VICTORIA E DAVID

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NOTA D'AUTRICE: PREMESSA.

Okay ... lo so:  sono una deficiente di grado A pubblicando il "capitolo cinque". Vi spiego la situazione: mentre controllavo le bozze, al posto di Salva ho premuto il dito sulla parola Pubblica. E come chi scrive sa, non è possibile tornare indietro, se non pubblicare la storia per poi annullare la sua pubblicazione.

       In quel lasso di tempo ci sono state quattro visualizzazioni e per chiunque abbia già letto il "capitolo cinque" vi chiedo immensamente scusa per l'errore. Adesso non ci dovrebbero essere problemi, però se sono presenti, avvisatemi e insieme cercheremo di risolvere il problema. DETTO QUESTO .. non posso far altro che ringraziarvi per le 200 e più visualizzazioni con sole quattro parti <3<3<3<3 ricordate che ogni visualizzazione è una felicità nel cuore, consapevole di essere sempre più vicina al mio sogno, quello di diventare scrittrice, grazie a voi, il mio sogno si sta realizzando, e vi ringrazio per questo <3<3<3<3

Ora: prendete dei fazzoletti e asciugatevi le lacrime per questo discorso da premio Oscar *Arriva Trump con un furgone di medaglie* che è giunto il momento del nostro Quarto Capitolo: VICTORIA E DAVID.


Capitolo quattro.

          Quando raggiungiamo la sala da pranzo, mi dirigo verso il nostro solito tavolo. Nel frattempo Luce ed Emily mi seguono sgambettando sulle loro scarpe nuove (sicuramente comprate per l'occasione) controllando ogni minimo dettaglio della scuola. Affascinate dalla sua grandezza e dalla sua imponenza;  sicuramente la nostra scuola non si faceva notare poco, soprattutto per la mensa, credo che neanche una scuola nata sotto una discarica avrebbe approvato il cibo che ci ritroviamo davanti al piatto.

        Sul tavolo dove sono sempre solita sedermi , noto che è notevolmente popolato:  riconosco una decina di volti sconosciuti, ovviamente tutte matricole. Saluto tutti mentre mi faccio spazio nella panchina tra Edily e Camille che scricchiola sotto il nostro peso. Tutti ricambiano con un sorriso o con un gesto della mano: ovviamente Caleb è escluso da tale azione che si limita a scoccarmi quella che sembra un'occhiataccia.

        <<quali sono le tue?>> chiedo osservando il cumulo di ragazzini intenti a leggere il volant della scuola eccitati o che parlottano tra loro. Edily prima guarda il gruppo di persone e poi alza le spalle:

      <<non lo so, ho dimenticato i loro volti>> dice facendomi quasi ridere.

     <<Uno e Due dove siete?>> chiede e i ragazzi alzano la mano come degli scolaretti alquanto annoiati.  Uno è un maschio, pieno di lentiggini e con un enorme cappello in testa da rapper , l'altra è una femmina dai capelli neri e corti e la pelle scurissima.

     <<possiamo provare il tuo skate?>> azzarda il ragazzo e Edily lo guarda con superiorità.

     <<Uno non è ancora arrivato il mio panino, dove si trova?>> chiede crudele, Uno sbianca e balbettando dice <<se te lo porto, posso provare il tuo Skate?>> insiste fiducioso, lei sorride ammiccando <<forse e ora va>> dice scacciandolo con una mano e il ragazzo schizza via verso la fila della mensa che risulta infinita.

      <<Un panino anche per me!>> urla Jordan <<e senza senape>> dice verso il ragazzo che alzando il pollice da conferma di aver capito.

     <<non ti piace la senape?>> fa una matricola vicino  a lui, ha i capelli biondi e corti, gli occhi azzurri e degli occhiali fini. Ricorda un super-man versione bionda.  Jared sbuffa a quella che sembra la sua matricola.

    <<Harry caro, quella che ti servono in questa mensa non è senape ...>> dice con fare melodrammatico.

    <<e allora che cos'è? >> chiede Luce curiosa.

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