Capitolo 8

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Eleonora pov's
Mi ci volle un po' per realizzare che fosse mattina dopo un intera notte passata a fissare il soffitto.
Non ero spaventata, e non mi ero nemmeno esercitata con i miei poteri,semplicemente il pensiero che quei due potessero tornare e tentare di prendere la foto dalla mia stanza mi mandava completamente in bestia, e quando sono arrabbiata o agitata mi è difficile dormire.
L'orologio scoccò alle 6.00 esatte, nello stesso istante in cui la sveglia accanto al letto iniziò a suonare ripetutamente.
Scocciata la spensi con una manata alzandomi lentamente dal letto per dirigermi verso il bagno.
Questo doveva essere un giorno importante, dovevo rivelare la mia natura ad Allyson, ma non sapevo né dove dirglielo né come dirglielo senza che mi credesse pazza, ma soprattutto il pensiero della foto mi tormentava.
E se mentre sono a scuola si introducono a casa e la rubano?
Scossi la testa.
Per evitare imprevisti la porterò con me.
Con un gesto della mano i miei capelli si sistemarono morbidi scendendo fin sotto al seno, mentre il mio comodo pigiama veniva sostituito da un paio di jeans accompagnati da una maglietta bianca semplice con una scritta nera sopra.
Con un altro gesto i libri entrarono nello zaino, e la foto dapprima posta sul comodino li seguì in esso.
Infilai un paio di scarpe nere a caso e preso lo zaino e il telefono scesi le scale tranquillamente.
Per essere la mattinata dopo un tentato furto è una alquanto tranquilla.
Pensai.
Mi diressi in cucina e addentai una mela prima di dirigermi verso la porta, diretta alla fermata dell'autobus.
Uscii e chiusi la porta a chiave, cacciandomi le chiavi in tasca, poi, ancora gustando la  mela, mi diressi alla fermata.
Non ha senso
Pensai.
Per quale motivo introdursi nella casa di una ragazza rischiando di essere beccati per una semplice foto, c'erano oggetti di valore più economico che affettivo.... perché non prendere quelli?
Mentre ancora mi tormentavo,della mela era rimasto solo il torsolo, che lanciai nel secchio vicino con un canestro perfetto.
Il mio odore magico non si sente finchè ho questa collana....
Pensai sfiorando il ciondolo con la piuma scarlatta appeso al mio collo.
Ma anche se avessero sentito il mio odore il rischio di introdursi in casa era davvero alto.
Per quanto ne sapevano ero un umana, se avessi "scoperto" la loro natura avrebbero passato dei guai, e se fossero stati a conoscenza delle mie essenze magiche avrebbero comunque pensato due volte prima di entrare in casa mia, perlopiù per una foto e senza coprire il loro odore se non con un po' di vaniglia.
l'autobus spuntò alla fine della via, facendomi risvegliare dai miei pensieri.
Esso mi si fermò di fronte e salendo ,non sapendo se fossi condizionata dall'accaduto del giorno prima o meno, mi sentii tremendamente osservata.
Mi voltai un ultima volta prima di sparire dietro le porte dell'autobus, lontana dagli sguardi che sentivo bruciarmi la schiena.
Infilai le cuffiette, e la strada sembrò meno grigia sulle note di Bring Me To Life degli Evanescence.
Dopo poche fermate, fu il momento di scendere, e non appena toccai terra la sensazione di poco prima mi riavvolse stavolta più forte di prima.
Mi guardai intorno spaesata, mi era capitato di sentirmi osservata, ma non così tanto o in una strada così vuota.
Con nonchalance mi rimisi le cuffie avanzando decisa verso l'edificio scolastico che spiccava tremendamente in quella strada deserta per l'ammasso di studenti concentrati particolarmente sul cancello.
Varcai il cancello di ferro dirigendomi dritta verso le scale, dovevo trovare Allyson.
<<Ehi Eleonora!>>
Riconobbi subito la voce di Missy Brown, una ragazza al quinto anno abbastanza simpatica con cui conversavo spesso durante la ricreazione o in cortile.
<<Ehi Missy>>
La risalutai allegramente.
<<Come va Ele? È un po' che non parliamo dobbiamo aggiornarci su un po' di cose sai?>>
La guardai confusa, l'ultima volta che le avevo parlato risaliva a pochi giorni prima.
<<Missy abbiamo parlato qualche giorno fa>>
Dissi continuando a camminare.
<<Si ma sai per la scuola gira una certa vocetta>>
Disse guardandomi con fare malizioso.
<<Di cosa parli?>>
Era riuscita a confondermi più di prima.
<<Gira voce che una certa signorina chiamata Eleonora Divine, che tra parentesi non mi ha informato di ciò, ha rifiutato in modo alquanto sgarbato l'invito di un certo Signor White.>>
Risi per il suo parlato Ottocentesco, e le risposi imitandola.
<<Sà cara, tali voci sono fondate-Dissi facendo la voce profonda-E,di grazia, vorrei scusarmi con voi per tale affronto.>>
Scoppiammo entrambe a ridere.
<< Ok torniamo serie-Disse ridacchiando-Perché diamine  hai rifiutato l'invito di White?!>>
Tale e quale ad Allyson
Pensai.
<<Perché non ho alcun interesse a trascorrere un ora con lui, figurati una serata intera>>
Missy sbuffò, evidentemente in disaccordo con me.
<<Non cambierai mai eh?>>
Alzai il mento fiera
<<No>>
Dissi ridacchiando.
Missy si diresse verso l'aula di arte, lasciandomi sola coi miei pensieri mentre raggiungevo l'aula di latino.
Varcai la soglia dell'aula, intravedendo Allyson seduta in uno dei primi banchi con un posto libero accanto.
Mi avvicinai a lei poggiando lo zaino a terra.
<<Giorno Ally>>
Dissi baciandole una guancia.
<<Giorno Ele>>
Mi salutò a sua volta.
<<Dopo devo dirti una cosa importante>>Dissi toccandomi ripetutamente le mani giocando con le dita.
<<Quanto importante?>>
Mi guardò dubbiosa, chiaramente insospettita dalla mia agitazione.
<<Molto importante>>
Conclusi notando il professore fare il suo ingresso in aula.
Aspettai la fine dell'orario scolastico,quando oramai tutti gli studenti erano già tornati a casa, per trascinare velocemente Allyson per i corridoi del liceo.
Allyson mi seguiva preoccupata, non capendo il motivo di tanta agitazione.
La condussi nel giardino sul retro della scuola, guardandomi bene attorno per assicurarmi di avere campo libero.
Accertatami che non ci fosse nessuno mi voltai verso di lei , che con uno sguardo pieno d'ansia, attendeva che cominciassi.
Presi un bel respiro profondo e cominciai.
<<Allyson premetto col dirti che questa non è una cosa facile>>
Dissi temendo che mi avrebbe considerata un mostro.
<<E?>> Disse incitandomi a continuare.
Sospirai, sarebbe stato meglio avere un altra strategia.
<<Sai Ally esistono molte tipologie di forze a questo mondo, e una di esse è la magia, la forza più rara, ma non meno importante>>
Lei mi guardava spaesata non capendo dove volessi arrivare.
<<La magia ha 4 pilastri fondamentali- dissi muovendo le mani preparandomi a creare delle figure-Acqua-Dissi materializzandone una goccia che poi divenne un piccolo mulinello sulla mia mano-Fuoco-Il mulinello scomparve lasciando spazio ad una fiammella-Terra-Una foglia si materializzò sulla mia mano al posto della fiamma mutando poi in un fiore- e Aria-Dissi soffiandomi sulla mano, creando una brezza che scostò i capelli di Ally, che mi osservava sotto shock.
<<Esistono esseri capaci di controllarli>> Dissi creando un cerchio che legava tutti i simboli e facendolo ruotare.
<<E Ally>>Tesissima la guardai dritta negli occhi. <<Io sono una di questi>>
Allyson mi guardò come se avessi tre teste.
<<Io..... Io sono una strega Allyson>>

Rapita da un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora