-Sherlock, ricordati che il suo nome è GREG!!!- ripeteva Watson esausto, dopo un centinaio di volte.
-Non posso farci niente, è l'unica cosa che rimuovo dalla mia mente geniale- cercò di giustificarsi Sherlock.
-E come ultimo consiglio, cerca di trattenerti alle critiche di tuo fratello Mycroft.A quella ultima raccomandazione, Sherlock non rispose, perché sapeva che sarebbe riuscito a mantenerla.
Qualcuno bussó alla porta, era la polizia, per riferire a Sherlock le ultime notizie.
-Sono stati ritrovati altri 18 cadaveri, e tutte uccise allo stesso modo, ma lasciate in luoghi diversi.- parlò il commissario, sotto lo sguardo freddo, concentrato di Sherlock, mentre fissava un punto fisso.
-Come sono stati trovati i corpi?-
-Senza organi signore, a ogni manca una parte.-
-Mi sembra che questo fantasma assassino vuole costruire un puzzle, da matti!!- seguì Watson, seduto sulla poltrona, mentre sorseggiava una tazza di tea bianco, proveniente dalla Cina.
-Ci sono collegamenti tra il fantasma e i morti- domandò Sherlock.
-No signore, sembra che vuole punire, senza uno scopo preciso, ma questa mattina abbiamo ricevuto un telegramma per voi-. Si avvicinò il commissario, porgendo a Sherlock il foglio-
"Per il mio amico Sherlock" queste erano le parole incise sul retro della busta.
Sherlock e la aprì, e seguiva: "Il tempo scade Sherli, voglio rivederti, è da molto tempo che non ci incontriamo"-.
Il viso di Sherlock si incupì -Santa Padella"- gridò aggitato.
-Uscite tutti fuori, sento il respiro di mio fratello e i passi leggeri di Lastrade dietro la porta-.
-Buon pomeriggio-. Uscì abbandonando la stanza il commissario, ed entrarono Mycroft e Greg.
-Come va fratellino, non riesci a cavartela senza di me?- disse Mycroft, mentre sistemava il nodo della cravatta allo specchio, e muovendo il piede con agitazione-.
-Sofri di attacchi di panico, mio caro, mi sembra da come muovi i piedi-.
Prego Dio, perché non scoppi un putiferio, pensó Watson.
-Qui in Scozia il tempo è freddo- si lamentó Greg.
-Oh, ci sei anche tu Lastrade- gridò con un sorriso falso Sherlock-.
-GREG, sono Greg, Sherlock!!!-
Ho bisogno del vostro aiuto, per capire chi è questa persona che mi conosce o che ha un'affettuosa, pazza autostima di me.- E nel mentre finisce quella frase, sospira guardando nel vuoto il paesaggio meraviglioso, che la Scozia offre, dalla finestra della camera. Guardava con attento esame la lettera e capì che dalla calligrafia, corrispondeva a quella di una donna.
-Domani mattina presto, ti farò sapere cosa i miei uomini hanno trovato, ricavando informazioni da questa insulsa e banale lettera.- riprese a battere il piede insieme al bastone Mycroft.
-Molto bene, intanto Lastr... cioè Greg, andrai a visitare Edimburgo e tutti i borghi e anche i luoghi dove sono stati ritrovati i corpi- disse infine, fumando la pipa Sherlock.
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Il Castello della paura
FanficSherlock e il suo amico Watson si ritrovano a risolvere un caso brillante, nella lontana Scozia. Un castello è infestato, e numerosi sono gli omicidi. Jane White, si rivolge a Sherlock per mettere fine a tali tragedie.