II

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Crystal rinvenì soltanto pochi minuti dopo, quando sentì qualcosa di bagnato sfiorarle delicatamente il collo. Del forte dolore di prima non rimaneva che un vago pulsare nella zona delle tempie. Aprì piano un occhio, trovandosi davanti un muso, che ben presto si rivelò essere di un enorme coyote dal pelo grigio e marroncino e con grandi occhi di un verde spento. O almeno, enorme dalla sua prospettiva. Il coyote sembrò sollevato nel vederla rinvenire, quindi le diede un paio di pacche col muso, come per dirle di alzarsi.
Come è entrato qui? Pensò Crystal, cercando una risposta inutilmente. Alzò di poco lo sguardo, guardandosi intorno. La camera era intatta.
Cosa? Non ho avuto un periodo buio? Perchè è tutto al suo posto?
Guardò il coyote perplessa, quindi si alzò prudentemente. Subito le si annebbiò la vista, ma tornò a vedere chiaramente molto in fretta. Osservò il letto, ma il suo sguardo non superava metà del materasso. Eppure era certa di essere completamente in piedi... Sempre più confusa guardò il coyote, che la sovrastava di almeno venti centimetri. C'era qualcosa che non andava. Spostò quindi lo sguardo verso il basso, e per poco non si prese un infarto. Dove doveva esserci il suo corpo c'era ora un paio di zampine ricoperte di soffice pelo marroncino, che sfumava con del rossiccio verso l'attaccatura ad un piccolo petto.
Sto chiaramente sognando, non c'e altra spiegazione.

Corse comunque allo specchio, ma ciò che vide non fece che peggiorare la situazione: il riflesso rimandava l'immagine di una volpe...
Si girò di scatto verso il coyote, che stava ora seduto ad osservarla, come ad attenderla. La volpe si avvicinò a lui, cautamente. Fu in quel momento che l'altro si alzò, sovrastandola, e uscì dalla stanza, trotterellando per il corridoio. Crystal si affrettò a seguirlo, inciampando più volte nelle zampine e ruzzolando di conseguenza per qualche metro. Pensò che dovesse essere abbastanza tenero da vedere dall'esterno, ma al momento era semplicemente imbarazzate e faticoso, considerando anche lo sguardo vigile (e che pareva vagamente divertito) dell'altro animale. Quest'ultimo, una volta che Crystal si alzò di nuovo, riprese a correre verso una meta indefinita, che si rivelò poi una porta socchiusa apparentemente del tutto uguale alle altre porte della casa. Il coyote la spinse con la zampa, aprendo uno spiraglio abbastanza largo da farlo passare liberamente, quindi si infilò nella stanza, facendo strisciare appena gli artigli sul pavimento di parquet. Ancora una volta Crystal si trovò a seguirla, non capendo dove l'animale volesse arrivare e se faceva bene a seguirlo.
È solo un sogno in ogni caso, qualunque cosa faccia non cambierà nulla pensò lei, tranquillizzandosi appena. Si guardò intorno, erano senza dubbio nello studio della casa che aveva visto durante la sua esplorazione. Passarono di fronte alla grande scrivania nera stracolma di fogli da stampante, libri, penne e scartoffie, saltando tra le gambe della sedia girevole da ufficio. Oltrepassarono la finestra semi-aperta da cui si intravedeva il cielo stellato, più buio del solito a causa dell'assenza del satellite terrestre, in fase di luna nuova.

{Spazio autrice}

Okok, è corto, ma ho deciso di dividere i capitoli in pezzetti da 500/600 parole circa, in modo da pubblicare più frequentemente :3
Detto questo, spero che la storia vi piacciah e niente, io vado
Zauu
OnlyALittleMermaid

ChangelingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora