Caffè e gentilezze

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Capitolo 5

Eva era ubriaca e non aveva idea di quello che stesse facendo o di cosa stesse succedendo,la stanza era calda e affollata e le sue gambe tremavano,aveva bisognio di un po' di aria. Si fece strada tra la gente che ballava mentre tutto girava e la sua testa si faceva sempre più pesante,non conosceva quella casa  e non si ricordava chi l'avesse invitata lì. Quando stava per raggiungere la porta dell'ingresso decise che forse era meglio andare in bagno,a metà del corridoio vide una figura dai contorni sfuocati -Ehi scusa,sai dov'è il bagno?- le parole le uscivano con difficoltà dalla bocca ed erano pronunciate poco chiaramente,il ragazzo moro si girò ed Eva ritrovò un attimo di lucidità quando lo riconobbe -Ciao Chris- disse con il tono di una per niente sobria,lui la guardò confusa ma poi capì,Eva gli si avvicinò e si aggrappò a lui perché le gambe non la sostenevano completamente -Forse non sto tanto bene...sai dov'è il bagno?- lui glielo indicò ed Eva si trascinò dentro la piccola stanza bianca e vomitò,poco dopo sentì qualcuno alle sue spalle che le teneva i capelli lontani dal viso. Eva si accasciò sul pavimento del bagno -Forse non dovresti bere- le disse Chris -Grazie,questo lo avevo capito anche io- -Riesci ad essere scortese anche da ubriaca- Eva non aveva la voglia ne la forza per litigare ma non si lasciò sfuggire l'occasione di rispondergli -Non sono scortese,mi comporto nella tua stessa maniera-Chris rimase zitto ed Eva non sentì quella sensazione di trionfo che aveva sperato. La ragazza cercò di rimettersi in piedi anche se non con molta sicurezza e Chris la prese prima che cadesse -Andiamo,ti accompagnio a casa- -Ma che onore- Chris chiuse gli occhi e prese un profondo respiro -Scusa-sussurò lei,Chris si girò a guardarla ed Eva rimase colpita dai suoi maledettissimi occhi marroni che erano così espressivi,Eva si stava avvicinando a lui e i loro respiri si stavano mescolando,quando le loro bocche si stavano ormai per toccare Chris disse-Mi dispiace Eva,ma non sei esattamente nel pieno delle tue facoltà- ma non si allontanò -Non mi sembra che tu ti sia sempre fatto tutti questi problemi- -Ma prima non eravamo così coinvolti- Eva trattene il respiro -Qualcosa mi dice che hai bevuto anche tu- Chris sorrise -E giusto per puntualizzare io non sono coinvolta proprio in niente- -Certo-.

La luce entrava dalla finestra e le arrivava dritta in faccia,Eva aprì gli occhi contro voglia e si guardò in trono in cerca del telefono. Le 11:30! La ragazza scostò le lenzuola e si alzò per cercare un'aspirina,quando raggiunse il bagno realizzò che non si ricordava come fosse arrivata a casa. Ricordava bene che era stata male e che Chris l'aveva aiutata,ricordava soprattutto gli occhi del ragazzo che le diceva che l'avrebbe riaccompagnata a casa,ma non ricordava il tragitto in auto,l'arrivo a casa e non ricordava di essersi cambiata. Entrò in cucina e mise su il caffè mentre si sforzava di ricordare,sua madre non era in casa...come sempre,ma quando raggiunse il soggiorno si accorse di non essere sola:Chris Schistad era addormentato sul divano di casa sua. La ragazza era confusa e non capiva,così decise di svegliarlo per ricevere delle spiegazioni,Eva lo chiamò per nome e lui aprì subito gli occhi -Cosa ci fai qui?-  gli chiese subito la ragazza cercando di non essere troppo scortese,in fondo l'aveva pur sempre aiutata -Buongiorno anche a te Eva- disse lui sorridendo -Ciao Chris,ora potresti dirmi perché stavi dormendo sul mio divano?- il ragazzo si mise a sedere -Non so se ti ricordi ma ieri sera non eri esattamente sobria e sono stato costretto a darti una mano compreso portarti a casa. Diciamo che non stavi molto bene così ho deciso di rimanere- Eva si morse la lingua per evitare di lasciarsi fuggire un commento sarcastico,non disse niente e tornò in cucina -E comunque sei davvero molto attraente con quel pigiama lì- la ragazza alzò gli occhi al cielo e urlò -E tu dormi con la bocca aperta- ogni volta si meravigliava di quanto riuscisse ad essere irritante,nonostante questo tornò con una tazza di caffè anche per lui -Devo controllare se è avvelenato?- -Haha molto divertente- Eva lo osservò -Spero di non aver detto nulla di troppo compromettente- -A parte confessare il tuo amore per me?- Eva sorrise -Ti piacerebbe- Chris nascose l'espressione del viso dietro la tazza -Perché no?- la ragazza arrossì,non aveva previsto una risposta del genere e cercò di cambiare argomento -Mi dispiace avvisarti che tra un po' dovrai privarmi della tua magnifica presenza,mia madre dovrebbe tornare tra neanche un'ora- Chris si alzò e prese la giacca appoggiata al bracciolo del divano -Mi stai cacciando?- disse mentre si avvicinava alla porta -Cavolo! Mi hai scoperta- Eva lo accompagnò alla porta e prima che lei la chiudesse,Chris le diede un bacio sulla guancia -Non scherzavo quando dicevo che stai bene così-.

Angolo autrice

Ecco il nuovo capitolo! Questa volta è più lungo ma spero che vi piaccia

Chris and Eva-another loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora