Capitolo 9

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Non dimenticherò mai la sua faccia...
<<Co-Cosa?>>
Allyson mi guardò scioccata, con gli stessi occhi con cui avrebbe guardato un alieno.... o un mostro.
<<Allyson so che è difficile ma>>
Mi interruppe bruscamente.
<<Cosa significa?! Cosa significa che sei una str>>
Le tappai la bocca prima che potesse urlare la notizia ai quattro venti.
<<Shhhhh-Dissi lasciandole le labbra-Non dovresti urlarlo al mondo intero sai? Ho avuto autorizzazione a dirlo solo a te!>>
Le gridai bisbigliando.
Allyson annuì lentamente.
<<Scusa>>
Scossi la testa, sapevo che non avrei dovuto dirglielo, ora mi considererà un mostro.
<<Ally dimentica ciò che ho detto okay? So che ora mi consideri un mostro, ma speravo di poter condividere questa cosa con te, è troppo tempo che lo tengo nascosto...>>
Non era affatto la prima volta che lo rivelavo a qualcuno.... 
E non sarebbe stata la prima volta in cui mi avrebbero chiamata mostro.
Feci per andarmene ma Ally mi prese per il polso bloccandomi.
<<Ele tu per me non sei un mostro -disse accarezzandomi il polso - sei speciale Eleonora, come potrei considerarti un mostro per questo dono unico che possiedi?>>
Mi salirono le lacrime agli occhi, e la abbracciai di scatto scoppiando in lacrime sulla sua spalla.
Lei mi accarezzò la schiena con fare protettivo, sussurrandomi parole dolci per calmarmi.
<<Tranquilla ok?>>Disse prendendomi il viso tra le mani e asciugandomi le lacrime coi pollici.
<<Non ti giudicherò mai per quel che sei Ele ok? Abbi fiducia>>
Mi prese la mano conducendomi lentamente al portone della scuola ormai deserto... quasi deserto.
Un ragazzo coi capelli scuri e gli occhi verdi era poggiato su un muretto con una sigaretta tra le labbra.
Era alto, slanciato, e per la prima volta in vita mia un brivido mi percorse la schiena e sentii una strana sensazione crescermi dentro.
Si avvicinò a noi, con grande disinvoltura.
<<Scusatemi-Disse con la voce più soave che avessi mai sentito- sono un nuovo studente e dovrei trovare la segreteria, ma è un po' che giro e non la trovo, sapreste dirmi dove devo andare?>>
Io rimasi a fissarlo come un ebete, mentre Allyson, confusa dal mio comportamento gli sorrise dolcemente.
Tentai di sorridere anche io, ma ciò che uscì fu più simile a una smorfia che a un sorriso....
<<Guarda noi ora stiamo andando via, ma la segreteria la trovi nel primo corridoio a destra subito dopo l'entrata- osservò l'orologio che portava al polso-Ti conviene muoverti, solo le 16.00 e la segreteria chiude alle 16.30>>
*le 16?! Siamo state due ore nel cortile?*
<<okay grazie allora>> si allontanò, ma mentre si dirigeva all'entrata si voltò verso di me facendomi un occhiolino di sfuggita.
Io mio cuore si sciolse.
Risposi con un vero sorriso ed un cenno del capo.
Lui proseguì sulla sua strada, e io sulla mia.
Allyson mi guardò interrogativa, non mi aveva mai vista in quello stato, e neanche io ero abituata a tali sensazioni.
<<Ele? Cos'era quello?>>
Disse mentre riprendevamo il nostro cammino.
Feci la finta tonta
<<Ehm... quello cosa?>>
Si accigliò osservandomi con uno sguardo da chi la sa lunga.
<<Quello sguardo, quel comportamento, non hai mai reagito così per un ragazzo...>>
Si portò le mani alle labbra di scatto sorridendomi
<<Ti piace?! Quel ragazzo ti piace?!>>
Iniziò a zompettare qua e là come un idiota, mentre i passanti la fulminavano con lo sguardo e gli adulti costringevano i bambini a non guardarla...
La fermai immediatamente.
<<Ehi! Smettila ci stanno guardando tutti!>> bisbigliai indignata.
Arrivammo alla fermata dell'autobus.
<<Okay questa è la tua prima cotta, basta! Vengo a dormire da te!>>
*non è la mia prima cotta*
<<Beh se ci tieni tanto okay>>
Dissi ridacchiando.
Allyson prese il telefono e chiamò la madre per avvertirla, e grazie al ritardo dell'autobus arrivammo a casa alle 17.00.
Pranzammo nonostante l'orario e finito di mangiare andammo in camera mia.
Allyson si buttò in malo modo di peso sul letto per poi voltarsi a guardarmi con un espressione furba in volto.
<<Ho un paio di domandine per te>>
Disse puntandomi il dito contro.
Annuii guardandomi intorno, notando che già si erano fatte le 19.00,e capendo che probabilmente non avremmo cenato.
<<Riguardo cosa?>>
Le chiesi sedendomi sul letto con poca grazia.
<<Beh vorrei sapere un po' anche riguardo a quegli sguardi con quel ragazzo in cortile-Disse alzando e abbassando le sopracciglia ripetutamente e ammiccandomi- ma vorrei qualche nozione di magia>>
Si mise comoda sul letto, attendendo una mia risposta.
<<Ok, spara>>
Ally tirò su un espressione pensosa,incerta sulla prima domanda da pormi.
<<Perché sei una strega? Ceh, intendo da cosa dipende la tua magia?>>
Mi scostai i capelli dal viso del tutto disinvolta, mi ero immaginata quella conversazione tante, troppe volte.
<<Beh io sono una strega perché anche mia madre lo è, ed effettivamente non c'è un motivo preciso, forse un gene che si passa di generazione in generazione, ma non sempre è così... Talvolta degli umani che non conoscono nemmeno la magia e il mondo magico scoprono di essere streghe, o altre tipologie di creature.>>
Ally spalancò la bocca.
<<Esiste un mondo magico?!>>
Annuii.
<<Si, un mondo dove vengono amministrate le situazioni, gli scambi magici, e dove vengono puniti i trasgressori delle regole>>
Lei annuì poco convinta.
<<E come ci si arriva?>>
Mi alzai dal letto camminando verso lo specchio e appoggiandomi alla sua cornice col braccio.
<<Beh non c'è un portale unico, l'importante è che sia uno specchio, uno specchio d'acqua, un pezzo di vetro, uno specchio normale. Tutti sono collegati allo specchio che sta nell'altro mondo>>
Fece una faccia sconvolta.
<<Questo significa che ogni mattina quando mi specchio qualcuno può guardarmi dall'altro lato?!>>
Disse totalmente nel panico.
Mi sbattei una mano in fronte.
<<No Ally, il suo scopo non è quello di collegare visivamente due persone, ma di collegare due mondi diversi corporalmente, nessuno può osservarti>>
Tirò un sospiro di sollievo.
<<Un altra cosa... Puoi volare?>>
Era una delle magie che preferivo.
<<Teoricamente le streghe non possono per natura, ma con gli incantesimi si può fare di tutto, in più io comando anche l' elemento dell'aria quindi si io posso anche senza incantesimo.>>
Pensandoci bene, questo spiega perché io potessi volare senza alcun tipo di incantesimo, quando ne avevo voglia due ali nere come la notte si materializzavano tra le mie spalle, ma pensavo fosse una dote, non un segno di egemonia su un elemento.
Ally scattò in piedi.
<<Fammi vedere, ti prego ti prego ti prego ti preeeeeego>>
Disse zompettando come una bambina.
Guardai fuori dalla finestra,oramai era buio, le mie ali si sarebbero confuse col cielo, e se avessimo indossato due vesti nere nessuno avrebbe fatto caso a noi.
Con uno schiocco di dita, entrambe ci trovammo vestite con due abiti neri lunghi di seta, abbastanza aderenti ma non troppo, che ci esaltavano benché il loro scopo fosse non farci notare...
Allyson si guardò allo specchio, facendo una mini- sfilata per la stanza, ammiccando al vuoto e buttando la testa all'indietro come se fosse nel videoclip di una canzone.
Si fermò di fronte a me e allo specchio.
<<Ehi questo lasciamelo- disse girando su se stessa-Mi dona>>
Ridacchiai.
<<Modesta la ragazza>>
Chiusi gli occhi, concentrandomi sull'immagine delle ali che di solito utilizzavo, e subito queste fecero capolino sulle mie spalle, occupando quasi tutta la camera per la loro estensione.
Ally mi guardò meravigliata.
Le porsi la mano conducendola fino alla finestra che dava sul balconcino.
La condussi sul cornicione guardandola negli occhi, mentre ci arrampicavamo su di esso facendo attenzione a non cadere di sotto.
Le tenni la mano continuando a stare in bilico tra il vuoto e il balcone.
<<Ti fidi di me?>>
Strinse le mie mani con più forza.
<<Sempre>>
Cademmo nel vuoto, mentre io la stringevo a me.
No, non l'avrei fatta cadere.
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Spazio autrice.
Salve bella gente, spero che la storia vi stia piacendo, e molti dei commenti di incoraggiamento che mi state lasciando mi danno molta soddisfazione e voglia di continuare la storia, e, anche per questo, vi invito a commentare e stellinare se la storia vi piace e volete che la continui.
I messaggi in privato sono ben accetti, ho già risposto ad alcune di voi e vi ringrazio davvero molto. Per eventuali errori o qualsiasi consiglio per la storia, non esitate a farmi sapere la vostra opinione, mi farebbe molto piacere sentire cosa ne pensate.
Detto questo, al prossimo capitolo!
-Chiara-

Rapita da un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora