capitolo 15

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Lettere di Alex

5 giugno, Oklahoma city

Mi affaccio dalla finestra, non vedo un cielo, vedo una tempesta grigia, non c'è un animo di sole, il vento soffia, si sentono gli spifferi anche se la finestra è chiusa. A guardare questo cielo mi viene un'angoscia dentro di me. Sento dentro di me che l'ansia sale, forse perché si sta avvicinando la tempesta, non lo so, sento solo un vuoto dentro di me. Mentre guardo questo cielo, mi passano davanti agli occhi tutte le foto che ricordo dei miei parenti, amici, della mia fidanzata... Ma vanno troppo veloce e non riesco a vederle, vanno velocissimo, le intravedo soltanto quelle persone catturate nelle foto.. Penso se ho fatto del bene alle persone, se sono stato disposto sempre per il prossimo ma mi accorgo che non lo sono stato sempre. Voglio aprire l'app del mio telefono "il meteo" per vedere quel giorno cosa succederà.. Wow, temporali a non finire, 500 mm di pioggia, venti che sfioreranno i 350 km\h e solo ora mi rendo conto che sarà reale, sul serio, non è un incubo, come i sogni anche gli incubi prima o poi si avverano. Stacco il mio sguardo ormai terrorizzato dallo schermo del mio telefono, è guardo di nuovo fuori la finestra, sta piovendo, per ora solo pioviggine, per ora.. Ormai mancano solo 10 giorni prima che suoni la sirena, quel suono che a me sembra come se si stesse scatenando una guerra, in questo caso tra l'uomo e la natura, ma qui è diverso, già sappiamo chi prenderà il nostro terreno, già sappiamo chi avrà la meglio... Continuo a guardare fuori dalla finestra, mi separa un fragilissimo vetro... Passo qui tutta la giornata davanti alla finestra, guardando questo cielo da paura, come se ZEUS fosse sceso qui... Sono qui, davanti alla finestra, pensando che tra poco non ci sarò più davanti a questa finestra..

Alex

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