Il sole filtrava dalla finestra della camera da letto, frammentando l'oscurità dell'ambiente con lame aranciate di aurora.
Un'immagine poetica, rovinata dallo stressante suono di una sveglia elettronica. Trapanante, insistente, disturbante, che riempiva la testa di un suono veramente insopportabile, forzando gli sfortunati uditori ad alzarsi e spegnere quell'oggetto di tortura.
E Yoongi non era mattiniero. Non lo era mai stato.
Lui era un notturno, una creatura della notte. Di notte componeva, di notte scriveva, di giorno... Dormiva.
E il ritmo, che si era brutalmente invertito quando aveva iniziato a essere parte di un gruppo musicale, lo sfiancava. Perché rimaneva il fatto che la notte dormisse ben poco. Se però prima poteva contare su un riposo diurno, ora era invece condannato a sentirsi uno zombie per giorni interi e rendere tremendamente poco negli allenamenti che seguivano le notti peggiori.
Con un grugnito roco, il compositore si trascinò fuori dal letto quel tanto che bastava per spegnere la sveglia e porre fine a quella tortura.
"Si vede già che questa sarà una mattinata del cazzo . " pensò con la consueta finezza, mentre cercava di camminare nonostante un notevole durello fra le gambe causato dai buffi meccanismi mattutini del corpo umano. "E ovviamente Jimin è in bagno. Come fa a svegliarsi così presto tutti i giorni? Adesso non riuscirò a sistemarmi fino a dopodomani."
Con questa breve riflessione frammentata dovuta alla mezza dormiveglia, il ragazzo si buttò nuovamente sul letto, ovviamente di schiena. Gettò un rapido sguardo alla porta del bagno, serrata, ovviamente, e poi a quella d'entrata, anch'essa perfettamente chiusa.
Fu forse il dormiveglia, forse l'ingenuità da esso donata, ma il serio e composto Min Yoongi decise che poteva sistemarsi in quel preciso istante.