La ragazza si risvegliò nel proprio letto la mattina dopo. Del dolore non era rimasta alcuna traccia, cosa che non faceva che confermare la sua teoria del sogno. Sogno che, stranamente, ricordava alla perfezione.
Si alzò dal letto strofinandosi gli occhi e imprecò contro il cielo quando sbattè il piede contro il comodino, ancora non abituata alla disposizione dei mobili nella nuova stanza. Arrancando nel buio riuscì a raggiungere le tende che coprivano finestra, spalancandole. Subito fiotti di luce solare si riversarono per la camera, facendole chiudere gli occhi infastidita. Non appena si abituò alla luce si preparò velocemente e uscì dalla stanza, decisa a esplorare un po' i dintorni. Stava camminando per il corridoio quando la sua attenzione si spostò dal pavimento a una porta socchiusa. Apparentemente era uguale a qualsiasi altra porta della casa, ma il suo istinto le diceva di entrare nella stanza che celava. Presa dalla curiosità la aprì, trovandosi nello studio del sogno.
Strano... ma probabilmente è una coincidenza pensò la ragazza, scuotendo leggermente il capo per scacciare i dubbi che si stavano insinuando tra i suoi pensieri. Puntò lo sguardo sulla libreria, che ora le sembrava quasi minuscola, mentre si avvicinava a quest'ultima.
Voleva una conferma.
Spostò leggermente il mobile in avanti, in modo da riuscire a vedere cosa c'era dietro.
Il tunnel c'era.
Era lì, a qualche decina di centimetri da lei, uguale a quello del sogno.
E... se non fosse stato un sogno? No, impossibile, troppe cose strane. Prima tra tutte, ero una volpe.
Scosse la testa, quindi rimise la libreria al suo posto e uscì dalla stanza chiudendo la porta.Passò tutta la giornata all'aperto, cercando luoghi sempre nuovi da scoprire ma evitando accuratamente il bosco vicino alla casa.
Arrivò a fine pomeriggio che ormai le mancava solo quel luogo da visitare. Entrò nel folto gruppo di alberi dal lato che dava sulla casa, trovando subito un -familiare- sentiero. Cominciò a seguirlo, evitando rami bassi e rovi, svoltando nella giusta direzione per istinto. Ben presto ritrovò la radura del sogno, che ora a grandezza naturale pareva molto più piccola, quasi una semplice chiazza d'erba tra gli alberi.
La ragazza sospirò rumorosamente, sedendosi mollemente sul terreno ricoperto di erba sottile e fragile, tipica dell'arrivo della primavera.
Come poteva il suo subconscio conoscere questi luoghi così bene da riprodurli esattamente come erano nella realtà se non li aveva mai visti?
Si passò una mano tra i capelli svogliatamente, quindi alzò lo sguardo verso il cielo, osservando le nuvole spostarsi pigramente.
Si stava facendo troppe paranoie per uno stupido sogno? Probabilmente sì si rispose da sola, continuando a seguire con lo sguardo il lento mutare di una piccola nuvoletta che somigliava vagamente a un dragone.
Rimase immobile e in silenzio, indisturbata, per qualche minuto prima che un leggero frusciare le facesse riabbassare lo sguardo verso il sottobosco, in allerta. Qualsiasi cosa ci fosse tra la vegetazione bassa si stava avvicinando velocemente.
Niente panico. Probabilmente è qualche animale selvatico, nulla di che... basterà non disturbarlo... pensò la ragazza per auto rassicurarsi, ancora seduta nella piccola radura, lo sguardo puntato verso un gruppo piuttosto consistente di erba alta e ingiallita dal freddo che si stava piano piano schiaccuando al passaggio della creatura che si avvicinava.
Crystal indietreggio di qualche passo, in modo da lasciare più spazio tra lei e il suo possibile assalitore (troppe paranoie forse?), proprio mentre anche gli ultimi steli si piegavano verso il basso lasciando spazio a colui che si avvicinava.Non so che problemi abbia wattpad, but mi aveva cancellato un pezzo gn
Se avete ancora problemi ditemeloh :3
OnlyALittleMermaid
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Changeling
FantasyCrystal è una ragazza "normale". E qui direte: è la classica storia. Ecco: è qui che vi sbagliate. La ragazza non capisce cosa succeda quando "sviene": non ricorda nulla di quel che succede durante quel periodo buio, semplicemente si risveglia a ter...