Cap 11. Con tutta l'anima che posso - prima parte

163 15 0
                                    



Non era programmato che l'angelo Castiel riscuotesse cosi tanto successo con i fan.
All'inizio era previsto che restasse nel telefilm solo per quattro puntate, salvo poi vedere un riscontro positivo da parte del fandom, si sarebbe deciso se farlo continuare o no, e in effetti vedendo come il personaggio di Castiel era riuscito in quest'intento, si decise di renderlo a tutti gli effetti un personaggio dello show.
Misha era allegro, fuori di testa, spiritoso, e alla mano, scherzava con i fan, ed era gentile con tutti. presto fu adorato non solo come personaggio, ma anche come attore.
Castiel stava avendo successo.


Misha era bizzarro. Jared e Jensen ci misero un po' prima di abituarsi al suo essere stravagante.
Jensen pensava che fosse strano, che recitasse in maniera ancora più strana e un giorno chiese proprio a un cameramen:

"Ma l'ha fatta l'audizione? Come diavolo recita! E la sua voce poi!"

Jensen infatti non capiva cosa facesse Misha alla sua voce, che, normalmente era leggera e allegra, e quando faceva Castiel diventava bassa , lenta e profonda.

Jared e Jensen erano d'accordo sulla stranezza di Misha, infatti, capitava che passavano davanti al suo caravan, e lo vedevano mangiare in un angolo, in silenzio, da solo e pensieroso.

"Che cosa ne pensi? " chiese un giorno Jared a Jensen
"non lo so, amico...è bravo questo, si...ma è strano... davvero tanto strano" rispose Jensen.




Per i primi tempi, quando arrivava Misha si facevano segno e si dicevano "Eccolo. Eccolo. Lo strano."

Questi atteggiamenti hanno destato l'attenzione di Kripke, che , un giorno, li convocò nel suo studio, con presente anche MIsha, e li rimproverò, e fu tutto molto imbarazzante.

"Cosa siamo, all'asilo nido? Facciamo opera di estraniazione? Oppure istigazione al bullismo?" gli disse Kripke, e i ragazzi si sentirono avvampare.

"Andiamo, non essere cosi duro, Erik. Io non me la prendo. So che i ragazzi lo fanno per giocare, e non me la prendo. Il bullismo è un'altra cosa." Disse Misha cercando di sedare gli animi, e strizzando l'occhio ai ragazzi.

L'agente di Misha appartato in un angolo, era invece molto serio. Era chiaro che era stato lui a fare la spia.

"Misha, credici, noi non volevamo deriderti. Non l'abbiamo mai fatto." Menti Jared, ma sinceramente dispiaciuto di quella situazione.

"Mi avete molto deluso, ragazzi" gli disse calmo, Kripke.

Il cuore dei ragazzi sprofondò.





Con l'inizio del destiel, le cose non migliorarono. Jensen soffriva la tifoseria per questa nuova coppia, e si chiese se, questa propensione a volerlo per forza con gli uomini, fosse dovuta a una malcelata attrazione e a un malcelato sentimento verso Jared, che la gente aveva comunque percepito.

Un giorno , Misha lo sorprese, andando a sedersi vicino a lui, sui gradini.
"Sai, forse ti vogliono con gli uomini perché, le donne muoiono tutte in Supernatural." Disse Misha per stemperare la tensione, addentando un panino al prosciutto e formaggio.

Jensen borbottò: "Come fai a sapere che stavo pensando a quello?"

"Tu pensi sempre a quello, Jensen." Ridacchiò Misha.

Ancora una volta la sincerità genuina di Misha , lo disarmò. In questo era molto simile a Castiel.

"Ascolta, non è come può sembrare. Io non sono omofobo o...qualunque cosa tu possa pensare." si senti di chiarire Jensen.

"La prenderesti meglio se al mio posto, i fan scippassero te e Jared?" gli chiese Misha, senza rispondergli, e sorprendendolo ancora.

Ancora una volta, lo spiazzò. Lo guardò a bocca aperta, prima di rispondere.

"Una volta era cosi..."

"E perché è finita?" chiese MIsha riferendosi chiaramente alla ship.

"Non è mai cominciata " disse Jensen, tirandosi indietro i capelli.

Si rese quasi subito conto di quello che aveva appena detto ed esclamò a bocca aperta: "Oh...tu..tu ti riferivi alla ship " disse .

Misha lo gaurdava con le sopracciglia alzate e un ghigno che faceva capire perfettamente che lo aveva sgamato.

"Allora...raccontami com'è finita...con Jared... o come non è mai cominciata. ADORO le storie che non hanno né inizio né fine..." disse Misha, spronandolo.


Jensen gli raccontò tutto. E fu un racconto lungo. Raccontò anche del suo matrimonio, e di come, quasi per dispetto, si sposò anche lui, tre mesi più tardi, e scelse anche lui Jared come testimone. Di come avesse stupidamente pensato di mandare a puttane tutto, fino a quando Jared non gli disse che sarebbe diventato padre, e li si fermò.

"Mmmm , tutto questo struggimento d'amore, mi fa domandare: non potevate fare anche voi come io e mia moglie Victoria? "

"Come, scusa?"

"Hai mai letto Threesome?" chiese Misha.

"Io...ne ho sentito parlare...ma...ti sembra il momento???"

"Perché? Mi sembra opportuno, invece. Se aveste fatto come noi, vi sareste potuti togliere qualche sfizio..ovviamente tutti e due i partner devono essere consenzienti...." Disse Misha.

Jensen stava già per andarsene via, e poi si girò di scatto:

"PER ME NON è UNO SFIZIO!"

Misha fu scioccato dalla rivelazione improvvisa di Jensen, Jensen lo era più di lui, ma niente era in confronto all'espressione di Jared, davanti a lui, sentendolo gridare in quel modo.

"Che...che cosa non è uno sfizio per te, Jensen?" chiese Jared, titubante.

"Io...niente! Lasciami passare!" gli disse nervoso, scansandolo.

Jared si fermò a guardare Misha, come se fosse colpa sua.
"Che cosa gli hai detto?" gli chiese duro.
"Perché non vai a chiederglielo tu?" gli chiese Misha, senza nascondere il cipiglio divertito.

Jared lo guardò con odio, consapevole che, ultimamente le cose con Jensen non andavano bene, e che se non aveva voluto dirglielo adesso, non gliel'avrebbe detto di certo dopo. Era del tutto inutile andare di nuovo da lui. E Misha, lo sapeva. Gli gettò un'altra occhiata infastidita, e poi se ne andò anche lui.





*


Misha capi che forse quell'intervento era stato inopportuno, e che, i sentimenti di Jensen per Jared erano più profondi di quanto si fosse accorto in un primo momento, ciònonostante non si scusò. Non era da Misha. Piuttosto erano più frequenti le occhiate di preoccupazione, i sorrisi gentili, il chiedere più frequentemente a Jensen come stava, oppure informarlo di notizie che riguardavano il destiel e chiedergli se approvava o no una frase che avrebbe detto in proposito, per non rischiare di dire qualcosa che potesse essere inopportuno.

Jensen si era accorto di questo cambiamento di MIsha nei suoi riguardi, e apprezzò queste attenzioni. Capi che sotto di esse, c'era nascosta della preoccupazione nei suoi riguardi. MIsha si preoccupava. Voleva mostrargli la sua solidarietà, e lo faceva senza una parola, ma con semplici gesti di attenzione, con dei sorrisi, cercava di farlo sentire meglio...cercava di distrarlo, e velatamente aveva anche dimostrato di volere la sua amicizia.
Jensen lo aveva capito e stava cominciando ad apprezzarlo.

Se inizialmente Jensen era infastidito dal destiel, l'inizio di amicizia con Misha, lo rese meno disturbante. Da un lato lo trovava tenero, anche se, ogni volta che ci pensava, era facile andare con la mente ai ricordi della passata ship con Jared, e sul Wincest...e ogni volta gli sembrava di sentire una fitta di dolore. Tuttavia , Misha non gli permetteva di restare a lungo concentrato su questi pensieri e Jensen gliene fu grato.
Se Jensen e Misha si stavano avvicinando, Jared e Jensen di contro, si allontanavano sempre di più.


Nessuno dei due capiva bene il perché, e nessuno dei due trovava il coraggio di chiederlo all'altro, persi com'erano nel proprio dolore personale.
Jared era soffocato dal sentimento che provava per Jensen, che cercava di reprimere, come se qualcuno stesse cercando di soffocarlo con un cuscino.


Jensen sentiva l'aria mancargli allo stesso modo, solo che la visione che gli sovveniva a lui, era come un uomo che stesse affogando. Era quello che sentiva gli stava succedendo. Affogare.
Ognuno dei due dava la colpa all'altro del proprio malessere, e nel loro cieco dolore, si davano anche la colpa a vicenda dell'apparente indifferenza che l'uno sembrava provare per l'altro.
Quando ami, vedi tutto in maniera distorta. Anche il dolore diventa distorto. Il dolore trasforma in ombra la materia e si fa beffe anche dell'amore.
*(guarda note)


La sera che segnò l'inizio del degrado, Jared stava assistendo a un'ennesima chiacchierata di Jensen con Misha, appartati. Era seduto a un tavolino, con Mark Sheppard, beveva una coca cola , aspirando con la cannuccia, e fissandoli in tralice.

Probabilmente la frase "ci marciano su a fare i frocetti " venne in qualche maniera , intercettata da Jensen, che, costernato e incazzato, si era avvicinato spedito all'indirizzo di Jared.

"Che cosa hai detto?" gli chiese Jensen con un ringhio sommesso, mentre Mark lo fissava impaurito, e MIsha cercava di fermarlo, presagendo una tragedia imminente.

"Come, scusa?" disse Jared, con tono di sufficienza, cercando di mostrarsi strafottente.

"Ripeti quello che hai detto" lo sfidò Jensen.

"Che c'è? Vi divertite a fare i frocetti per farvi benvolere dalle fan, ma quando te lo senti dire, ti disturba?" chiese Jared, senza osare guardarlo in faccia, e odiandosi per quello che aveva appena detto.

Jensen reclinò la testa, come se gli venisse da ridere, o forse per trattenersi, fatto sta che poi quando si rigirò , sganciò con rabbia un pugno sulla faccia di Jared.

Jared per la sorpresa, cadde a terra, rovesciando il tavolino.


Mark si spaventò un sacco e fu subito attorno a Jared, mentre Misha cercava di tenere fermo Jensen, ma quest'ultimo lo scansò.

Tremò a vedere Jared per terra, che si teneva la faccia. E solo per pochi secondi, fu invaso dal rimorso e dai sensi di colpa. Solo per pochi secondi avrebbe voluto gettarsi in ginocchio, vedere se gli aveva fatto troppo male, oppure implorare di perdonarlo. Il mostro dentro di lui però, infieri ancora: "Non ti disturbava però, quando per frocetti ci passavamo insieme, eh? Mi sembrava che ti andava bene allora. "

Jared riprese inaspettatamente le forze e si lanciò con furore e rabbia cieca contro Jensen , restituendogli il pugno di prima.

Il furore con cui si era scagliato contro di lui, fece crollare Jensen a terra. Caddero entrambi uno sopra l'altro, e cominciarono una lotta corpo a corpo.

Nel giro di pochi minuti, Jared e Jensen furono assaliti da numerose braccia che cercavano di dividerli.


*

La fantastica love story di Jared e Jensen e i vangeli dei J2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora