La ragazza non capì subito cosa stava guardando, in mezzo all'erba. Vedeva semplicemente una specie di piccolo arbusto, un cespuglietto per capirci, dai rami ricchi di foglie (forse anche troppe per essere ancora inverno). Due piccoli tronchetti, che si congiungevano poco più su, sorreggevano il groviglio di fogliame e gemme di varie sfumature di verde.
Come era possibile che fosse lui l'artefice di tutto quel trambusto? Le piante sono immobili, non possono spostarsi, eppure quel cespuglio era lì... e prima non c'era.
Ne era sicura.
Forse.
Crystal si avvicinò titubante alla piantina, quindi le sfiorò la cima. Era piccola e di forma leggermente sferica, tanto che ci sarebbe stata tra le sue mani senza problemi. Avvicinandosi la ragazza notò un leggerissimo sussurrare, quasi impercettibile, provenire dall'arbusto. Incuriosita, arrivò col viso vicino al tronchetto, sperando di riuscire a decifrare qualche parola.
Sto seriamente cercando di ascoltare che dice un albero? Sono davvero messa male...
Quando il suo naso era ormai a quanche centimetro di distanza dall'arbusto si mise a captare i sussurri, riuscendo a decifrare solo parole apparentemente senza senso. Ma proprio mentre era all'ascolto la piantina aprì di scatto due enormi e neri occhi, prima nascosti da una palpebra di corteccia che li faceva sembrare due nodi del legno, e le tirò un ramo leggermente più spesso degli altri in testa. La ragazza lanciò un urletto e si catapultò all'indietro, lasciando tempo alla creturina frondosa di fuggire, sparendo tra l'erba e i rovi senza fare rumore.
Crystal ci mise un po' a elaborare l'accaduto. Si tirò più volte pizzicotti e si contò le dita, per essere sicura di non stare sognando, ma nulla: era sveglissima.
Concluse auto-diagnosticandosi allucinazioni dovute allo stress. Forse stava esagerando, ma infondo tra la nuova famiglia, la nuova casa, la pressione del primo giorno di scuola imminente... dovevano averle fatto male. Forse doveva solo riposare un po', no?
Crystal si passò una mano sul viso, quindi si alzò, cominciando a tornare verso casa e cercando di ricordarsi la strada (che sbagliò più volte, tra l'altro) fino ad arrivare davanti al portone. Si tolse di dosso le foglie che la passeggiata nel bosco le aveva lasciato addosso quindi entrò, andando a sedersi subito sul divano con poca grazia. Sospirò rilassandosi appena quindi chiuse gli occhi per riposarli, stanca.《Crystal...》
La voce sembrava così lontana...
《Crystal!... CRYSTAL SVEGLIA!》
Ok, sta volta era vicina.
Un violento scossone alle spalle fece svegliare completamente la ragazza, che mugulò contrariata ancora in dormiveglia. Aprì leggermente gli occhi, cercando di mettere a fuoco la ragazza che aveva davanti, quindi si stiracchiò per poi tornare a guardare colei che aveva identificato come Martina.
《Che c'è?》chiese dopo pochi secondi, cercando di scoprire se era stata svegliata per un motivo valido.
《Sai, dormi ininterrottamente da quattro ore ed è pronta la cena, ho pensato fosse ora》rispose l'altra scrollando le spalle e con un mezzo sorriso divertito.
《Cos- quattro ore?! Ma se mi sembra di aver chiuso occhio giusto dieci minuti fa...》disse Crystal con un sospiro, sprofondando maggiormente nel divano.
《Dormito poco sta notte?》chiese Martina con un sorriso di chi la sa lunga, quindi aggiunse 《fatto sogni strani... volpe?》Macciaooo
Si, mi piace lasciare suspance lol
Vabbè, scusate il ritardo pt 82662816281 ma sono una giraffa pigra e senza ispirazione :3
Detto questo mi dileguo, al prossimo capitolo!
OnlyALittleMermaid
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Changeling
FantasyCrystal è una ragazza "normale". E qui direte: è la classica storia. Ecco: è qui che vi sbagliate. La ragazza non capisce cosa succeda quando "sviene": non ricorda nulla di quel che succede durante quel periodo buio, semplicemente si risveglia a ter...