▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Niente di ciò che é scritto qui è dentro fa riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Dakota's pov.
« Ma non mi va!! » protesta Jamie, mentre io lo spingo fuori dalla camera da letto per portarlo sul divano in salone. Ho intenzione di iniziare una nuova serie TV sul mio amatissimo Netflix e voglio che Jamie la veda con me. Voglio solo fare qualcosa di normale, come facevamo prima, per toglierci dalla testa tutte le cose brutte che sono successe in questo ultimo periodo. E poi c'è da dire che mi diverto da morire quando lo costringo a vedere le serie TV e i film che amo.
« Siediti! » rido, faccio pressione sulle sue spalle e lo faccio sedere dal suo lato del divano. Lui sbuffa e si butta di peso, sistemando la schiena contro lo schienale. Io gli faccio la linguaccia.
« Vedrai che ti piacerà. » mormoro, allontanandomi per accendere la TV e prendere il telecomando, poi torno da lui e mi sistemo sul divano. Appoggio la schiena contro lo schienale e piego le gambe in mezzo alle sue, proprio come piace a me. Lui, invece, avvolge un braccio intorno alle mie spalle.
« Okay, ora va decisamente meglio. » mormora, stringendomi le caviglie sulle sue ginocchia con l'altra mano. Io alzo gli occhi al cielo, divertita dal suo tono.
« Un paio di gambe nude sono in grado di farti cambiare idea? Sarà meglio che tu non mi faccia scoprire cose del genere perché potrei costringerti a fare tante cose.... » ridacchio.
« Non 'due gambe nude', ma le tue gambe nude! » ribatte, facendomi ridere.
« Zitto e guarda la TV. » mormoro. Lui sbuffa in risposta, ma sposta lo sguardo sulla televisione.
« Okay, cosa vuoi vedere? » mi chiede.
« Si tratta di una nuova serie TV.. si chiama '13 reasons why', ne avrai sentito parlare di sicuro, pare che stia avendo molto successo. » gli spiego.
« Oh, Dio. » alza nuovamente gli occhi al cielo.
« Non fare così! » lo rimprovero « Si tratta di una serie TV dal tema molto serio, Jamie.. non scherzarci sopra così. Non c'è niente da ridere. »
« Non potevo saperlo, visto che non l'ho mai sentito nominare, scusa. » si stringe nelle spalle.
« Beh.. parla di racconta la storia di Clay Jensen, un ragazzo che al ritorno dalla scuola trova sulla porta di casa una misteriosa scatola con su scritto il suo nome. Nella scatola scopre delle cassette registrate da Hannah Baker, una compagna di classe per la quale aveva una cotta e che si è suicidata due settimane prima. Nelle registrazioni, Hannah spiega le tredici ragioni che l'hanno spinta a togliersi la vita. Ecco.. » gli spiego.
« Uhm.. sembra interessare. » si strofina la barba.
« E andiamo, allora! » esclamo entusiasta, prima di accucciarmi contro di lui e premere 'play'. Nelle ore successive, Jamie non dice nemmeno una parola, è assolutamente preso da questa serie. Alla fine del primo episodio, mi ha chiesto immediatamente di mettere il secondo, e così via.. è sera, adesso, e non ci siamo ancora alzati da questo divano nemmeno per andare in bagno. Ogni tanto mi giro a fissarlo, mentre guarda l'episodio con attenzione, e perdo completamente la concezione del tempo.
Lo amo così tanto..
Ed è così bello, dolce, premuroso, intelligente e sensibile. Tutto ciò che ho sempre voluto. Alla fine del nono episodio, Jamie comincia a sbadigliare e si stiracchia, alzando le braccia al cielo.
« Allora, deduco che tu stia piacendo molto questa serie... » mormoro, con aria altezzosa.
« Odio darti ragione, ma si.. mi piace. Non è una di quelle cazzate fatte semplicemente per intrattenere, ma porta un grande insegnamento.. mi attrae molto. » mi dice, sorridendo alla fine.
« Quindi ora sono in concorrenza con una serie TV? » incrocio le braccia. Lui ride, buttando la testa all'indietro.
« Oh, no... » stringe la presa su di me, attirandomi più vicina al suo petto. « Tu sei in concorrenza con nessuno, sei sempre tu la mia fronte di attrazione principale.. e unica. » mi sorride.
« Posso dire esattamente la stessa cosa. » gli sorrido, poi allungo il viso e lo bacio. « Ora però dovremmo mangiare, non pensi? È ora di cena. »
« Uhm, okay... ordiniamo qualcosa. » mormora.
« E se preparassi qualcosa io? » propongo. Lui si gira verso di me, sorridendo.
« Ti va? » mi chiede.
« Si.. sei sempre tu che cucini per noi, oppure ordiniamo cibo d'asporto, stasera invece preparo io qualcosa. Mi fa piacere, ma non ti assicuro niente. » Dico, alzandomi. Lui ride in risposta, poi si alza e mi segue in cucina. Frugo negli scaffali e nel frigorifero.. potrei preparare una pizza fatta in casa. Non so precisamente come si faccia, ma Jamie potrebbe aiutarmi. Sono sicura che lui sappia prepararla benissimo. Cucina davvero bene.
« Okay.. » mi giro verso di lui, che si è seduto al bancone della cucina. « Una bella pizza fatta in casa, prima di continuare la nostra maratona? » chiedo.
« Va bene! » ride, entusiasta. « Sai come si fa? » mi chiede, mentre prendo tutto l'occorrente possibile.
« Ci posso provare, ma prometti di aiutarmi se sbaglio qualcosa, per favore. » gli chiedo.
« Sarò un tuo segno supervisore. » dice.
« E io ti preparerò una deliziosa pizza. » gli prometto, allungandomi verso di lui per dargli un bacio. Mi metto un grembiule, giusto per entrare nella parte, e comincio a preparare tutto ciò di cui ho bisogno, sotto lo sguardo attento di Jamie, che guarda ogni mia mossa. Mi guarda divertito, e di tanto in tanto mi scatta delle foto. Ad esempio foto di me con il naso sporco di farina e cose del genere.
« Dai, smettila! » lo prego, ridendo, quando ne ho abbastanza.
« Okay, lo metto via. » si arrende, posando il cellulare sul tavolo. « Ora credo di avere abbastanza foto da guardare quando partirò domani. » mormora, abbassando il viso. Domani dovrà tornare a Budapest, ha il volo domani mattina presto. Non mi va proprio di separarmi da lui, e sopratutto non mi va che queste ultime ore insieme siano più tristi, rispetto alle altre.
Vorrei proprio non separarmi da lui.
All'improvviso mi viene un'illuminazione.
« E se venissi con te? » chiedo. Lui alza lo sguardo verso di me, sorpreso.
« Cosa? Dici davvero? » mi chiede a sua volta.
« Se vuoi, si! » Io annuisco, e gli sorrido. Anche lui sorride, poi si alza dallo sgabello del bancone e viene ad abbracciarmi.
« Sono tutta sporca!! » mi lamento, ridendo.
« Non m'importa!! » Mi solleva da terra, facendomi urlare per la sorpresa, e mi fa girare. Ridiamo come due matti, felici e innamorati.
E lo amo così tanto.
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Che ne pensate?
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Damie • The love affair.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Nonostante tutti se lo...