dieci.

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Il mattino dopo, Yoongi non vedeva l'ora di rivedere Jimin. Già gli mancava il sorriso da bimbo che aveva quando si erano salutati la sera prima.

Sapeva che dovevano provare e tutto, ma avrebbe tanto preferito stare solo con lui.

Uscì dalla propria stanza dirigendosi verso quella di Jimin. Gli tremavano le mani, era nervoso. Arrivato davanti la porta prese un respiro e provò ad abbassare la maniglia di essa, ma la trovò bloccata. Un'espressione stranita si era creata sul suo volto, non aveva mai trovato quella porta chiusa.

Poggiò le nocche sul legno bianco, bussando. "Jimin?" Chiese, sperando in una risposta veloce. Ma non arrivò.

Bussò di nuovo, con più insistenza e sentì dall'altro lato della porta dei rumori. Dopo un paio di secondi sentì la chiave girare nella serratura e la porta si aprì, rivelando la figura di Jimin, sembrava... devastato?

"Jiminie." Mormorò Yoongi che alla visione di quella figura si era preoccupato. "Tutto bene?" Chiese posando le dita sulla guancia del più piccolo, accarezzandola.

Jimin annuì. Non disse nulla, se avesse parlato, Yoongi si sarebbe accorto di tutto.

"Stavi ancora dormendo? Tra poco dobbiamo andare. Ti aspetto e andiamo insieme se vuoi." Jimin annuì nuovamente, facendo segno a Yoongi di entrare in camera. Il moro entrò, chiudendo la porta dietro di se. Andò verso il letto, sedendosi su di esso osservando ogni movimento di Jimin.

Guardò come il ragazzo andò all'armadio, scegliendo i vestiti per la giornata. Come si spogliava davanti a lui senza vergogna. Come si rivestiva con la tuta che aveva scelto per quel giorno di prove e allenamenti. Come andò in bagno, sparendo dietro la porta.

Gli piaceva osservare Jimin, ma non gli piaceva vederlo in quel modo. Non capiva cosa era successo e avrebbe dovuto scoprirlo.

"Jimin?" Parlò aspettando una risposta che arrivò con l'immagine di Jimin con uno spazzolino in bocca. "Mh?" Bisacciò con la bocca piena, osservando il maggiore sul suo letto.

"Che succede? Sei strano e non mi piace vederti così."

Il rosa scosse la testa, sparendo poi nuovamente dentro la stanza.

Yoongi si alzò dal letto, andando verso il bagno. Trovò la stanza disordinata con i vestiti per terra. Guardò il piccolo davanti al lavandino che finiva di lavarsi i denti.

Si mise dietro Jimin, portando le braccia a stringergli il busto e poggiando la testa sulla sua spalla. Lo sentì irrigidirsi tra le sue braccia.

"Jimin, guardami." Mormorò vicino al suo orecchio, vedendo il piccolo scuotere nuovamente il viso attraverso lo specchio.

"Per favore. Non riesco a vederti così e devo fare qualcosa per far comparire il sorriso sul tuo bellissimo viso. Quindi ti prego, guardami Jiminie."

Jimin alzò di poco il viso, alzando di conseguenza lo sguardo negli occhi di Yoongi, sempre attraverso lo specchio.

Vedendo lo sguardo di Jimin, il moro gli sorrise dolcemente, posando poi un piccolo bacio sulla guancia del ragazzo. Sperava che quel piccolo gesto potesse donare nuovamente il sorriso a Jimin, lo sperava con tutto se stesso

Ma non fu così.

Infatti Jimin chiuse gli occhi, cercando di trattenere le lacrime che cercavano di uscire prepotenti dai suoi occhi appena aveva visto Yoongi. Aveva cercato di non incrociare il suo sguardo per tutto il tempo, ma ora aveva dovuto e la colpa era ancora più grande.

"Ti prego Jimin, sorridi. Amo vederti sorridere, non togliermi il tuo sorriso." Sussurrò dolcemente contro il suo orecchio, posandoci poi un piccolo bacio e stringendolo più forte tra le proprie braccia. "E poi sei così bello quando sorridi."

Jimin posò la mano su quelle di Yoongi, strette al proprio corpo, accarezzando piano la sua pelle col pollice. Voleva sorridergli, lo voleva con tutto se stesso.

E quindi ci provò, ma non gli riuscì un gran che.

"Piccolo, lo so che puoi fare di meglio." Mormorò Yoongi dopo aver osservato il suo 'sorriso venuto male', come lo aveva classificato nella propria testa. "Riprova. Io sono qui con te e non ti lascio solo, qualunque cosa succeda."

E ci riprovò, riuscendoci di più stavolta.

Yoongi sorrise, stringendo di più il corpo di Jimin a se. "Bravo piccolo." Posando subito dopo un bacio sulla sua guancia. Ma le sue labbra vennero bagnate subito dopo da una lacrima che era scappata dagli occhi di Jimin.

Yoongi se ne rese subito conto. Si spostò dal suo viso e lo fece girare verso di se, andando a togliere da quelle bellissime guance quelle lacrime che continuavano a scappare dagli occhi di Jimin. Posò poi una mano sotto al mento del ragazzo, alzandogli il viso e osservandolo preoccupato. Perchè il suo piccolo stava piangendo?

"Hei, che succede? Non riesco a vederti così."

Altre piccole lacrime silenziose scendevano lungo il viso di Jimin e, non appena incontrò lo sguardo di Yoongi, fece quello che temeva dalla sera prima: scoppiò a piangere e si buttò tra le braccia di quel ragazzo.

Piccoli 'Scusa' uscivano dalle sue labbra mentre non smetteva di piangere stringendo con forza il corpo di Yoongi a se. Aveva bisogno di lui. Aveva bisogno del calore del suo corpo. Non voleva scoppiare a piangere davanti a lui. Ora doveva per forza spiegargli perché si trovava in quelle condizioni e tutte le sue paure vennero alla luce.

◎◎◎

Sono tornata *gioisce*
Scusate tanto il ritardo madornale, ma ho avuto problemi di famiglia e lavoro, e non ho avuto proprio tempo per poter scrivere nemmeno una riga.

Spero come sempre che il capitolo vi piaccia!
A presto

Something New ~ YoonMin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora