"Eccoci qua, Rosmery, adesso siamo soli." le fecce cenno di accomodarsi nella poltrona che adornava quella piccola stanza, assieme a un tavolino basso, una scrivania con un computer e con uno scaffale alle spalle pieno di cartelle. Nessuna finestra a testimoniare una struttura all'interno della biblioteca stessa.
"Arrivo subito al dunque, Murei." Iniziò, adattandosi alla confidenza impersonale dell'uomo.
"Dalla sua espressione ho capito che ha già visto quella pergamena, probabilmente in passato; dico bene?"
Confermò con un movimento della testa.
" Come supponevo, sa anche cosa vuol dire giusto?" Murei, nuovamente asserì.
" Si ovvio. Bene ora ascolti perché non ho molto tempo. Come avrà intuito, sono una bibliotecaria come lei. Ripeto, come lei; quindi, so cosa vuol dire il massimo riserbo e il tenere circoscritte delle, diciamo, situazioni particolari: so cosa vuol dire il Portone Nero!" Murei continuava ad ascoltare, solo un leggero movimento della mascella denotava la sua assoluta attenzione.
"Circa una settimana fa, ho trovato questa pergamena sul bancone della mia biblioteca a Irvash. Non cerchi nelle cartine perché non la troverà, appartiene ad un'altra dimensione, parallela alla vostra ma, più antica. So che la cosa non la sorprende, ha visto più di quello che solitamente è concesso ad un uomo nei suoi anni di vita. Ma non sottovaluti comunque la cosa, se mi trovo qui vuol dire che qualcosa di importante sta per accadere, qualcosa che non credo piacerà a nessuno." attese un commento che non arrivò. Sogghignò, non la sorprendeva un comportamento così pacato, da uno dei Bibliotecari più antichi dei mondi.
"Come lei ben comprende, l'apparizione della pergamena è un invito a tutti i bibliotecari a stare attenti e a custodire certi segreti all'interno delle Porte Nere, parlo di segreti sia cartacei che corporei Murei, umani e no. Questo, significa che qualcosa sta minacciando i segreti che per tanti secoli le biblioteche di questa realtà e dei mondi paralleli hanno custodito in maniera impeccabile e attenta. Sappiamo bene che la maggior parte di questi segreti, se trafugati, porterebbero a un caos di proporzione immane e malgrado siamo pronti ad affrontare la cosa, non sappiamo ancora "chi" sta cercando e cosa più importante "cosa" sta cercando. Mi è dato sapere, che qualcuno sta già facendo irruzione in qualche biblioteca del mondo parallelo e già tre di queste sono state aperte, tutti i segreti che c'erano al loro interno, sono stati assorbiti, compresi i guardiani all'interno delle Porte Nere." Gli occhi di Murei si spalancarono per la sorpresa. "So cosa sta pensando ma a giustificazione posso solo dire che quelle biblioteche erano giovani, come lo erano i guardiani che le custodivano. Facili prede e quindi, facile presupporre che chi c'è dietro questo inizio guerra, sia qualcuno con una esperienza da antico quanto noi".
Stanco di stare seduto, Murei, iniziò a camminare avanti e indietro nel soffocante quattro per tre dell'ufficio, non ricordava fosse così opprimente quella stanza.
"Mi faccia capire. Lei viene qui, da un mondo parallelo, per dirmi che qualche pazzo figlio di buona donna, annoiato e frustrato, ha iniziato una sua guerra personale con tutte le biblioteche dei diversi mondi? Con tutte intendo ovviamente quelle particolari come le nostre ovvio; e che tre di queste sono già state attaccate ed eliminate?" Rosmery annui.
Murei allargò le braccia "Che mi venga un colpo!" Le sue mani, grandi e callose si sfregarono il viso nella speranza, forse, di eliminare l'ultima ora di quel discorso decisamente preoccupante. "Come dobbiamo comportarci? Intendo, abbiamo qualche ordine o suggerimento da seguire? Accidenti devo anche mandare via Tania, non posso certo farle correre rischi." Sentiva che stava iniziando a innervosirsi, la sua testa era a pieno regime, tante cose a cui pensare in così poco tempo.
"No, la ragazza deve stare!"
La voce di Rosmery bloccò il corso insensato dei suoi pensieri.
"Cosa vuol dire deve stare? Io non metto a rischio la vita degli altri, questa e stata l'unica richiesta che ho fatto quando sono diventato bibliotecario, e non transigo su questo, sono stato chiaro?" la sua voce ora aveva un tono deciso, quasi rabbioso.
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La Biblioteca
Fantasia"La vita è un susseguirsi di esperienze. Per la maggiore le apprendo con i libri e badate, parlo di tutti i libri degli universi conosciuti e non. Maggiormente acquisisco conoscenza dalle diverse specie che popolano i mondi; parlano così tanto e...