▫62▫

1.9K 64 0
                                    

"Credo che Romeo fosse un ragazzino dall'amore facile, basti pensare che solo poche ore prima moriva di passione per Rosalina, e Giulietta, beh di lei penso che il suo sentimento fosse vero, nonostante Romeo fosse l'unico ragazzo che avesse mai conosciuto, il linguaggio poetico è sicuramente il pezzo forte, non per nulla ci si ritrova a citare dei versi del libro anche non avendolo mai sfogliato. Giulietta che chiede a Romeo di rinnegare il suo nome e che si interroga sull'importanza che la gente da ai nomi, la celebre similitudine della rosa, che avrebbe lo stesso profumo anche se non si chiamasse così, sono passi immortali che non subiscono l'usura del tempo e che tutti, grazie anche alle innumerevoli versioni cinematografiche, conoscono. Ma è il mio umile parere"
"Parere completo, dettagliato e che condivido in pieno"  si avvicina e mi porge la mano
"Madeleine"  dice con voce ferma
"Meredith"   e stavolta i miei ricordi mi portano al primo incontro con Ethan, sua nonna a differenza di Susanne mi sta studiando, esattamente come fece il nipote un anno fa, abbasso gli occhi in visibile imbarazzo, mentre l'anziana signora si avvia verso la porta.

Torniamo insieme in sala da pranzo già pronta per la cena, il profumo del cibo è inebriante.
Ethan saluta la nonna con un abbraccio che la solleva da terra di un paio di centimetri.

Il cibo è delizioso, l'argomento che ci intrattiene sono i ricordi di Ethan e Rick da piccolini, il clima è sereno e Susanne mi fa sentire già come una di famiglia, Madeleine rimane spesso in silenzio, ascoltando e osservando tutto, tenendo costantemente la mano sopra quella del nipote.

Nonostante Susanne continui a ribadire che non ce n'è bisogno, l'aiuto a sparecchiare e mettere ordine in cucina, porto il dolce in tavola, tiramisù fatto in casa, alla seconda fetta siamo entrambi a rischio esplosione.

Parliamo tutti per un'altra mezz'ora quando la stanchezza inizia a farsi sentire, tant'è che nemmeno il tempo di una doccia, ritrovo Ethan addormentato.

Ma io non ho sonno,  guardare dalla finestra la luna che si specchia nell'acqua del fiume, mi mette voglia di uscire un po'  ad ammirare il panorama nel portico di casa.
Rubo una sigaretta e l'accendino a Ethan e, coperta in spalla, scendo silenziosamente le scale.

Il mio obiettivo è lo splendido dondolo.
Appena apro la porta l'aria fresca mi pizzica la pelle, metto la sigaretta fra le labbra

"Non sapevo che fumassi anche tu"  Madeleine è nel dondolo, ha le gambe coperte da una stola ricamata a mano, e gli  occhi fissi sul fiume

"A dir la verità una ogni tanto ma se mi fa accomodare vicino a lei non la accendo neanche"  abbozza un accenno di sorriso, poi si sposta leggermente verso il lato destro per farmi spazio.
Solo quando sono seduta mi accorgo che ha tra le mani una foto, ma non riesco a capire chi ritragga.

"Potrei rimanere qui a vita, ferma, immobile ad ammirare il panorama, è tutto così perfetto, talmente innocuo da darmi un tale senso di pace"   dico per rompere il ghiaccio.
La signora dai lunghi capelli, del colore della luna, sospira voltando il capo verso di me, i suoi grandi occhi scuri sono lucidi e profondamente tristi
"Ce la faresti da sola?"
"A fare cosa?"
"Riusciresti a rimanere qui, guardare questo meraviglioso panorama senza Ethan?"

Non so rispondere e non me ne dà nemmeno modo, mi porge la foto, ritrae una donna più giovane si, ma sempre matura, sorridente insieme al suo compagno e tra le braccia un bambino, di circa otto anni, non ho dubbi è Ethan tra le braccia sicure e felici dei suoi nonni.


Take Me Or Lose Me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora