I'M SURFING

PSICHE

Prologo

Conosci le tue paure

Affronta il mare della vita

Vai contro l'onda

Non puoi passare la vita

Ad osservarlo...

Non lo attraverserai mai

Se hai paura di nuotare ...

                Il nome Psiche inizialmente non mi andava a genio, ricordavo quando -da piccola- mi ero messa a piangere tornata da scuola tra le calde braccia di mia madre, urlandole contro il perché di un nome tanto ridicolo e stupido, un nome così poco normale. Non mi ricordo neanche più la sua risposta, l'unica cosa che ricordo, era il volto fradicio e i capelli sudaticci a causa del caldo asfissiante attaccati al collo.  Poi con l'età la gente quasi non ci faceva caso al mio nome, o almeno i miei amici, gli stessi che si divertivano a torturarmi con quel nome così assurdo.

          Psiche è un nome che riconduce all'idea di "soffio" il respiro vitale, per così dire e spesso i greci, identificavano tale respiro con l'anima umana. Però il nome Psiche viene ricordato per ben altro, la donna che riuscì a far innamorare Amore, la sua sposa, la moglie di Eros. L'amore che la stessa Psiche provava per l'amore stesso, l'aveva condotta fino alle porte dell'Inferno, per dimostrare quanto fosse importante, quanto fosse essenziale quell' Amore.  E da quando l'ho scoperto, da quando l'ho conosciuto meglio, ho capito che cos'è l'amore vero. Psiche e Amore sono il mix perfetto, l'anima raccoglitrice di pensieri e sentimenti con l'amore stesso. Per dimostrare quanto sia bello, impossibile, incoerente e tremendamente, incondizionatamente pazzo, quel sentimento così profondo, così forte da obbligare l'anima alle delle sfide impossibili. Perché non esiste l'Amore senza il dolore, senza il male, i tagli, i pianti.

      Perché io non esisto senza di lui, e farò qualsiasi cosa per lui, perché con lui ho imparato a capire cos'è l'amore, quello vero. L'amore che smuove i pensieri e il corpo, l'amore che fa star male e bene allo stesso tempo.

     Forse solo ora capisco il perché mamma abbia scelto questo nome. Inizialmente pensavo che volesse che la sua unica figlia femmina, fosse un'idealista piena di idee e senza peli sulla lingua. Insomma una specie di femminista o una psicologa. Ma ora ho capito, ho capito che figlia desiderava, una figlia come Psiche, pronta a combattere a tutto in nome dell'Amore, una figlia che vive in nome dell'Amore. Lei forse già lo sapeva che mi sarei innamorata di colui che sia ama così come sia ama l'Amore stesso. E adesso vorrei che fosse qui per dirgli che ho capito, ho capito mamma perché hai scelto questo nome, l'ho capito, sarò la figlia che hai sempre desiderato.

    Perché Psiche non può vivere senza Amore.

   E perché Psiche Everhart non può vivere senza Caleb Walker. Non posso vivere senza di lui, senza l'Amore.

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              Lei non voleva che praticassi questo sport, aveva paura che mi facessi del male ma non poteva impedirmi di sentire le meravigliose sensazioni che mi donava l'acqua. I piedi che camminavano sulla sabbia calda alle prima luci del sole, la spiaggia deserta con qualche eccezione, qualche surfista intento ad esercitarsi di prima mattina o qualcuno che faceva jogging prima di andare  a lavoro, era una sensazione bellissima e unica, era diversa ogni volta e non mi deludeva mai, l'acqua che mi sfiorava le dita ogni volta che mi avvicinavo al bagnasciuga per poi legarmi la caviglia con lo Strap e partivo verso le onde, bastava la prima onda e con un Take-Off  mi ritrovavo in piedi sulla mia tavola da nove piedi  in legno e Nose appuntito.  Le sensazioni che mi donava mi facevano sentire felice, l'adrenalina nelle vene mentre l'onda ti viene incontro, la scelta dell'onda, il vento che ti sferza la pelle, ti fa sentire libera, ti sembra di volare, di prendere la rincorsa verso il cielo. Certo ci sono i suoi rischi, ma in fondo se dovessi vivere con la paura di morire ... che vita sarebbe?