insieme per quello che dice
<<già,proprio una leonessa>> ripeto sbeffeggiandolo
<<No,guarda è vero. Sei diventata una leonessa>>dice serio guardandomi negli occhi.
<<grazie>> Gli dico davvero grata.
Ecco che le braccia di Dimitri mi cingono stretta la vita baciandomi il collo.
Mi sta rivendicando in suo possesso.
<<Amore,fermo>> gli dico giocando
<<No>> continua
<<Dimitri siamo in pubblico>> si stacca ma appoggia la sua testa sul mio collo  <<andiamo dentro? Così dopo andiamo velocemente a casa>> dice guardando Evan.
Annuisco ,ma non mi piace che si comporti così.

In macchina Isey è crollato. Noi non parliamo.

A casa lo aspetto seduto sul divano. Quando torna mi dice <<Artemide,perché non metti il pigiama e vai a dormire?>> la rabbia si impossessa di me. È così freddo.
<<No,caro>> dico alzando la voce <<tu adesso mi spieghi perchè di fronte ad Evan ti comportavi come se dovessi marcare il territorio?>> gli chiedo,ma  subito ricomincio per le cose che mi vengono in mente <<e poi quelle frasi allusive guardando Evan :facciamo presto che così torniamo velocemente a casa >> lui stringe le mani a pugno e mi dice <<Cosa ti importa se lo dico di fronte ad Evan? Ti diaspiace fargli sapere che tu sei mia?>> ringhia anche lui oramai  furioso <<Tu sei stupido...quando ti sarai calmato e vorrai parlare come una persona raggionevole mi trovi da mio figlio>> gli dico  lasciandolo   solo.

Lei cerca me(1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora