"Sometimes life just slips in through a back door and carves out a person and makes you believe it's all true, but now I've got you."
-She used to be mine, Sara Bereilles.
"Ehi, Riccio."
Harry sollevò lo sguardo dal suo pranzo per trovare Louis che stava lì in piedi, una mela e una bottiglietta d'acqua nelle sue mani. "Ti dà fastidio se mi siedo qui?" chiese, notando che Harry fosse l'unico seduto a quel tavolo. Harry dissentì timidamente, ritornando a guardare il suo vassoio. Louis si sedette di fronte ad Harry, mettendo giù il suo pranzo e incrociando le braccia sul tavolo, piegandosi in avanti.
"Allora, come sta andando la giornata?" chiese Louis, aprendo la sua bottiglietta d'acqua. Harry fece spallucce, guardando il suo pranzo timidamente.
"Ehi Tommo!" chiamò una voce da dietro Louis. Lui si girò e il ragazzo gli fece segno di andare con lui.
"Nah, sto bene qui." gridò a sua volta Louis, rigirandosi verso Harry. "Quindi, Riccio,"
Harry sollevò lo sguardo e replicò con "Quindi, Louis,"
Louis sollevò le sopracciglia, un sorrisetto divertito sulle sue labbra sottili. "Non importunarmi, ragazzo." disse scherzosamente. Harry rise un pochino, non guardando il suo pranzo ma guardando invece nei profondi occhi blu di Louis, che risaltavano ancora di più per l'eyeliner che si era messo.
"Perchè non hai degli amici?" chiese tutto ad un tratto Louis, mera curiosità nascosta nella sua voce. Le guance di Harry si scaldarono.
"Li ho." mormorò, pugnalando un maccarone che era finito sul suo vassoio di polistirolo. Louis inarcò un sopracciglio e si guardò intorno.
"Davvero? Beh, perchè non mi presenti ai tuoi amici invisibili?" chiese Louis. Si girò verso il posto vuoto al suo fianco e sollevò una mano "Ciao, io sono Louis."
Harry lo guardò storto. "Vivono in un'altra città." ringhiò. Louis inarcò un sopracciglio al tono duro di Harry, ghignando.
"Oh davvero?" chiese. Harry annuì, le braccia incrociate.
"Ed e Niall," spiegò "Vivono ancora ad Holmes Chapel."
Louis annuì, riprendendo la sua mela e prendendone un morso. "Ti piace la musica, Riccio?" chiese con la bocca piena, cambiando discorso. Harry annuì. Louis annuì a sua volta, aggrottando le sopracciglia. "Tipo cosa?"
Harry fece spallucce. Louis ridacchiò, e quel suono fece agitare lo stomaco di Harry, ma in senso buono. "Avanti, chi ascolti?"
"Uh," Harry pensò per un secondo. "Mi piace Kelly Clarkson." Louis sbuffò.
"La conosci?" chiese, facendo un sorrisetto. Harry annuì, le guance che diventarono di un rosa acceso. "Arrossisci un sacco." Commentò Louis prima che uno sguardo più serio prendesse posto sul suo viso. "Mi piace Piece by Piece. E' una canzone così maledettamente bella."
Harry sorrise e annuì. "Mi piace quella." ammise. Louis annuì.
"E i Florence and The Machine? Li ascolti?" chiese curiosamente. Harry scosse la testa. "Sembri il tipo di persona che li ascolterebbe. Dovrò farteli ascoltare una volta. Ti piaceranno."
Secondo Harry era sorprendente il modo in cui Louis potesse passare da essere un coglione totale ad una persona veramente dolce in una questione di secondi. Harry annuì, un piccolo sorriso sulle sue labbra.
"Beh, tu cosa ascolti?" chiese curiosamente. Louis fece spallucce.
"Uh, Eminem. Blink-182. Fall Out Boy. Un po' di Twenty One Pilots." elencò Louis. Harry annuì, inarcando un sopracciglio.
"Artisti sottovalutati. Non mi sorprende." indicò Harry. Louis annuì, un sorriso sincero sul suo viso.
"Sì, odio tutta quella musica pop e di conseguenza sono superiore a tutti voi." disse. Harry rise, coprendosi la bocca. Louis sorrise affettuosamente.
"Perchè ti copri la bocca quando ridi?" chiese Louis curiosamente. "Non farlo, la tua risata è carina."
Il viso di Harry diventò del rosso più rosso di sempre.
La campanella suonò, segnalando che fosse ora di tornare in classe. Louis buttò via la sua mela mezza mangiata nel cestino della spazzatura e si alzò, portando la sua bottiglietta d'acqua con lui.
"A dopo, Riccio." sollevò la mano per salutarlo, uscendo dal refettorio. Harry era lì, sbalordito, perchè che cazzo è appena successo?
*
"Styles, puoi venire qui un momento?"
Il suo stomaco fece un balzo mentre annuiva, camminando verso la cattedra dell'insegnante di Inglese e leccandosi le labbra.
"Per prima cosa, vorrei congratularmi con te. Hai una delle medie più alte della classe." gli sorrise, poi corrugò le sopracciglia. "Il tuo amico Tomlinson lì ne ha una delle più basse. Volevo vedere se tu fossi disposto a fargli da tutor dopo scuola."
Gli occhi di Harry si spalancarono. "Tutor i-uh, certo. Va bene."
La professoressa sorrise e annuì. "Bene. Lo informerò dopo la lezione."
*
"Quindi lei sarà il mio nuovo insegnante, signor Styles?"
Harry si girò per vedere Louis lì in piedi, un ghigno sul suo viso. "Huh. Sarà una sfida per me, Riccio. Avere una cotta per il mio professore sarebbe proprio inappropriato. Studente e insegnante, però, è parecchio eccitante. Potrebbe funzionare."
L'intera faccia di Harry prese fuoco. I suoi occhi si spalancarono. "Io..uh.." balbettò, non sapendo cosa dire. Il suo stomaco era pieno di ansia e farfalle. Louis ghignò e lo salutò nel suo tipico modo, alzando una mano per aria e annuendo in sua direzione.
"Ci vediamo dopo, Prof."
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His Hazza » L.S. mpreg /Italian Translation/
Fanfiction"Sei così piccolo e fragile, e ho intenzione di trattarti in questo modo." Louis giocò con uno dei ricci di Harry e sorrise. "Il mio ragazzo perfetto. Il mio Hazza." "Loro dicono che cammini come un dio, non possono credere che io ti abbia reso debo...