Cap 4. La rissa

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"In quasi 40 episodi, abbiamo litigato di brutto solo una volta, e questo solo perché eravamo stanchissimi e stressatissimi. Subito dopo, sono andato nella sua roulotte, ne abbiamo parlato a fondo, ci siamo abbracciati ed è finita lì. Siamo davvero come fratelli. "

Jared Padalecki –




POV JARED


Quando sei sul set, è facile che perdi la nozione del tempo...forse voi sapete già che per girare un episodio di Supernatural impieghiamo dai 10 giorni a un mese...noi dovevamo girare il terzo episodio, che per esigenze tecniche, lo girammo prima del secondo episodio; con Jensen le cose erano....stazionarie...diciamo che non mi calcolava più di tanto, e io quel giorno ero davvero giù....

Avevo una sorta di crisi esistenziale, credo....so che Alyssa Milano quando fece Streghe, si era talmente immedesimata nel suo ruolo, da andare in giro a declamare incantesimi, credendo di essere una vera strega.
C'è pericolo di perdersi, se non si sta attenti.

Io non credevo davvero di essere un Winchester, né un cacciatore.

Avrei però voluto esserlo.

Salvare delle vite, andare a caccia di mostri soprannaturali, a bordo di un'impala nera, con documenti falsi e carte di credito rubate...mangiare nei Fast Food.....
Soprattutto avere un compagno di viaggio come Dean...

Perché Jensen non era come Dean? Perché non voleva diventare mio amico?

Ero davvero depresso, e quel giorno mi trovavo in un bar, poco lontano dal set, e bevevo un bicchiere di birra dopo l'altra.


Al quarto bicchiere, mi si avvicina una ragazza e mi dice che un bel faccino come il mio non dovrebbe rovinarsi con l'alcool....le sorrido. Era davvero carina, con i capelli rossi avvolti in una treccia, e occhi azzurri.
"Come ti chiami?" le chiedo.

"Christine." Mi risponde con voce angelica.

Continuiamo a parlare di quisquilie...neanche ricordo più che cosa devo aver delirato, fino a quando compare inaspettatamente Jensen.

"Jared, che stai facendo? Non importunare la signorina." Mi dice, con tono strafottente, ma in realtà era scocciato.

"Vattene, Jensen. Non vedi che ho compagnia?" gli chiedo. Comincio a ridere come un idiota, dovevo esser davvero ubriaco, accidenti.

"Signorina, non vuole davvero passare la sua serata con questo qui? Non vede che è ubriaco? Potrebbe vomitarle addosso." Gli dice Jensen sorridendo.

"Ubriaco? Per quattro birre??? Non essere ridicolo"

"Se la birra ti fa quest'effetto, stà pur certo che non la berrai più." Mi dice.


Si preoccupa per me.... Riesco a pensare tra i fiumi dell'alcool.


La ragazza però non se ne va, anzi mi si struscia di più addosso, facendo la gattona.

Tempo pochi secondi e si presenta davanti a noi un tizio grande grosso e primitivo.
Gli mancava solo la clava.


"Quella è la mia ragazza, bamboccio" Mi fa.

"Allora dovresti tenertela stretta." Gli dico ridendo, senza rendermi conto del pericolo che stavo correndo.

Il tizio mi si avvicina in maniera minacciosa, e a velocità della luce, Jensen si para davanti a me, e spinge a mani larghe cicciobello.

Il tizio si infuria e per sfortuna non era da solo. Il tizio che era con lui, cominciò a lottare con me, e cicciobello se la prese con Jensen.


Si voltarono tutti a seguire la scena.Io e Jensen riusciamo ad assestare due pugni ben piazzati ai tipi, ma poi arrivarono altri uomini, che erano presumbilmente amici degli spacconi. Ci guardarono male. Sento Jensen afferrarmi per il giubbotto e portarmi via.


Corriamo, corriamo, e poi corriamo ancora , senza guardarci indietro.



Al ritorno sul set ci fanno una testa cosi, e Erik concorda con noi che è meglio non dire che la rissa l'abbiamo provocata noi. Sarebbe stata una cattiva pubblicità. Avremmo dovuto dire che eravamo arrivati che la rissa era già cominciata ed eravamo stati scambiati per quelli che l'avevano provocata.

"Un po' debole." Dico io.

Erik mi guarda male, come a dire "voi avete fatto i danni, voi dovete rimediare "

mi basta poco per accorgermi che c'era qualcosa che non andava.

"Il braccio....Erik...mi fa male..."

"è normale, con tutte le botte che hai preso..." rispose lui, ma sembrava preoccupato.

Jensen mi si avvicinò, mi guardò e toccò il braccio, e poi disse: "è meglio che te lo vai a controllare."

Ero preoccupato per il braccio, ma non potevo fare a meno di essere contento per la preoccupazione di Jensen nei miei confronti. Al bar, e ora.




Il medico arrivò alla fine, anche se si fece attendere diverse ore. Eravamo sia io che Jensen molto stressati per via di quella giornata e per via dell'attesa sfiancante. Finalmente mi visitò e appurò quello che già sapevamo. Jensen per fortuna non aveva niente di rotto, ma io si. Braccio rotto. Avremmo dovuto fasciarlo. Potevo però evitare di andare all'ospedale.

Meno male, cosi non devo lasciare Supernatural, avrei voluto dire,

"Meno male, cosi non dovete fermare le riprese per causa mia", fu invece quello che dissi.

Non so come fini, che, andato via il medico, dopo avermi ingessato il braccio, rimanemmo soli, Jensen e io.




"Grazie per...

Avermi difeso prima...

Per essere intervenuto... prima.


Jensen annui. Era serio, non capivo se fosse solo triste o anche preoccupato.


"Sei stato un coglione, lo sai questo?"
"Mmm..."

"Sarebbe potuta andare peggio! Devi regolarti, non ci sarò sempre io a coprirti le spalle!!"


Quelle parole mi fecero male.


"Già lo so bene, non sei mica Dean!" gli dico, alzando la voce.

"E questo che cazzo c'entra???" mi grida.

"Non ti importa un accidenti di me, non fingere che non sia vero! Tu mi odii."

"Mi sono preso calci e pugni per te, figlio di puttana!" mi grida.

In effetti Jensen aveva un occhio gonfio, e forse un livido stava per spuntargli anche sulla fronte.

Io mi ritraggo istantaneamente, e alzo istintivamente il braccio bendato.


Jensen mi guarda, forse un po' ferito.

"Pensi che ti colpirei? Per chi mi hai preso?" mi dice con voce delusa.

"Jensen, non...."

"Devi riposarti, con il braccio messo in queste condizioni è meglio che non ti affatichi." Mi dice, prendendo la sua giacca e lasciando la sala. Aveva la faccia molto stanca.



*


Dopo un po' mi accorsi che aveva dimenticato il portafoglio in sala prove. Sapevo dove stava la sua roulotte e decisi di portarglielo, segretamente felice di avere una scusa per andare da lui, anche se ero ancora tanto incazzato per quella scenata.

Però......Però Jensen mi aveva difeso! era intervenuto per evitare che mi venisse fatto del male, e si era poi preoccupato per il mio braccio! Proprio come avrebbe fatto Dean!!
Mi apre e sembra sorpreso di vedermi. In effetti solo un coglione potrebbe ripresentarsi dopo solo 15 minuti dopo una scenata del genere.....

*

"Jared, se sei venuto per prima..." mi dice.

"Sono solo venuto per riportarti il portafoglio. L'hai dimenticato in sala prove" lo interrompo.

Jensen mi sorride di nuovo con sguardo amorevole

Come faccio a farlo sorridere in quel modo? Se solo lo sapessi, lo farei per sempre...

Ma cosa sto pensando?



Jensen intanto prende il portafoglio e se lo mette nella tasca della camicia. Lo guardo stupito.

"Wow. Ti fidi tanto della gente "commento.

"Prego?" mi chiede stupito.

"Beh, non hai neanche controllato se ci sono tutti..." ridacchio nervoso.
Mi sorride di nuovo e realizzo all'improvviso: Forse è la mia insicurezza a farlo sorridere... se lo avessi saputo prima, invece di passare tutto questo tempo a pomparmi....

Jensen mi riporta sulla terra, dicendo :"Sono bravo a giudicare la gente." E mi guarda allusivo.


Qui mi sciolgo, e comincio a sfogarmi. Gli parlo di tutto. Delle mie insicurezze, delle batoste che presi per via della mia ingenuità, delle fregature, della paura che avevo a fidarmi della gente ora.... Di aver assurdamente pensato che questo atteggiamento da uomo di mondo potesse affascinare e incantare tutti.... di come lui mi avesse spiazzato con la sua freddezza.....di come cominciassi solo ora a rendermi conto che tutta la troupe di Supernatural era compresa da persone fantastiche, e che ero partito prevenuto.

Poi gli parlo di come fossi depresso quel giorno, di come avessi desiderato che fossimo davvero Sam e Dean, di come mi struggessi nel pensare che non volesse la mia amicizia, di come mi fossi sentito cosi assurdamente geloso di Sam.

Parola mia, non so come feci a dire tutto questo senza sprofondare per la vergogna.

Jensen ascoltò tutto con una partecipazione che non gli avevo mai visto, mi rincuorò e si scusò se poteva esser sembrato un po' freddo, ma il mio dualismo l'aveva un po' spiazzato, non sapeva come comportarsi, ma, aggiunse, percepi in me il Jared dolce, gentile, buono, sotto la facciata che mi ero costruito.

Io lo ringraziai per aver visto il vero Jared sotto la facciata.

Lui si scusò per aver perso le staffe prima in sala prove. Ci scusammo entrambi.

Jensen mi disse che ora Sam e Dean non li vedeva più cosi distanti con loro, come invece io pensavo.
E ci abbracciammo.

Parola mia, la scena di Sam che muore tra le braccia di Dean nel finale della seconda serie, era emotiva, e scosse anche noi, ma questo fu l'abbraccio in cui davvero ci rendemmo conto di stare cominciando ad affezionarci.

Subito dopo Jensen mi disse che potevo dormire nella sua roulotte se volevo. Accettai; naturalmente dormii sul divano, con una coperta molto pesante, un cuscino, e un Jensen che, riscopertosi stranamente fraterno, mi augurava la buonanotte, sistemandomi meglio la coperta, facendo attenzione al braccio ingessato, cosa che mi inteneri molto.... davanti a un gesto cosi dolce non potevo mica suonare indifferente, no? sono pur sempre Jared Padalecki, e intenerito, gli do un bacio sulla guancia, mentre mi sistema meglio la coperta.

Si imbarazza da matti e farfuglia :"Non ti si può dare un dito che ti prendi tutto il braccio , Padalecki." dice. Però non è scappato a perdifiato. Mi sembrò un buon segno, del fatto che non aveva più intenzione di scappare da me.












Ok....forse qui ci troverete qualcosa di strano...di molto strano.....
Lo ammetto. Avevo detto una bugia, quando dissi che la grande litigata è stata per le numerose scene che dovevamo ripetere. Una GRANDE bugia.

Potete biasimarmi? Non è una cosa semplice da raccontare.

Non l'abbiamo rivelata neanche alla stampa.

È una cosa solo nostra


Perché ho cambiato idea e ho deciso di dire la verità?

Jensen

Jensen mi si è avvicinato e mi ha detto che non dobbiamo vergognarci delle nostre fragilità, e che rifarebbe tutto, comprese le botte, sapendo che sarebbero servite per farci finalmente parlare tra di noi.


Senza contare che quel gigante mi avrebbe steso, e poi Jensen avrebbe dovuto andare in galera per omicidio. Parole sue.

Come si fa a continuare Supernatural se uno dei due attori principali è in galera? Non si può, no?


Praticamente abbiamo salvato lo show. Jensen, difendendomi, e io lasciandomi difendere.





"Hai finito di scrivere un mucchio di stronzate, Padalecki?" mi chiede Jensen nella doccia.

"Come sai che sto scrivendo stronzate?" chiedo, e intanto rido.

"Lo intuisco dal tuo modo di scrivere, tutto affannato."

"Sei un bugiardo, non puoi vedermi da dentro la doccia." Lo sfido. O forse può?

"Sono batman." Mi dice, e ride ancora, mentre io riprendo a scrivere, segnando anche questo nuovo scambio.










  Note dell'autrice:

Jared Padalecki ha girato l'episodio con la mano rotta; si è rotto la mano durante le riprese dell'episodio 1 x 3 : Morte nell'acqua, perché lui e Jensen Ackles sono stati coinvolti in una rissa in un bar. Secondo il loro racconto, sono arrivati al bar dopo che c'era già stata una rissa e vennero scambiati per quelli che l'avevano provocata. Un'altra versione della storia racconta che un tizio non fu molto contento quando la sua ragazza cercò di approcciare Jensen o Jared.

una curiosità....perchè Jared stava da Jensen? xd


La fantastica love story di Jared e Jensen e i vangeli dei J2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora