"È sangue del mio stesso sangue, l'incantesimo ha avuto effetti anche su di me... togliendomi la capacità di riportare in vita le creature di Narnia" rispose il leone.
"E adesso? Cosa vuole fare la Strega con lei? Perchè voleva che si consegnasse?""Vuole ucciderla" rispose il Oreius, che aveva il dono di leggere gli astri come tutti i centauri. "Ucciderla è l'unico modo che ha per indebolire Aslan e la magia di Narnia stessa"
"Non possiamo permetterlo!" esclamò Peter "dobbiamo andare a salvarla!" avanzò deciso, afferrando l'estremità della sua spada.
"La mia Regina non vuole essere salvata" lo interruppe Aslan.
"Andrò io stesso ad offrirmi in sacrificio per lei""No!" esclamò Susan
"Figliola, vedi il colore del cielo? Esso cambia in base all'umore della Regina. Adesso è scuro perchè nel suo cuore, seppur gelato, c'è tristezza. È abbastanza come esempio per farti capire il suo potere su Narnia? Ma questo Jadis non lo sa. È convinta che tutto dipenda da me e che l'aura che Selene emana sia solo il riflesso del mio amore per lei"Il tono che il felino aveva usato tutto questo tempo avrebbe spezzato il cuore anche al più malvagio dei cattivi. L'amore che provava per sua figlia non era paragonabile a niente, tanto che era disposto a perdere la sua stessa vita, pur di risparmiare la sua.
"Ora, andate, penseremo noi a tutto" li congedò amorevolmente il leone.
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"Portate la prigioniera da me" ordinò la Strega.
Selene venne strattonata più volte e poi fatta cadere dinanzi ai piedi del trono fatto interamente di ghiaccio su cui Jadis sedeva. Le venne tolta la benda che le era stata messa sugli occhi per non farle vedere il nuovo luogo in cui l'accampamento era stato trasferito.
Ma questo non era stato certamente abbastanza per confondere la Regina di quelle terre, che sapeva bene che si trovavano nella Foresta di Frassini, non molto lontano dal Grande Fiume."Bambina mia" disse con voce melodica la strega, accarezzandole i capelli
"Io non sono tua figlia, Strega" sputò la ragazza
"Che tu lo voglia o no, il signore d'Oltremare ti ha data in dono a me, stupida ragazzina!" urlò la Strega, le cui parole fecero sghignazzare una megera accanto a loro.
"Io sono figlia di Aslan, creatore delle terre di Narnia e signore del Mare"
"Ha! Sciocca! E dov'è il tuo paparino adesso? Non è di certo venuto a salvare la sua bella, bellissima bambina..." le disse, passando un dito sulla ferita che le aveva inferto solo qualche ora prima. "Credimi, avrei preferito che governassi al mio fianco, ma hai scelto di seguire lui e quindi morirai, così che il suo cuore possa morire con te e garantirmi il comando su Narnia"Mancava ancora qualche ora al tramonto, Selene sperava nel profondo dell'animo che il leone non si presentasse. La Strega, così come il resto dei narniani, conosceva solo in parte le profezia che aveva predetto l'arrivo dei figli di Adamo e delle figlie di Eva. Non sapeva quindi quanto essi fossero destinati a grandi cose, che si trattasse di vincere guerre o spezzare incantesimi.
Morire quindi non era un problema per lei, se solo questo fosse bastato anche in parte a proteggerli.Selene quindi non rispose alle parole della Strega, ma abbassò lo sguardo verso il terreno umido e freddo su cui era inginocchiata.
"Preparatela per il sacrificio" ordinò la Strega.
Un gruppo di megere e nani la tennero ferma e le strapparono gli abiti e la vestirono di stracci, abbandonandola poi a se stessa, legata nuovamente ad un albero.
Selene conosceva bene le pratiche di esecuzione, quindi sapeva che tutti si sarebbero concessi un gran banchetto dopo la sua morte e che, in vista di esso, vi era un gran frastuono e preparativi in vista. Anche l'albero a cui era legata era più lontano rispetto al campo, perchè per tradizione, la vittima sacrificale avrebbe dovuto percorrere un sentiero di scherni e maledizioni da parte dei presenti.
Il minotauro che le faceva da guardia era ben che intimorito da lei, nonostante l'avessero privata di qualsiasi capacità di movimento."Ehi... mi è sembrato si muovesse"
"Che c'è, hai paura di una ragazzina?" disse la megera appena giunta, prendendosi gioco di lui.
"È pur sempre una Regina di Narnia"
"L'unica regina è Jadis, sciocco!" esclamò un nano, sopraggiunto anche lui insieme a diverse altre creature armate.
"Dobbiamo portare Sua Maestà al patibolo, signori"Il minotauro la fissò per diversi attimi e lei ricambiò, ascoltando il battito del suo cuore farsi sempre più rapido e desiderando di poter sentire un giorno anche il suo fare lo stesso rumore. Tutto d'un tratto, non fu più in grado di udire alcun battito. Fissò l'animale negli occhi e vide che essi erano diventati velati. Cadde a terra, morto.
Spaventata, si girò di scatto tentando di capire cosa l'avesse ucciso, quando una mano si posò sulla sua bocca per impedirle di parlare.
Il gruppo pronto a scortarla entrò in panico e cominciò ad urlare."Chi va là?" disse il nano. Neppure il vento rispose.
Il più grande dei figli di Adamo si portò l'indice davanti le carnose labbra, liberandola con un leggero passaggio della spada dalle corde mentre nessuno guardava.
La mise in groppa ad un destriero che iniziò a galoppare verso il bosco.
Selene, infuriata, fece girare l'animale e vide Peter intendo a combattere contro le orribili megere. Uno dei nani stava per colpirlo alle spalle, ella scese da cavallo, colpì il nano e si mise tra il figlio di Adamo e le creature, usando il suo corpo come scudo. Combatterono fianco a fianco e quando si accorsero di essere in svantaggio, Selene chiuse gli occhi.
Un immenso muro di fuoco si interpose tra loro e i nemici, permettendo loro la fuga.