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(VALÉRY)
Ieri ho passato un pomeriggio indimenticabile con Claire, quasi ci sto ripensando a partire, ma no, ho deciso.
Siamo in aereoporto, hanno appena chiamato il nostro volo e stiamo andando verso l'aereo, l'ansia mi sta mangiando viva, non ho mai preso un aereo e non volglio pensare a tutte le cose brutte che potrebbero succedere.
-Vè tutto bene? Hai una faccia pallida..- esclama preoccupata mia mamma.
-Sisi, sto bene, è che sono un po preoccupata per il volo.-
-Non ti preoccupare amore, non succederá nulla, tranquilla!-
La faccia rilassata di mia mamma rasserena me e mio fratello, che non parla, ma gli si vede stampata in faccia la paura.

*****

Il volo è stato tranquillo, quelle hostess sono troppo, troppo, troppo gentili, le adoro.
Ora stiamo per prendere un taxi e andare verso casa dei nonni, siamo a Genova, una bellissima cittá, già mi piace. Menomale che mia mamma mi ha insegnato l'italiano sin da piccola, altrimenti sarei stata fottuta per il resto della mia rimanenza qui, i miei nonni parlano esclusivamente l'italiano.

*****

-Ciao nipotina, come va?- esclama mio nonno che mi abbraccia, è sempre stato un orsacchione, gli voglio tanto bene.
-Tutto bene nonnino- gli rispondo con un accento alla francese. (Ovviamente ho un mio accento ;)).
Dal piccolo orto dietro la casa arriva anche mia nonna, ha le mani tutte sporche di terra, è sempre stata una gran lavoratrice, mi saluta con un grande abbraccio e un bacio, si lava le mani e mi offre un dolce preparato da lei il giorno prima, precisamente una torta di mele, sa che è la mia preferita. Ne prendo un pezzo complimentandomi successivamente con lei. Dopo aver fatto lo "spuntino" salgo le scale e mi rifugio nella mia camera, sono distrutta. Butto la valigia a terra, chiudo la porta a chiave e mi butto sul letto come se non ci fosse un domani, non voglio vedere e sentire nessuno per le prossime ore. Sfortunatamente sento una musica soave provenire più o meno da sotto la mia finestra, spinta dalla curiositá mi affaccio e vedo un ragazzo che suona la chitarra, ma non riesco a vedere bene il suo volto perchè è coperto dalla folla che gli si è formata attorno. Decido di scendere e andare a vedere. Sono costretta a farmi largo tra la folla colpendo e spingendo chiunque mi si ponesse d'avanti altrimenti non avrei visto un bel niente (sono troppo bassa). Dopo aver mandato tutti a quel paese riesco a scorgere un viso, è un ragazzo moro dai riflessi biondi, la pelle ambrata (tra l'altro siamo in estate) e gli occhi azzurrissimi. Sposami, ti prego. Hey Vé, cosa stai dicendo non lo conosci nemmeno, probabilmente avrà anche un carattere di merda, (molto) probabilmente non gli interessi... Ma non m'importa, voglio fare la sua conoscenza. Decido di rimanere finché non se ne saranno andati tutti cosicché possa parlargli e, magari, fargli qualche complimento su come suona da Dio.
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-Gio🎈
24/03/17

Persa Nei Suoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora