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È il giorno del funerale.

Karson ha voluto pagare tutte le spese necessarie ma non sarà presente, teme un collegamento tra le corse e l'incidente.

Ethan terrà, per sua volontà, il discorso di addio.

Indossa un elegante completo nero, e vederlo per la prima volta in giacca e cravatta mi toglie il respiro, dire che è perfetto è dire notevolmente poco, riesco solo a pensare che gli mancano un paio di ali per sembrare un angelo e se così fosse farebbe sfigurare tutti gli altri in paradiso.

Ed è mio, solo mio...per sempre.

Al cimitero riconosco parecchi visi, molti dei quali appartengono ai ragazzi dell'officina di O'Neal, Dave Jasse, molti piloti delle gare e ben nascosto dietro un albero Braiden con sua madre.
Ma nessun parente, nessuno della sua famiglia o amici del passato.

Ethan si avvicina al piccolo palco e inizia il suo discorso, le parole gli escono a fatica e solo io percepisco il grande sforzo che sta facendo per bloccare le lacrime, ma inizia lo stesso a parlare

"Mike la morte non è niente, sei solo passato dall'altra parte, è come se fossi nascosto nella stanza accanto alla mia con la musica a palla, come ogni giorno. Io sono sempre io e tu sei sempre tu e quello che eri prima per me lo sei ancora. Potrai sempre chiamarmi con il nome che mi hai dato ed io ti risponderò nello stesso modo affettuoso, fraterno, che ho sempre usato con te e ti prometto che, non cambierà il mio tono di voce, non sarò mai triste... continuerò a ridere di tutto quello che ci faceva ridere, continuerò a fare tutte quelle piccole cose che tanto ci piaceva fare insieme. Io ti penserò ogni giorno della mia vita, perché nonostante la tua assenza, è la stessa di prima e deve continuare lo stesso. Non sarai mai fuori dai miei pensieri o dalla mia mente solo perché lo sei dai miei occhi...non sei lontano da me Mike, sei solo dall'altra parte, proprio dietro l'angolo, proprio dietro l'ultima curva prima dell'arrivo al traguardo. E non preoccuparti per noi...non preoccuparti per me, ci ritroveremo prima o poi lo so. Nel frattempo asciughero' le mie lacrime pensando al tuo sorriso che ora mi da pace. Sei tu la mia pace e sarai sempre con me Bro! Ti voglio bene!"

Fra la commozione di tutti i presenti Ethan mi raggiunge, intreccia la sua mano alla mia mentre il sacerdote sta terminando l'omelia.

Vedo accostare e poi fermarsi, dall'altro lato della strada, un'auto elegante nera, dai finestrini totalmente oscurati.

Un brivido mi percorre all'improvviso la schiena, e d'impulso, involontariamente, stringo più forte la mano di Ethan, il quale mi guarda intensamente posando poi i suoi occhi sull'auto ferma.

La fissa per un po' e quest'ultima, molto silenziosamente e inosservata come è arrivata se ne va.

Forse è Karson, o qualche parente di Mike, ma ho un cattivo presentimento e dentro di me avverto che sta per succedere qualcosa.

Take Me Or Lose Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora