do you have a cigarette?

capitolo 7

Era arrivato marzo, la primavera si faceva sentire quell'anno, io e Cristian sapevamo molte cose l'una dell'altro.

Un giorno mi raccontò del motivo per cui si era tatuato un albero sul torace, se lo era fatto per descrivere le sue origini, e per tenere con se sua nonna, non solo mentalmente, ma anche fisicamente.

Poi mi raccontò del suo sogno di diventare dj, dato che un giorno aveva visto una specie di contest al mare e aveva deciso di diventare come quel ragazzo della spiaggia.

Io gli avevo parlato dei miei disagi vari, di tutti i problemi e di tutti i ragazzi che avevano portato via parti immense di me, del mio cuore e della fiducia per gli altri e persino per me.

Sapeva molto, molte cose fondamentali, tasselli importanti della mia crescita, anche se non sapeva la cosa più importante, non sapeva che io mi ero innamorata di lui.
Non avrei avuto il coraggio di dirglielo, ormai al dolore ero abituata quindi nel caso mi avesse rifiutata ci sarei stata male ma l'avrei superato, quindi non era per paura che non lo avrei fatto, ma solo perché non mi andava di buttarmi in una cosa che poi si sarebbe rivelata monotona e limitativa, ognuno di noi voleva i suoi spazi fondamentali.

L'unica cosa che avevo paura di provare era un suo bacio, avevo paura che provando quelle emozioni poi non sarei più stata capace di tornare indietro, ci avrei sofferto davvero, quindi perché rischiare di spezzare il nostro piccolo equilibrio, andava bene così, anche se comunque mi mancava la parte corporale con lui.

Ero sicura che un giorno avrei voluto perdere la mia verginità con Cri, chi meglio di una persona che ti ama davvero, in tutto ciò che sei e che fai?