Una lacrima mi rigò il viso, non so se per quella dura verità che si insinuava nella mia testa o perché non reggevo più lo stress, ma so solo che lui se ne accorse.
Con calma si avvicinò a me, poi mi guardò e sporse leggermente la mano, quel poco che bastò a farmi allontanare.
Con calma fece un altro passo e mi disse:
-Non avere paura di me, odio l'idea di fare del male a qualcuno- e con queste parole avvicinò ancora un po' la mano, e io gli permisi di sfiorarmi la gota.Asciugò la lacrima che si stava insinuando tra il labbro e la fossetta destra, poi io mi ritrassi, impaurita dalle sensazioni che avevo appena provato.
Il desiderio di saltargli addosso era forte, ma mai come quello di scappare, forse sperando che mi seguisse.
Fu quello che feci, mi girai e iniziai a camminare in fretta, poi mi ritirai in bagno, dove non sarebbe potuto venire. Questa idea mi diede la nausea, non volevo stare lontana da lui. Mi sciacquai la faccia e azzardai un passo verso la porta, lui era li, mi guardava triste, sembrava quasi si sentisse in colpa, come se si stesse maledicendo per essere venuto da me.
Uscii definitivamente, camminando con calma, il cuore a mille.
Lo raggiunsi e lo abbracciai, lo strinsi nelle braccia e lui fece lo stesso.Il cuore perse uno, due o forse tre battiti, poi con un sussulto inizio a correre su e giù, come se volesse uscire dal torace.
Quello era il paradiso, forse ero morta ed ora ero con Dio, non che credessi in queste cose ma era l'unica cosa con cui mi spiegavo quella sensazione.
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do you have a cigarette?
RomanceUn amore nato per sbaglio e continuato per scelta. Chiara e Cristian si incontrano cambiando la loro vita per sempre.