Cap 10. L'uragano Misha

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Il Tao produsse l'UNO, l'uno produsse il DUE e il due produsse il TRE.

E il tre produsse tutti gli esseri.

Il tre è la porta dell'INFINITO.



*

Supernatural è stato pensato in principio solo per Dean e Sam...gli unici e assoluti protagonisti, verso cui tutti gli altri satelliti dovevano girarci attorno.

Non c'erano certezze. Qualunque personaggio che capitava a Supernatural, sarebbe potuto morire la stagione seguente, o magari due stagioni dopo....l'unica certezza dovevano rimanere solo Sam e Dean

Quando decisero di inserire gli angeli nella mitologia, erano tutti d'accordo con il fatto che, c'era bisogno di un angelo che fosse un riferimento verso tutti questi angeli, e che avrebbe anche potuto diventare un riferimento per i Winchester.


Una guida.

Un amico.


Erano tutti stati concordi con il fatto che Bobby funzionava alla grande con questo...i Winchester, e anche Jared e Jensen avevano con lui una grande chimica, e sia i personaggi che gli attori, lo vedevano facilmente come un secondo padre, una guida.

Quello però su cui volevano puntare gli autori, Kripke all'epoca, e poi Carver in seguito, era su qualcuno che fosse allo stesso tempo una guida e un amico per i Winchester.

Bobby funzionava alla grande, ma era troppo vecchio.
I Winchester lo vedevano come un padre, non poteva essere loro amico.
Forse si era arrivati al punto da far prendere allo show una piega diversa dalla codipendenza dei Winchester che era la unica e sola che gestiva e manovrava lo show.

La gente era ormai abituata a questo...presto si sarebbe stufata. C'era bisogno di qualcosa che li stupisse, che li incuriosisse.

C'era poi anche la curiosità di vedere se era possibile che arrivasse qualcuno in grado di far breccia nel cuore dei fan, come i Winchester.

Qualcuno che riuscisse non solo a far breccia nel cuore dei fan, ma anche a conquistare il cuore dei Winchester e a conquistarsi il suo posto nel loro nucleo familiare.

Qualcuno come Castiel.

Cosi scattarono le selezioni per trovare l'aspirante Castiel. Ne scartarono molti. Troppo seri, troppo grassi, troppo allegri, troppo mingherlini, troppo spocchiosi, troppo timidi....




"Perché è cosi difficile trovare un angelo, oggigiorno?" chiese un giorno , Kripke, sul finire di una lunga giornata passare a selezionare e scartare gente.

" non saprei, signore" rispose un novelino della Crew che stava spazzando per terra.

In quel momento Kripke fu distratto dalle sue meditazioni con una chiamata.

Kripke fu categorico:

" No! non ho nessuna intenzione di vedere un altro aspirante Castiel per oggi...gli faccia dire che si ripresenta domani" stava dicendo Kripke, non lasciando finire la segretaria.

In quel momento, la porta si apri di scatto e Kripke guardò l'uomo sulla soglia, sorpreso e stranito.

"Signore, volevo dirle che lui è...stava arrivando già da voi."

Kripke mise giù la linea, contrariato.

"Mi scusi, signore, ma la vostra segretaria non voleva lasciarmi passare, ed è tutto il giorno che sono in viaggio per presentarmi a questo provino...avrei voluto arrivare prima, ma il mio maledetto aereo ha avuto degli imprevisti tecnici e quindi ha fatto un ritardo colossale" stava dicendo Misha tutto d'un fiato, gesticolando.

Kripke sollevò le sopracciglia, un po' contrariato, ciònonostante gli spuntò un debole sorriso.

" voglio dire, come è possibile che gli esseri umani , abbiano rivolto la loro fede e assoluta cieca fiducia in delle cose cosi volubili come gli aerei??? Voglio dire gli aerei cadono" continuava Misha, gesticolando, mimando il gesto di cadere.

"Suppongo di si" suppose Kripke , ora sorridendo più apertamente.

"Voglio dire, a differenza degli angeli, che invece non cadono mai. Certo, questo, a parte Lucifero....ma questo è un altro discorso, molto più ampio..." diceva Misha, e kripke ebbe l'accortezza di interromperlo , prima che avesse la brillante idea di espandere la sua visione in merito.

"Fantastico! Fantastico! La parte è tua." Disse allegro.

"Cos? Dice sul serio? Ma non ho fatto nient..." disse Misha, sorridendo sorpreso, gli occhi azzurri che brillarono di più, per la felicità, e forse per la troppo enfasi, sbattè contro il portaombrelli vicino a lui.

"Ops, mi dispiace tanto" disse Misha, alzandosi di scatto, e sbattendo la testa contro lo scaffale in alto.
"Ahio."

"mi correggo, la parte è tua SE riesci ad arrivare vivo fino a mercoledi." Disse Kripke, ora perplesso. "e Ora vattene, prima che mi distruggi lo studio."

"Che cosa? Ma signore...ho fatto tutta questa strada...."

"HO DETTO SPARISCI!" rispose Kripke, più accalorato, ma più divertito, che arrabbiato.

" Subito,subito, signore. Grazie!" disse Misha e nel girarsi, inciampò in uno degli stivali di Kripke.
"M- mi perdoni...arrivederci...e grazie!"

"Chiudi la porta!"

Quando Misha chiuse la porta, Kripke sorrise soddisfatto.

Aveva trovato Castiel.


*


Jensen, cos'è tutto questo baccano?" chiese un giorno Jared, sul set, riferendosi a una voce che stava facendo un gran baccano.

"Non saprei, Jay." Rispose Jensen perplesso, sistemando dei fogli.

"è quello nuovo. Quello che farà Castiel." Rispose uno della crew.

Jensen e Jared si guardarono perplessi.

Si precipitarono incuriositi, verso la fonte di quel rumore, e si trovarono un tizio strambo con una bandana bianca, gli occhiali da sole neri, che allegramente cercava di vendere degli stracci e delle scope.

"Sarebbe lui?" chiese Jensen a Jared.

Jared non rispose, ancora apparentemente intento a studiare lo strano tizio.

Misha appena vide i ragazzi, cercò di vendere anche a loro degli stracci, ma non appena gli dissero i loro nomi, lui fini la messinscena, buttò a terra gli stracci, e si levò gli occhiali da sole.

"Allora voi siete quelli che...."

"fanno Sam e Dean, si....scusa, ma hai mai visto lo show?" chiese Jensen.

"veramente...potrei aver visto qualche episodio.." menti Misha.

Jensen lo guardò sospettoso.

"Sei qui per la parte di Castiel?" chiese Jared, cercando di cambiare discorso.

"In realtà sono già stato preso!" rispose Misha allegro.

Jared e Jensen si guardarono.






*

All'inizio era stato difficile per Jensen e Jared accettare MIsha. Non lo capivano, gli sembrava molto diverso da loro...più simile a una macchietta, inoltre, erano stati solo loro due per tre anni di seguito, e avere adesso qualcun altro che si prendeva parte dello spazio che era sempre stato solo loro, era difficile da accettare.

Sarebbe stato bello dire che Jensen e Jared diventarono amici di Misha da subito, che scattò immediatamente la scintilla, ma non fu cosi. Erano degli esseri umani, e come tali, avevano dei limiti.

Misha chiacchierava allegramente con tutti, era esuberante, e raccontava sempre barzellette spinte, oppure faceva battute a sfondo sessuale, cosa che Jensen non gradiva molto.


Misha avrebbe voluto diventare loro amico, ma non era uno che si metteva a pregare..piuttosto mascherava con l'umorismo. Non voleva far vedere troppo che ci teneva a conquistare la loro amicizia.

Era un uomo che capiva. Capiva che per i ragazzi poteva essere difficile accettare uno nuovo, e quindi ebbe pazienza.

Ebbe pazienza anche quando le cose non migliorarono, anzi, con l'inizio del Destiel, Jensen e jared sembrarono guardarlo come se fosse colpa sua, come se avesse deciso tutto lui.

Cosi decise di giocare di contrattacco. Aveva capito che i ragazzi provavano qualcosa tra di loro, e si divertiva a marciare sulla cosa del destiel per studiare le loro reazioni, per provocarli. Non per cattiveria, ma perché in fondo, quando era incuriosito dalle persone, si divertiva a farli incazzare, prima arrivava la rabbia, poi l'affetto.


Questo era Misha.


Ma avrebbe funzionato con i j2 ?

















Note dell'autrice:  Spero vi piaccia <33
 mi ha ispirato una dichiarazione che hanno fatto jared e jensen sul fatto che non erano diventati subito amici di Misha e che all'inizio pensavano che fosse un pò strano :D 

La fantastica love story di Jared e Jensen e i vangeli dei J2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora