sapete, delle volte mi rendo conto di una cosa di fondamentale importanza e di cui delle altre volte mi dimentico praticamente tutto, significato o valore che siano.

a volte realizzo di essere umana.

sono piuttosto consapevole di quanto poco conto possa arrivare ad avere quest'affermazione, ma vi assicuro che non ho mai detto nulla di più serio in vita mia.

sì, delle volte realizzo di essere umana.
ed è sempre nei momenti più semplici, come quando ascolto la musica sdraiata per terra e fisso il soffitto, o mentre mi guardo allo specchio dopo aver lavato le mani oppure anche nel frattempo in cui  passeggio in un viale di pura e sperduta campagna con il guinzaglio del cane fra le mani, ed una folata di vento che mi accompagna.
momenti che all'apparenza, buttati così, elencati senza alcuna rilevanza, sembrano abbastanza scontati.
è una sorta di presa di coscienza che abbiamo tutti conservata in un angolo del petto, a volte scava per uscire, ma alcuni di noi, avendo già provato la sensazione di immensa tristezza che ne consegue, preferiscono reprimerla per comodità.
alla fine, siamo fin troppo bravi a reprimere e facciamo pena ad esternare un qualcosa che, invece, lotta per uscire.

mi domando, vi capita mai di prendere coscienza e realizzare che siete umani?
un ammasso di carne, ossa e sangue, composto per la maggior parte da acqua, ma guidati da sentimenti, consapevolezze, sogni, illusioni, dolori.

pensate mai di essere umani e di conseguenza di possedere il dono della parola?
e che con questa potete sanare ferite, procurarne delle ulteriori, potete illudere, manovrare a vostro piacimento i sentimenti di qualcuno di cui rispetto ne nutrite ben poco.
potete abbassare difese, alzare muri, nutrire preoccupazioni, paranoie.

vi fa sentire potenti, scommetto.
un privilegio che ad alcuni viene negato e da altri viene usato nel modo più errato e stupido possibile.

quale spreco.  

mi chiedo con quale assurdo criterio tale omaggio venga dispensato.

e vi capita mai di pensare?
e, oh che dio mi aiuti, non penso lo facciate.
e se lo fate, pensate alle cose di più che scarsa importanza.
pensate con una superficialità assurda e non ve ne accorgete nemmeno.
e sì, sono abbastanza sicura di quello che sto dicendo, scrivendo, poiché se pensaste, e spero che il vostro buonsenso converrà con me, determinate cose non le fareste neanche per sogno.

se pensaste un pochino a quanto potere abbiano i vostri comportamenti, le vostre parole, sulle persone che vi circondano, a cui importa di voi anche un minimo, e se magari scendeste da quel piedistallo del cazzo, mi dareste prova che i vostri pensieri vale la pena ascoltarli e che tali pensieri vi abbiano portato a delle consapevolezze, che permettetemi, non dimostrate avere.

al contrario dimostrate puro egoismo, spirito di conservazione che prima criticate e poi rubate dalle persone che vi feriscono perché possiedono suddetti punti.
siete la causa del dolore che ricevete e di cui vi lamentate ma per il quale non pensate di provocare agli altri.
e rovinate tutto.
e di umanità, spesso e volentieri, non ne avete neanche una briciola.
non per gli altri, soltanto per voi, ipocriti, egoisti.

oh, il genere umano!
capricciosi, ottusi, bigotti, egoisti, malvagi, avidi e con manie di protagonismo assurde. 
chissà dio a cosa cazzo stava pensando quando ebbe la geniale idea di darci vita.

•thoughts•Where stories live. Discover now