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Dominik sta guidando un po' troppo velocemente, c'è traffico, e lui si infila tra un'auto e l'altra cercando un varco di passaggio mentre Alex mi sta spiegando la situazione

"Quindi ora è tutto chiaro, Ethan è rimasto lontano da me per proteggermi, parteciperà a questa gara suicida perché crede che io sia andata a letto con Braiden, ora vado a salvarlo, ma non tornerà a casa con me, è uno scherzo vero?"
Ma la guida del suo ragazzo inizia a terrorizzarmi, prima sorpassa un'auto in curva, poi si infila in piccoli spazi tra un'auto e l'altra e non esiste semaforo rosso che regga.

"Molto probabilmente avranno chiuso il tratto di strada per la corsa, cercherò di portarti il più vicino possibile e a quel punto dovrai correre in cerca di Ethan o della sua auto"   Dominik mi sta dando le istruzioni e cerco di memorizzare più informazioni possibili, cercando di non fare confusione, quindi annuisco.

"Eccoci"   dice Alex  
"È qui che devi girare per le colline"   indicando dal finestrino il cartello stradale con su scritto Beacon Hill.

Imbocchiamo una salita ripida, senza  vedere però neanche una  macchina o moto.

Passate tre o quattro curve a gomito ci troviamo davanti a delle transenne che indicano lavori in corso, sicuramente sono state messe li di proposito per evitare il passaggio di altri veicoli, nonostante la pioggia in lontananza avvistiamo del gran fumo e delle luci.

"Di qua non si passa, dovrai proseguire a piedi, nel frattempo noi troveremo un posto sicuro dove poter nascondere la macchina in caso dell'arrivo della polizia o che qualcosa vada storto, ti raggiungeremo il prima possibile"  non ho mai sentito parlare Dominik così seriamente.
Ma sta succedendo veramente? O è un altro incubo dei miei in cui non riesco a svegliarmi?

"Meredith non c'è tempo devi correre"   grida Alex destandomi dai pensieri
"Ricorda Mitsubishi Eclipse viola e nera con i cerchioni bianchi...ti prego ascoltami...viola e nera..."
"Con cerchi bianchi ok ok ci sono, vado"   scendo, non mi fermo neanche a chiudere la portiera e inizio a correre.

Corro il più velocemente possibile, ma mi sento lenta e la pioggia non mi favorisce la visuale, mi batte diritta negli occhi, sento il vento gelido e ghiacciato frustarmi le guance, ma continuo a correre, corro fin quando non vado a sbattere su un muro di persone,ci sono, è qui, è il posto giusto, mi guardo intorno e vedo uno spiazzale nel bel mezzo del nulla, illuminato solo dai fari delle auto e moto pronte alla partenza.
Cerco di andare avanti ma la folla ormai è una calca, non c'è spazio per passare quindi inizio a spingere furiosa, lottando contro manate e gomitate che mi spingono via, mentre mi affanno per avanzare sento solo voci di persone che scommettono sui piloti, sento cifre assurde a favore di Ethan e chi invece lo da per morto già alla seconda curva, solo ora mi rendo conto che mi stanno trascinando nella direzione sbagliata e malgrado riesca a farmi strada con ostinazione, dentro di me so che è troppo tardi e non lo troverò mai in mezzo a tutte queste persone.

Ad un tratto vedo una briciola di spazio tra la folla e mi ci getto all'istante, guardo per un secondo il cielo ha smesso finalmente di piovere e c'è una grandissima luna piena ad illuminare la strada, ricomincio a correre e stupidamente inizio a gridare il suo nome, so perfettamente che è inutile, il vociare della folla è troppo forte e lo sforzo mi sta grattando la gola ma non mi do per vinta.
E la Dea bendata mi grazia, ora sono dietro tutte le auto pronte per la gara e, sono tantissime.

Passo in mezzo tra le moto e le auto ripetendo a voce bassa, viola nero bianchi, alternando urla con il suo nome, guardo anche dentro a dei finestrini, ma niente.

"Viola nero bianchi, viola nero bianchi"

Poi lo vedo, ma lui non può vedere me.

È appoggiato alla portiera della sua auto, sta fumando, è proprio lui, e mi rendo subito conto che i miei ricordi sono tutti imperfetti e nessuno gli rende giustizia.
Ha la testa bassa e una mano in tasca, e la sigaretta tra il pollice e l'indice dell'altra mano, la sua espressione è tesa ed io, io non ho mai visto nulla di più bello e me ne rendo conto anche mentre continuo a correre ed urlare il suo nome.

Butta la cicca e sale in macchina, continuando a fissare l'asfalto, la corsa sta per iniziare e l'unica soluzione che mi passa per la testa è salire in auto.

Raccimolo gli ultimi brandelli di forza che ho nel corpo, raggiungo la sua auto e senza pensare salgo.

"Meredith"
"Ethan"
È perplesso ma all'istante focalizza la situazione e irrigidisce la mascella

"Scendi subito da questa macchina"
"Beh sono contenta anch'io di rivederti!"
"Parleremo dopo, ora scendi!"
"No Ethan non scendo! Vuoi fare questa gara? E allora la faremo insieme"...

Take Me Or Lose Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora