Capitolo 15

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Eleonora's Pov
Puntai per bene i piedi a terra, ripassando mentalmente tutti gli incantesimi che conoscevo alla ricerca di quello giusto.
Di fare un incantesimo verbale non se ne parlava, potevano sentirmi, e un incantesimo dato dal linguaggio del corpo era impraticabile data la posizione delle mie braccia, non mi restava altra scelta: dovevo farne uno mentale.
Stancante, ma senz'altro efficace e poco appariscente.
Chiusi gli occhi per aumentare la mia concentrazione, visualizzando nella mia mente le manette collegate alle catene che bloccavano i miei polsi.
Focalizzai la mia attenzione sulle manette, immaginandole aperte, e in pochi secondi sentii i polsi liberi.
Abbassai le braccia e camminai per la stanza massaggiandomi i polsi e analizzando una via d'uscita, quando un rumore di passi, o meglio, di corsa giunse alle mie orecchie.
Mi voltai notando una telecamera nascosta nell'angolo della parete...
*piccola bastarda...*
Il panico mi assalì, i passi sempre più vicini mi fecero salire un groppo in gola e poco prima che la porta si aprisse chiusi la mano destra a pugno e la portai verso la spalla sinistra velocemente, diventando invisibile.
Lucas entrò nella cantina col fiatone accompagnato dai suoi amici, e affannato si guardò intorno.
<<Dove cazzo sei?!>>
Tuonò con rabbia.
Iniziai a tremare dalla paura, mai mi ero trovata in una situazione del genere, e i suoi occhi rossi iniettati di sangue mi facevano venire la pelle d'oca.
Prese a camminare piano per la stanza, con fare indagatorio, e rabbrividii quando puntò gli occhi su di me.
Non poteva vedermi,eppure mi stava fissando dritta negli occhi.
<<So che sei qui>>
Disse quasi in un sussurro non staccando i suoi occhi dai miei.
<<Sento il tuo odore>>
Scattò dritto verso di me, che prontamente mi spostai impedendogli di prendermi, e con tutta la concentrazione che avevo spostai il mio odore nella parte opposta della stanza, nell'angolo oscuro in cui si nascondevano prima.
Scattarono tutti in quella direzione, lasciando la porta libera.
Corsi verso la porta e lentamente la oltrepassai e salii le scale in punta di piedi senza fare il minimo rumore.
Mi nascosi dalle telecamere e diventai di nuovo visibile avvicinandomi verso la porta d'ingresso.
Tentai di aprirla e con grande delusione la trovai chiusa a chiave.
Sbuffai frustrata e prima che potessi fare qualsiasi movimento sentii un contatto col pavimento e un peso sul corpo.
Mi ritrovai schiacciata dal corpo di Lucas a terra, coi polsi bloccati sopra la testa e troppa poca forza per potermi difendere da qualsiasi tipo di attacco.
Mi dimenai fortemente prendendo ad urlare.
<<Lasciami andare! Non voglio stare qui!>>
Continuai a dimenarmi come una matta mentre Lucas tentava invano di fermarmi.
<<Gabriel il siero!>>
Colui che doveva essere Gabriel si avvicinò con una siringa in mano assieme a tutti gli altri.
Sentii le lacrime salirmi agli occhi e la disperazione prese possesso del mio corpo quando tutti e quattro mi bloccarono contro il pavimento.
<<Stai ferma cazzo!>>
Gabriel mi prese il braccio e puntò la siringa verso di esso tra le mie urla di disperazione.
Sentii le lacrime solcarmi le guance e non smisi di gridare neanche quando fece la puntura.
<<Voglio solo andare a casa mia!>>
Gridai in preda al panico.
Sentii la loro presa allentarsi sul mio corpo, mentre gli occhi si facevano sempre più pesanti e impossibili da tenere aperti.
<<Io voglio... solo tornare a casa mia>>
Dissi prima che il buio totale mi avvolgesse.
Lucas Pov's
Il cuore mi si chiuse in una morsa quando la sentii rilassarsi sotto di me.
Mai e poi mai avrei voluto rivivere una situazione del genere.
La stanza si riempì di un silenzio assordante e l'unico rumore che si percepiva era il ticchettio delle lancette dell'orologio.
Malcom si alzò da terra passandosi ripetutamente una mano tra i capelli corvini frustrato.
Puntò i piedi a terra e fissò Eleonora inerme che dormiva beatamente con ancora le lacrime agli occhi.
Mi sentii morire quando vidi quelle gemme salate solcarle le guance, ed istintivamente le asciugai, sentendomi troppo in colpa per fare altro.
Malcom puntò un dito contro di lei.
<<Questo non deve più succedere!>>
Gridò in preda alla rabbia.
Tutti gli altri si alzarono e mi aiutarono a posare Eleonora sul divano, freddi in volto, senza far trapelare la minima emozione.
Malcom fece il giro del divano arrivando di fronte a noi, che lo guardammo inespressivi.
<<Volete davvero far finta di niente?>>
Disse scavando nelle nostre anime coi suoi occhi cerulei.
Posò gli occhi su di me e mi puntò l'indice contro.
<<Tu: Lucas, vuoi davvero far finta di non aver braccato una ragazza a terra e aver chiesto a tutti di noi di sedarla?>>
Guardò stavolta Gabriel, che abbassò lo sguardo non riuscendo a sostenere quello del suo amico.
<<Gabriel, vuoi davvero far finta di non aver sedato una ragazza che gridava chiedendo pietà come una forsennata?>>
Stavolta si rivolse a tutti e aprì le braccia con fare teatrale.
<<Brad, Matthew volete far finta di non averla tenuta ferma perché Gabriel la sedasse? Perché io non riesco a far finta>>
Si buttò sul divano opposto a quello su cui era ora sdraiata Eleonora e ci guardò tutti.
<<È già successo altre volte Malcom>>
Disse Brad.
Malcom si alzò dal divano e si avvicinò a Brad.
<<Si ma nessuna era come lei...>>
Guardò di nuovo tutti.
<<Non la sentite ancora urlare?>>
Chiusi gli occhi al ricordo delle
Sue grida di disperazione.
Puntai gli occhi ormai rossi in quelli di Malcom, mi stavo facendo mettere i piedi in testa da lui e non lo tolleravo.
<<Smettila>> Sibilai.
<<Tutte scappano all'inzio>>
Mi appoggiò Matthew.
Malcom fece una faccia stralunata e fissò incredulo Matthew.
<<Scappano così?>>
Disse indicando la porta della cantina ancora aperta.
<<Lo avete visto anche voi che si è liberata come se niente fosse da quelle manette>> continuò.
<<E poi come diavolo è sgattaiolata via dalla cantina senza che ce ne accorgessimo? Se Lucas non fosse salito a controllare le telecamere non l'avrebbe mai vista, lei sarebbe scappata, e francamente ci sarebbe anche stato da farle un applauso per il modo in cui l'ha fatto>> disse ridendo amaramente.
<<Lucas io non ti sto dicendo di liberarla, ma come la terrai a bada? Anche tu lo sai quello che devi fare a questo punto...>>
Deglutii sonoramente e gli occhi di tutti i presenti si spostarono su di me.
<<Non è ancora il momento>> dissi a denti stretti.
Se lo avessi fatto troppo presto non mi sarei controllato.
<<No Lucas, Malcom ha ragione>>
Disse Gabriel affiancando il moro.
<<Devi morderla>>
Angolo me
Ciao a tutti cari lettori!
Come va? Iniziate bene queste vacanze?
Spero di sì e spero anche che il capitolo vi sia piaciuto.
Chi di voi è con Malcom alzi la mano e tiri un ceffone a Lucas...
Io lo farei.
Spero davvero che continuerete a seguire la storia e che i prossimi capitoli possano piacervi.
E niente votate e commentate per un prossimo capitolo!
Alla prossima😉
Chiara❤

Rapita da un vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora