Chris and Eva-another love

kiss me

Capitolo 6

Eva bussò alla porta marrone chiaro di una piccola ed elegante casa e aspettò che qualcuno venisse ad aprirle,la porta si aprì e la ragazza intravide Chris,ma si bloccò quando notò il suo viso ed anche il ragazzo cambiò espressione -Cosa ci fai qua?- le chiese in modo brusco -Io...Io ero venuta a ringraziarti per avermi aiutato l'altra sera- -Bene,ora che mi hai ringraziato puoi anche andare- e chiuse la porta ma Eva ci infilò il piede bloccandola -Voglio sapere cosa ti è successo- infatti il viso del ragazzo era pieno di lividi e graffi,il naso era gonfio e il labbro rotto -Non sono affari tuoi Eva. Vattene- -Non me ne andrò fino a quando non mi dirai con chi hai fatto a botte e non servirà a niente fare lo scontroso- rispose lei secca senza rendersi conto di quello che aveva detto,non sapeva neanche perché volesse tanto sapere che cosa era successo a Chris -Perché lo fai?- Eva alzò gli occhi al cielo ma lo disse lo stesso -Perché tu mi hai aiutato e io aiuto te- -Io non ho bisogno di aiuto- -Tutti ne abbiamo bisogno e ora fammi entrare- Chris la guardò male e se ne andò ma lasciò la porta aperta -Dove tieni il disinfettante?- Chris si girò -Perché?- -Beh quelle ferite sono veramente brutte e dubito fortemente che tu le abbia disinfettate- -Certo che le ho disinfettate- Eva iniziò a salire le scale in legno -Non ti credo,dov'è il bagno?- sentì Chris sbuffare -In fondo a destra,secondo mobiletto appena entri,ultimo ripiano- la ragazza tornò giù con una bottiglietta di disinfettante e del cotone ed iniziò a passarlo sui graffi di Chris che si era seduto sul divano -Quindi...com'è successo?- lui sussultò -Non mi va di parlarne,io non ti ho chiesto perché hai bevuto?- Eva trasse un profondo respiro e si ripromise di mantenere la calma -Perché avevo litigato con mia madre che non è mai a casa e che non si preoccupa mai per me...e poi mi sento tanto sola ultimamente:Noora,Chris e Vilde sono fidanzate e lo è anche Isak mentre Jonas non lo vedo o sento mai- rispose lei tutto d'un fiato.Chris fece una smorfia di dolore mentre gli passava il disinfettante sul labbro -Scusa- dopo qualche minuto di silenzio Chris parlò -Ho fatto a botte con un cretino che faceva parte di un vecchio gruppo di amicizie,ero ubriaco e arrabbiato non tanto con lui ma con mio padre e mi sono lasciato sfuggire la situazione di mano- spiegò lui. Eva smise di medicarlo e lo guardò negli occhi -Perché eri arrabbiato con tuo padre?- si azzardò a chiedergli -Per lo stesso motivo per cui tu sei arrabbiata con tua madre e quando ti dicevo che abbiamo qualcosa in comune mi riferivo al fatto che anche io mi sento solo perché il mio migliore amico è perso di una ragazza proprio come la tua migliore amica è persa di un ragazzo ed è inutile mentire a se stessi:a te da fastidio proprio come da fastidio a me- Chris incrociò il suo sguardo e Eva si sentì sciogliere,quegli occhi la rapivano ogni volta e proprio come la notte scorsa involontariamente si avvicinò al suo viso solo che quel giorno erano tutti e due vigli e pienamente capaci di intendere e di volere e nonostante questo nessuno dei due fermò l'altro, così le loro labbra si toccarono. Le labbra di Chris erano calde e il loro bacio prima un po' timido adesso stava diventando sempre più passionale ed Eva si stava lasciando andare mentre Chris le metteva una mano tra i capelli per poi allontanarsi -Eva...Noi non...-la ragazza lo guardò un attimo confusa -Cioè io non posso- -Si si,scusa io non dovevo- Eva prese la sua giacca e corse fuori -Eva aspetta!- la chiamò lui ma la ragazza se ne andò senza guardare indietro,appena fu abbastanza lontana di fermò e si passò una mano tra i capelli cercando di schiarirsi la mente.La verità era che loro due non potevano stare insieme e tanto meno lo volevano. Lui era Chris,lo stronzo che non sapeva mantenere una relazione per più di una settimana e lei era Eva che non aveva la minima intenzione di soffrire ancora per un ragazzo. Avevano sbagliato e a lei era piaciuto.