Capitolo 2º: Swami

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Ecco, lo sapevo che mi avrebbero dato uno stronzo come guida nella scuola. Appena ho messo piede in quel posto di merda mi sono accorta di quante secchione c'erano. Perché i miei si sono dovuti trasferire qui? Sbuffo mentre torno a casa. Vengo da Miami e laggiù ero felice, avevo il ragazzo: capo banda di spacciatori e una migliore amica: insomma tutto perfetto fino a che mio padre quando sono tornata casa ci ha messo tra le mani dei biglietti aerei senza ritorno: "che cazzo?! Papà che succede?" Chiedo urlandogli contro come una belva: "tesoro, il mio capo ha voluto così e io non posso farci niente" mi sono rinchiusa in camera e ho chiamato James, il mio ragazzo: "dai tranquilla amo. Vedrai che in qualche modo riuscirò a riportarti qui, basta che quei deficienti mi portino la roba e i soldi e dopo si aggiusterà tutto. Ti amo Swà" ho ricambiato e alla fine ho lasciato tutto nelle mani del destino. Non ho portato bagagli con me perché preferisco comprare direttamente le cose là. A scuola non mi si creava di andare ma ho accontentato mia madre che si era messa a piangere appena le ho detto che la città mi faceva schifo. Arrivata davanti al cortile ho visto un sacco di ragazzi per bene che non osavano dar fastidio alle ragazze. Loro se ne stavano in gruppetti a ridere e scherzare mentre io rimanevo li senza sapere dove andare. Sono entrata e mi sono imbattuta nel preside: "lei è Swami Jackson, giusto?" E mentre lo chiede mi sorride: "si sono io..." dico sbuffando: "benvenuta. Spero che si ambienterà presto" alzo gli occhi in segno di noia, lui se ne accorge e tossisce: "il ragazzo che le ho affidato si trova in palestra a scontare una punizione. Se vuole vada a conoscerlo, tanto le lezioni sono già incominciate e non credo che vorrà sentire mezza lezione" annuisco e lui ritorna da dove è venuto fischiettando. Mi sono diretta in palestra e ho visto una persona iniziare a lavare il pavimento della grande palestra. Mi so messa a ridere perché alla mia scuola, nonostante facessi cose che non avrei dovuto fare, il preside non mi ha mai dato una punizione del genere soprattutto perché sapeva come mi facevo rispettare. Si gira a guardarmi e all'improvviso il mio battito cardiaco accellera, ma ha chiesto di dargli una mano ma io l'ho affrontato: "pensi davvero che io mi metta a pulire la palestra al posto di uno stronzo? No grazie" lui ha finito molto più in fretta di quanto avessi sperato. Peccato che in quel momento mi ha chiamata mia madre per chiedermi se volevo la merenda. Dopo aver chiuso la telefonata quello stronzo si è messo a ridere e io gli ho colpito la spalla con lo zaino. Si è rialzato e mi ha chiesto il motivo per il quale lo avevo fatto, l'ho minacciato ma lui si è messo a ridere e da lì me ne sono andata. È la prima volta che un ragazzo mi tiene testa, di solito se ne vanno dandomela vinta. Credo che mi ambienterò bene in questa scuola, sopratutto con quello stronzo.

Scusate se il capitolo è breve ma non ho molte idee perciò farò meglio al prossimo. Mi raccomando commenti (anche critiche) e stelline😉🙈

{STORIA COMPLETATA} ✔️The King and his QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora