In cui Sherlock prova una strana sensazione

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L'indomani, i raggi solari, e la fresca brezza del vento, contribuì a svegliare Sherlock dal suo sonnellino. Raramente dormiva al pomeriggio, perché sosteneva che la sua mente da geniaccio, bisognava sempre mantenerla attiva, ma i trascorsi della notte precedente, e quelli della mattina lo fecero crollare. Immediatamente, aprì il cassetto, e prese con l'altra mano la siringa.
Lastrade, per qualche giorno fece il giro di tutta la Scozia, e dalle lettere recapitate a Sherlock, le notizie non erano affatto buone. Dalle noiose lettere, secondo Sherlock, descrivevano come altre vittime sono state trovate uccise, alcune ricoperte di spugna per mantenere il corpo, e altri ancora, nelle piazze di Edimburgo, nei teatri, e nei fiumi. Mycroft, non si fece sentire, e Sherlock per la prima volta nella sua vita era preoccupato per lui, ma sapeva che se la sarebbe cavata.
In quei giorni, un'altro pensiero frullava nella mente di Sherlock, Jane.
Non ne era innamorato, solo affascinato, e attratto, ma non avrebbe mai avuto un contatto fisico con lei, di questo ne era certo. La sua proposta di matrimonio, era solo un suo piano escogitato insieme a suo fratello, perché quest'ultimo aveva le prove a sufficienza di dimostrare davanti alla legge, chi fosse veramente quella donna. Figlia di umili contadini che servivano la Famiglia Reale, si era sposata con l'erede al trono, che però per disgrazia è morto..... o finge di essere morto. La sua fama, non era certo ben apprezzata da suoi sudditi, e ora c'è un fantasma assassino che si vuole vendicare, e conosce molto bene Sherlock.
Un improvviso mal di testa, fece perdere la vista a Sherlock, in quelle ultime settimane non si sentiva affatto bene.
-Tutto bene?- chiese John a Sherlock
-Mai stato meglio, caro mio-
Tra i due c'era una certa sintonia, ma forse erano entrambi immaturi per capire che forse  oltre a quello che si immaginavano una semplice amicizia, ci fosse qualcosa in più. Nel frattempo la cameriera, dal passo pesante e dall'andatura goffa, avvertì con un campanellino, che la cena era già servita sui piatti. Il primo, una zuppa di lenticchie rosse, il secondo le verdure accompagnate con la carne di agnello, e mentre Sherlock assagiava un pezzettino di carne, dal sapore e dalla consistenza gli veniva un senso di inquietudine.
- Avete per caso assunto un nuovo Chef, domandò dall'altra parte del tavolo, a Jane-
-Si, rispose con soddisfazione, non trovate gustosa la carne?-
-Abbastanza, rispose poco convinto-
Dopo il dolce, Watson si alzò dal tavolo, con una strana sensazione in bocca.
Sherlock e Watson decisero di fare una lunga passeggiata intorno al castello, con la luce splendente della luna, in alto nel cielo.

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