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Dire che sono sconvolta è poco, anzi non è nulla.
Cameron mi stringe vicino a lui e io sento gli occhi pizzicare...
Non ora ti prego... Non ora.
Matt si alza da Allison ed io istintivamente mi nascondo il viso con le mani.
Non riesco e non voglio più assistere a quello che sta succedendo.

Cameron nel frattempo mi porta in bagno e mi fa sedere sul bordo dalla vasca.

«Ehi piccola, va tutto bene...» mi sussurra abbracciandomi ed ecco che scoppio in lacrime come una scema.

«Shh... Non piangere, quello scemo non ti merita...» continua a sussurrarmi.

«È... É solo... che lui è stato il mio primo bacio...» dico tra i singhiozzi.

«Quel bastardo... Ora vede come lo combino!» dice Cam arrabbiato.

«No! Rimani qui...» Sussurro tenendolo per il braccio, siccome ho paura di quello che potrebbe succedere.

Dopo qualche minuto sentiamo la porta sbattere, segno che qualcuno è uscito, mi alzo e mi avvicino alla porta con Cameron dietro di me.

Ho paura, ho paura di quello che potrà succedere in questi giorni e non voglio che qualcuno si faccia male per colpa mia.

Apro lentamente la porta e vedo Matt seduto sul letto con la testa fra le mani.
È brutto vederlo così ma è solo colpa sua.
Appena si accorge che sono uscita dal bagno mi guarda e si alza dal letto venendo vicino a me.

Matt stai lontano, lo dico per il tuo bene...

«Mad... mi dispiace... ti prego perdonami...» dice guardandomi tristemente.

Cavolo è così bello...

E stronzo, insensibile, stupido, arrogante!

«Idiota stalle lontano!» dice Cam mettendosi davanti a me.

«E tu chi sei per dirmi cosa devo o non devo fare?!» Chiede Matt arrabbiandosi.

«Sono il suo fidanzato!» dice Cameron mentendo e cercando di mantenere la calma.

A quelle parole Matt spalanca gli occhi e mi guarda cercando di capire se sta mentendo o no il mio amico e io abbasso la testa non avendo il coraggio di guardarlo.

Mi sento una persona orribile...

Sei scema?! Matt è una persona orribile! Non tu! Cam ti sta solo proteggendo!

Già...

Sussulto quando la porta sbatte di nuovo e vado a sedermi sul mio letto portandomi le ginocchia al petto.

Cam si siede vicino a me e non dice nulla, mi abbraccia soltanto.

«Grazie...» sussurro appoggiando la testa sulla sua spalla.

«Figurati, era il minimo che potessi fare.» sussurra baciandomi i capelli.

Rimaniamo così per dieci minuti circa e dopodiché si stacca guardandomi.

«Stai meglio?» mi domanda e io annuisco.

«Cam se devi andare vai pure, io sto bene.» dico sorridendo leggermente.

Tua per una notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora