▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.
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Jamie's pov.
Ultima sera per Dakota a Parigi. Domani sarà di ritorno a Los Angeles per la festa della mamma, dato che lei e Stella hanno organizzato qualcosa di carino per Melanie. Lei cerca di non parlarne, sapendo che si tratta di un argomento delicato per me, ma io so già tutto. Ha paura di ferire i miei sentimenti, parlandomene.
« Jamie, mi stai ascoltando? » Mi chiede, ridacchiando.
« Si, scusami.. » Sospiro e le stringo la mano, sopra il tavolo. Ci siamo concessi una cenetta romantica anche stasera, dato che da domani sarò qui da solo.
« Va tutto bene? » Mi chiede.
« Stavo solo pensando a quanto mi mancherai. » Rispondo, accennando un sorriso. Mi piacerebbe tanto se rimanesse qui con me ancora per qualche tempo, ma ci tiene tanto a tornare a Los Angeles per questa festa, e tanto poi tra poco ritornerà.. e io non vedo già l'ora di riaverla qui. È incredibile quanto possa mancarmi.
« Ohw.. anche tu. » Mi sorride. « Ma vedrai che tornerò presto.. Appena potrò. Odio stare separata da te. Tornerò ogni volta che potrò. » Dice.
« Lo spero. Senza di te è tutto noioso. » Alzo gli occhi al cielo. Non so mai cosa fare, quando lei non c'è, mi annoio proprio a morte..
« Anche senza di te.. Insomma, alterno semplicemente casa e palestra. » Sbuffa. « Invece con te c'è tanto da fare.. » Fa un sorrisetto malizioso.
« Eppure sembra che tu sia stata molto impegnata in queste settimane, no? Cosa hai combinato che non volevi confessarmi? Ogni volta che ti chiamavo mi liquidavi in fretta... » Le faccio notare.
« Uhm.. cosa vorresti insinuare? » Mi chiede, facendo un sorrisetto dei suoi.
« Che tu voglia nascondermi qualcosa.. ora dimmi tu. Cos'è che non posso sapere? » Piego la testa di lato, ammiccando. Lei si morde il labbro, cercando di non sorridere.
« Niente di cui tu debba preoccuparti. » Risponde lei. « È una bella cosa.. ne sarai felice. » Sorride. « Fidati di me, okay? »
« Okay.. » Rispondo, mettendo da parte il discorso. Mi fido di lei, non ho proprio nulla di cui avere paura, ma ero semplicemente curioso di sapere cosa sta combinando mentre io sono fuori.
« Comunque, stai tranquillo, credo che sarò di ritorno tra qualche giorno, insomma.. passato il giorno della.. » Dakota si blocca immediatamente, prima di pronunciare le parole che sta evitando mi giorni. Mi guarda, in ansia. « Ehm.. » Sospira.
« Guarda che puoi dirlo, eh.. non scoppierò a piangere al sentire la parola 'mamma', va bene così.. non ho mica cinque anni. » Le dico, ridacchiando per rallegrare la situazione.
« Scusami.. » Accenna un sorriso. Poi si rivolge verso la finestra ad ammirare il panorama, ma io non riesco a distogliere lo sguardo dal vero spettacolo.. lei. « Che bello li fuori... » Siamo in un ristorante che affaccia proprio sulla torre Eiffel. Ci siamo già stati lo scorso anno, prima della fine delle riprese. « Ti va di uscire a fare due passi? Non mi va di tornare dritta in hotel.. » Propone.
« Certo... » Le dico, poi ci alziamo ed usciamo dal ristorante. Lei avvolge un braccio intorno ai miei fianchi e io uno intorno alle sue spalle, cominciando a passeggiare per le stradine di Parigi. In questo momento, senza flash e fotografi, sembra tutto così normale. Vorrei che fosse sempre così per noi.
« Vorrei proprio non dover ripartire.. » Sbuffa, appoggiando la testa sulla mia spalla.
« Tanto tornerai presto, me lo hai detto tu, nel Grey mio goditi tanto questa festa della mamma.. » Le dico. Lei sussulta, come se avessi detto chissà cosa. Deve avere davvero paura di farmi stare male, per evitare il discorso in questo mondo. « Dakota.. perché eviti così il discorso? Ti ho detto che per me non c'è problema... » Le dico.
« Perché.. perché credo che la cosa ti faccia soffrire nel profondo, ed io lo so bene che è così. » Mormora. Lei sa più di chiunque altro quanto ancora io soffra oggi, della rabbia che c'è dentro di me e che solo lei conosce, ma grazie a lei oggi riesco ad affrontare tutto con più serenità, quindi non capisco perché si stia comportando così.
« Beh, si.. ma non al punto da non volerne sentire parlare. Sai che non è così.. sono felice se tu mi racconti dei tuoi piani con tua madre per questa festa, adoro vederti così felice.. » Le dico, lei sorride.
« Fa soffrire me, pero.. il fatto che tu non possa fare la stessa cosa, mentre io ti racconto i miei piani. » Ribatte.
« Non mi hai raccontato proprio nulla.. » Dico io. « E poi Samina è come se fosse una madre per me, le voglio molto bene e tengo tanto a lei. » Sospiro, e anche lei, in modo ostinato. « Non siamo più ragazzini.. l'era di 'Tutti scrivono una letterina per le festa della mamma e io no' è passata da tempo. » Dico. Dakota annuisce. « Okay? »
« Okay.. va bene. » Risponde.
« Okay. » Le bacio i capelli, e ricomincio a camminare. « Sai.. a volte penso a quanto sarebbe stato bello presentartela. Sono sicuro che ti avrebbe adorata. » Sorrido. Ho immaginato questo scenario talmente tante volte...
« Sarebbe bellissimo. » Mi stringe più forte. « Saremmo andate sicuramente d'accordo, visto che ti amiamo entrambe più di ogni altra cosa. » Dice, e io sorrido, alzando istintivamente gli occhi al cielo.
« Sai.. certe volte mi chiedo se sia stata proprio lei a mandarti nella mia vita. Sei stata una benedizione per me.. e lo sei ogni giorno. » Le dico.
« Oh, Jamie... » Mi abbraccia, visibilmente commossa. Questa donna è capace di farmi diventare uno sdolcinato romantico da quattro soldi. Le bacio i capelli, abbracciandola a mia volta. « Ti amo tanto. » Mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente.
« Bella, eh? » Le dico, riferendomi alla torre Eiffel, proprio di fronte a noi.
« Ti va di andarci? » Mi chiede. Io faccio una smorfia in risposta.
« Non è un po' banale? » Replico.
« Oh, sii banale, ti prego! » Ridacchia.
« Okay, okay! » Mi arrendo e la seguo dove vuole, come spero di seguirla per il resto della nostra vita.
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Buonanotte! 🌺
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Damie • The love affair.
Fanfiction▸ Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vincende scritte qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo. Nonostante tutti se lo...