Poesia XI

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Nel terror, in panico ed estasi,
inaspettata, la Voce da me tornava;
l'eco tremante contrapposto alla stasi,
le mie sfocate memorie annientava.

Infligger pene pur andando via,
com'era possibile non so, s'allontanava.
Data l'immobilità della mente mia,
nulla la fermò, ero sola, se ne andava.

Venne a me per donarmi il suo veleno,
con cui vuol certo uccidermi
ed uccidere sè,
in quanto è niente più che delirio mio.

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