"I love the way you hurt me baby."
-Irrestible, Fall Out Boy.
La scuola il giorno seguente sembrava migliore per Harry. Si sentiva più leggero, come se stesse camminando per aria. Le sue labbra sapevano di Louis.
Quando salutò Louis, comunque, il ragazzo più alto semplicemente non gli diede retta. Harry, essendo un ragazzo debole, fu subito ferito dall'azione.
Ad Inglese, Louis lo ignorò completamente. Nessuno sguardo intenso, occhiolino o bigliettino. Solamente il silenzio. Harry, per la prima volta da quando incontrò Louis, era annoiato durante la lezione di Inglese.
Faceva male. Faceva male sapere che Louis lo stava facendo apposta.
Alla fine, sulla strada per andare a pranzo, Harry ne ebbe abbastanza. Afferrò la spalla di Louis da dietro e girò il ragazzo più alto. "Che diavolo ho fatto?" chiese Harry con un tono arrabbiato. "Perchè mi stai ignorando?"
Louis stette in silenzio. Guardò semplicemente Harry negli occhi per un momento, le sue iridi blu che sembravano dispiaciute. Harry non lo notò, il ragazzo più piccolo ci vedeva rosso. Alla fine fece cadere la sua mano dalla spalla di Louis e se ne andò infuriato verso la sala da pranzo.
Louis non voleva ferire Harry in nessun modo. Una volta che realizzò cos'aveva fatto, si infuriò estremamente con se stesso. Aveva ferito l'unica cosa giusta che c'era nella sua vita.
Louis, prima di realizzare cosa stesse facendo, diede un pugno all'armadietto più vicino.
"Cazzo!" si lamentò, tenendo il suo pugno adesso rosso. Riuscì a vedere Liam camminare per il corridoio verso di lui, e davvero, non voleva spiegargli tutto adesso.
"Che succede?" chiese immediatamente Liam, vedendo il modo in cui il labbro inferiore di Louis era inficcato sotto i suoi denti. Louis forzò un sorriso.
"Niente," replicò. "Va tutto bene." Liam inarcò un sopracciglio, afferrando il polso di Louis ed esaminandolo.
"Perchè il tuo polso è così rosso?" chiese. Louis tirò via la mano e la mise dietro la schiena.
"Non ti preoccupare." borbottò. "Andiamo a pranzo."
*
"Quindi, chi è quel tizio con la testa riccia con cui stai uscendo?" chiese Liam mentre si sedettero al tavolo da pranzo. Louis guardò in direzione di Harry, che era seduto da solo. Sembrava come se avesse pianto. Louis storse la bocca.
"Harry." rispose senza tanti giri di parole Louis. Liam inarcò un sopracciglio.
"E cosa sta succedendo tra voi due?" chiese. Il cuore di Louis velocizzò il battito.
"N-niente." balbettò. Liam inarcò un sopracciglio.
"Non sembra 'niente'." borbottò. Louis lo ignorò.
*
"Harry, piccolo? Che succede?" chiese Anne quando Harry entrò con un leggero broncio. Lei capiva sempre immediatamente quando c'era qualcosa che non andava.
Harry scosse la testa e andò dritto al piano di sopra, non volendo parlare della sua rabbia nei confronti di Louis, o della rabbia che Louis provava verso di lui. Non sapeva nemmeno cos'aveva fatto.
Tutto quello che voleva era dormire.
*
Harry dormì sul serio, per ore, fino a quando non si svegliò per un picchiettio alla finestra. Controllò il suo cellulare, erano già le dieci e mezza.
Harry sospirò e si stropicciò gli occhi prima di alzarsi e andare verso la finestra, vedendo immediatamente Louis seduto sul ramo dell'albero vicino alla finestra di Harry.
Aprì quest'ultima per lasciar entrare Louis. Il ragazzo entrò nella camera, borbottando un "Ehi, Riccio.".
Nella fioca luce della lampada sul comodino, Harry riuscì a vedere l'eyeliner scorrere sulle guance di Louis. Il suo viso era rosso, come se avesse pianto.
Harry lo avvolse immediatamente tra le sue braccia, prendendo il ragazzo più alto in un abbraccio. Il materiale soffice della felpa di Louis riscaldò all'istante l'intero corpo di Harry.
"Mi dispiace." sussurrò tremante Louis. "Mi dispiace mi dispiace mi dispiace."
"Shh." sussurrò Harry all'orecchio di Louis, accarezzando la sua schiena.
Si separarono, Harry che provava a rimuovere un po' dell'eyeliner sulle guance di Louis. "Che succede?" chiese dolcemente.
"Ti ho f-ferito." balbettò Louis tremante, le sue mani tremolanti che si stesero verso l'alto andando a prendere le guance di Harry fra queste. "Ti ho ferito e n-non volevo ed ero solamente spaventato."
"E' tutto a posto." disse Harry dolcemente. Louis scosse la testa.
"No invece." rispose. "Non ti merito, Harry. Sei così gentile e dolce e i-io non ti merito."
"Shh, raggio di sole." sussurrò Harry. "E' tutto a posto, davvero."
"Ero così furioso con me stesso." disse Louis tremando, come se fosse sul punto di piangere di nuovo. "M-mi sono ferito, Harry."
Il cuore di Harry si fermò. "T-tu cosa?"
"E' tutto a posto, Harry, lo faccio tutte le vol-"
"No, non è tutto a posto!" lo interruppe Harry piuttosto ad alta voce. "Perchè avresti fatto questo a te stesso? Oh mio Dio, Louis." Harry si passò le mani fra i capelli. "Fammi vedere."
"Harry, non de-"
"Fammi vedere!" ordinò Harry. Louis sospirò prima di alzare la manica, rivelando qualche linea rossa seghettata incisa sulla sua pelle. Sebravano fresche, ed Harry non le aveva notate prima, quindi queste dovevano essere nuove.
"D-di solito sono sul mio stomaco." disse Louis come se potesse leggere Harry nel pensiero. Harry sentì gli occhi riempirsi di lacrime.
"Oh mio Dio, Louis." qualche lacrima scivolò giù dalle guance di Harry mentre sollevava il polso di Louis e poneva baci su ogni singola ferita. Poi sollevò piano la felpa di Louis per rivelare molteplici linee sbiadite attraversarlo.
"Mi dispiace." Louis emise un suono soffocato dal fondo della sua gola prima di far uscire un singhiozzo. Harry alzò immediatamente il mento di Louis e posò un bacio sulle sue labbra.
"E' tutto a posto." sussurrò Harry, anche se in realtà non lo era per niente.
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His Hazza » L.S. mpreg /Italian Translation/
Fanfiction"Sei così piccolo e fragile, e ho intenzione di trattarti in questo modo." Louis giocò con uno dei ricci di Harry e sorrise. "Il mio ragazzo perfetto. Il mio Hazza." "Loro dicono che cammini come un dio, non possono credere che io ti abbia reso debo...