-Smettila Steven che esempio dai a nostra figlia?- -Ma smettila solo qualche bevuta di troppo non comporta un cattivo esempio- -Tu stai male. Vattene, non voglio più vederti. Da oggi tu non entrerai più in questa casa e non vedrai più Camilla.- A queste mi si gela il cuore e ho la sensazione che io cuore si sia fermato per qualche secondo. Non ho parole...non pensavo succedesse tutto questo in un giorno come gli altri,ma a quanto pare è un giorno che ha segnato la mia vita per sempre. Mio padre incazzato nero sale le scale penso per andare in camera a prendere le sue cose. Entro dentro casa perché ero rimasta sull'uscio. In lacrime vado da mia madre e vedo che piange anche lei. Vorrei fare qualcosa ma non posso, sto soffrendo anch'io. -Hai sentito tutto vero?- chiede mia madre, -Si mamma ma non ti preoccupare insieme andremo avanti e non ci tireremo giù, è meglio così, è meglio che papà se ne vada, fino adesso ha creato solo problemi.- Finito di parlare vedo mio padre scendere le scale con una valigia e uscire di casa senza salutare sbattendo la porta tanto violentemente che faccio un piccolo salto indietro. Mia madre si asciuga le lacrime mi porge un fazzoletto per farmi asciugare le mie. -Cami come hai detto tu non ci tireremo giù e ce la faremo, andremo avanti meglio di prima, certo senza i soldi di papà potremmo fare meno cose ma la cosa che conta è la felicità, ce la faremo anche con l'aiuto dei nonni. Adesso vai a fare una doccia calda che è quasi pronto.- Io eseguo gli ordini e vado in camera mia per prendere il pigiama e l'intimo da mettermi dopo la doccia. Poi vado in bagno e mi infilo sotto il getto d'acqua calda. Mentre le goccioline mi scorrono sul corpo ripenso a quello che è successo oggi soprattutto a Fede, il biondino sullo skate, e ripenso anche alla figuraccia che ho fatto quando si è accorto che lo fissavo. Spero di rincontrarlo un'altra volta solo per rivedere quegli occhi azzurro ghiaccio così profondi. Dopo essermi lavata il corpo con il mio bagnoschiuma alla vaniglia chiudo l'acqua ed esco dalla doccia. Infilo l'intimo e il pigiama e scendo per la cena, cavolo ho davvero fame. Appena entro in cucina sento un odorino davvero invitante, ormai so che mia mamma è meglio di Carlo Cracco. Mi siedo sulla sedia e inizio a mangiare la bistecca che amo troppo. Finita la cena vado in camera mia e infilo le cuffiette nel telefono e metto la playlist delle canzoni che metto quando ho bisogno di rilassarmi. Con le note di closer mi addormento rapidamente cercando di non pensare al litigio dei miei ma a fede.
