Jimin tornò in camera, non pensava a niente, non voleva pensare a niente. Se poche ore prima era felicissimo, ora poteva dire di essere davvero triste.
Si sentiva male per quello che aveva fatto.
Doveva fermarlo ma non aveva trovato il modo, la forza, e aveva ceduto. E diamine, gli era anche piaciuto.
Si era steso sul letto, braccia allargate e occhi chiusi. Voleva dormire e svegliarsi... mai? Sarebbe stato meglio. Non doveva dirlo a Yoongi e lui non avrebbe mai dovuto saperlo. Hoseok non doveva dirlo a nessuno e soprattutto non doveva più fare nulla con lui.
Si sentiva in colpa. La colpa era solo sua. Si era lasciato prendere dalla perversione proprio in quel momento sbagliato.
'Perché sono così? Sembro malato.'
Un piccolo sospiro uscì dalle labbra, aveva bisogno di vedere Yoongi, ma allo stesso tempo aveva paura che vedendolo, sarebbe scoppiato in lacrime e non poteva. Non davanti a lui.
Doveva rilassarsi. Sapeva il modo per, ma sapeva anche che gli avrebbe fatto male.
Si alzò dal letto e raggiunse l'armadio, lo aprì e cercò al suo interno. Nascosto in un angolo trovò un piccolo sacchettino. Lo prese e andò subito a chiudere la porta a chiave. Non doveva entrare nessuno in quel momento.
Si avvicinò alla scrivania, sedendosi sulla sedia. Rovesciò il contenuto del sacchetto con calma: un piccolo grinder, carta filtro, cartine lunghe e una pallina di carta argentata.
Aprì la pallina ed eccola lì la sua salvezza.
Non la usava mai, non ne sentiva mai il bisogno, ma in quel momento ne aveva un serio bisogno.
Con qualche difficoltà fece su una piccola canna, non era per niente bravo data la sua poca dimestichezza, ma era 'fumabile'.
La appoggiò sul tavolo e mise via tutte le cose nel sacchettino, rimettendolo nascosto dentro l'armadio. Se qualcuno l'avesse scoperto, sarebbe stata la fine per lui.
Prese la sua salvezza dalla scrivania e andò a prendere l'accendino che usava per quelle rare occasioni; era nero, come la sua anima in quell'istante.
Si avvicinò alla finestra, aprendola e affacciandosi ad essa, appoggiando i gomiti alla base in marmo.
Accese la sua salvezza, aspirando lentamente. Chiuse gli occhi lasciando che il fumo scendesse lungo i polmoni, espirando subito dopo.
Quella sensazione gli era mancata.
Appoggiò il mento alla mano, continuando ad aspirare con lentezza. Osservava le luci di Seoul, chiedendosi se in quella vastità davanti a se ci poteva essere qualcuno che in quel momento stava provando le sue stesse sensazioni, le sue stesse emozioni.
Desiderava sapere se ci fosse qualcuno come lui, per non sentirsi solo. Se c'era qualcuno come lui, poteva anche non prendersi tutta la colpa, giusto?
Si detestava. Si odiava. Si chiedeva come aveva potuto fare una cosa del genere.
Non si accorse che qualche lacrima era già scesa lungo le sue guance e nemmeno che la sua salvezza si stava già esaurendo tra le sue dita. Troppo perso nei pensieri per farci caso. Troppo perso a pensare al viso di Yoongi che gli sorrideva dolcemente.
Si continuava a maledire ogni volta che il suo viso gli tornava in mente.
'Sono solo un malato.'
'Non potrebbe mai amarmi.'
'E come posso amarlo io?'
'Lo amo?'Gettò la sua salvezza dalla finestra, guardandola volare giù. Pensò di voler fare la sua stessa fine, ma poi chiuse la finestra davanti a se.
Andò verso il proprio bagno, accese la luce e si guardò allo specchio. Vide il proprio riflesso e si fece schifo.
Sorrise. Non era un sorriso bello. Non era uno dei suoi soliti sorrisi. Non sapeva definirlo nemmeno lui.
Si spogliò dei vestiti, lasciandoli sparsi sul pavimento. Andò verso la doccia e aprì l'acqua. Doveva togliersi di dosso quello che aveva fatto. Doveva togliersi di dosso quelle bugie che stava creando. Quelle bugie che lo stavano torturando.
E soprattutto doveva togliersi da dosso quel tradimento. Non sapeva se poteva definirlo in quel modo, ma sotto alcuni aspetti ci assomigliava.
Entrò in doccia, bagnando il proprio corpo, portando direttamente la testa sotto l'acqua bagnando di conseguenza anche i capelli. Alcune lacrime continuavano a scendere, ma si confondevano con le gocce d'acqua che aveva sul viso.
Si lavò, passando la spugna ovunque e strofinando con più forza del solito, cancellando ogni traccia. Qualunque cosa potesse esserci sul suo corpo, lui doveva cancellarla.
Finì e uscì da quel getto caldo, chiudendolo subito dopo. Prese una tovaglia, passandosela su tutto il corpo, asciugandosi per poi fissarla al proprio bacino. Ne prese un'altra più piccola, portandola ai capelli, frizionandoli in essa per togliere l'acqua in più. Buttò la stessa per terra, vicino ai vestiti che si era tolto poco prima.
Uscì dal bagno dirigendosi all'armadio per prendere dei boxer, dei pantaloncini neri e una maglia dello stesso colore, indossò il tutto abbandonando la tovaglia per terra, non poteva interessargli l'ordine in quel momento.
Spense la luce della stanza e facendosi luce col telefono, che aveva preso poco prima, si diresse al letto, infilandosi sotto le coperte.
Accese il telefono e fissò l'icona dei messaggi. Pressò su quell'immagine e, come se fosse una cosa naturale, inviò un messaggio.
"Hyung, buonanotte."
Premette invio, spense lo schermo e poggiò il telefono sul comodino. Voleva dormire, cercare di dimenticare. Ma la sua mente quella notte viaggiò. Viaggiò così tanto che, il mattino dopo, gli sembrava di aver ripetuto tutta la giornata precedente in sogno. In alcuni casi voleva classificarlo come incubo, ma in altri era solo un bellissimo sogno.
♤♤♤
Salve~
Scusate il ritardo, ma ho avuto piccoli problemi e quindi non ho potuto scrivere.Spero sinceramente che il capitolo vi sia piaciuto. Ci tengo molto a questo capitolo.
Fatemi sapere.
A presto~
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Something New ~ YoonMin
Conto• Fortunatamente i vetri della sua auto erano oscurati, oppure tutti avrebbero visto una testolina rosa abbassata sul suo bacino. • [Yoongi x Jimin] [BoyxBoy] [Smut] Don't like, don't read. Easy don't you think?