Consigli dalle Wattpad Star italiane: Elsyll

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Questa é l'intervista alla gentilissima Elsyll

1) Come hai iniziato ad avvicinarti alla scrittura? Quando hai capito di avere questa passione, stavi attraversando un momento particolare della tua vita?

-All'inizio più che passione è stato un bisogno, a quindici anni mi facevo talmente tanti film mentali che per mettere in ordine i pensieri ho iniziato a scriverli e così ho continuato. Totalmente persa tra le nuvole come una normale quindicenne vale come momento particolare della mia vita?

Io credo che valga.

2) Oltre alla scrittura, definiresti una tua passione anche la lettura?

-Sono un drago nella lettura, riesco a leggere anche un libro al giorno se mi ci metto d'impegno. Ovviamente, come madre sfiga vuole, questo non vale per i libri scolastici. Quindi sì, la lettura è una delle mie passioni.

3) Cosa hai imparato leggendo?

- Direi l'80% di tutto quello che so. Capitemi, non mi andava di scrivere solo "alcuni libri non capisco come abbiano fatto ad essere pubblicati" o "se non c'è un lieto fine in un romanzo rosa allora non serve a nulla scriverli".

4) C'è qualche libro che ti ha colpito a tal punto che sei scoppiata in lacrime?

-Di solito evito i libri tristi, ma se devo rispondere: qualsiasi libro, con la classica trama da romanzo, letto durante il pre-mestruo.

5) Secondo te, c'è un'atmosfera giusta per scrivere? Quando lo fai, che situazione preferisci? Ti piace scrivere di notte o di giorno? Accompagnata dalla musica o immersa in un silenzio tombale?

-Non sono una a cui interessa particolarmente l'orario, giorno o notte che sia, l'importante è avere l'ispirazione. Assolutamente il silenzio.

6) Ti è mai capitato di iniziare delle storie, ma non portarle a termine? Se sì, come mai?

-Credo che chiunque abbia questa passione abbia storie lasciate a metà, è normale. Per quanto riguarda le mie "lasciate in sospeso", anche qui dipende dal tipo di storia. Alcune le uso solo per fare pratica, altre perché sono solo degli scheletri, altre ancora perché non è ancora il loro momento.

7) Parlando un po' dei tuoi scritti, cosa ti da l'ispirazione per creare delle storie così belle e che attirano così tanto l'attenzione del pubblico?

-Non lo so esattamente nemmeno io, l'ispirazione arriva da sola. Può accadere mentre vado in università, quando vado a bere qualcosa con le amiche o appena prima di addormentarmi. Arriva e basta.

8) Quando scrivi, c'è un messaggio particolare che vuoi arrivi al lettore?

-Non sono io a doverlo dire, sono i lettori che devono scoprirlo.

9) Hai mai fatto conoscenza con il blocco dello scrittore? Se sì, come sei riuscita a fronteggiarlo?

-Ci sto sguazzando proprio adesso. Non lo affronto, ci navigo e mi godo il paesaggio.

10) Sapresti spiegarci come nascono i tuoi personaggi? Ognuno di loro è diversissimo dagli altri; come riesci a gestirli e, cosa più importante, per te, sono diventati importanti?

-Parto sempre dal personaggio femminile, creo una bozza del carattere e dell'aspetto, poi costruisco quello maschile. Create le bozze, inizio a scrivere la storia e di solito si formano senza che io me ne accorga. Ad esempio, se prendiamo Fenris in "Vilia", all'inizio doveva essere l'opposto del personaggio che tutti conoscono. In principio era molto taciturno, burbero e quasi un eremita, ma continuando a scrivere si è andato a creare il Fenris di adesso.

Non li gestisco mai tutti insieme, creerebbe solo una gran confusione e rischierei di fonderli. Sono i miei personaggi, li ho creati io, sono più che importanti.

11) I protagonisti delle tue opere che ruolo hanno nel processo di scrittura? Sono loro a dirti cosa scrivere o è il contrario?

-Più si va avanti a scrivere una storia, più entri in contatto con i personaggi ed è quasi normale che siano loro a "dirti" cosa scrivere.

12) Se avessi la possibilità di dare un consiglio a tutti i giovani scrittori ed aspiranti tali, quale sarebbe?

-Pubblicate le vostre storie, anche se siete timidi o avete paura (esiste l'anonimato), anche se non siete premi nobel nella grammatica (si impara col tempo e con le critiche costruttive) o non sapete come proseguirla, fatelo ugualmente. Un passetto alla volta vi porta lontani.

13) Qual è una cosa che uno scrittore non dovrebbe MAI fare?

-COPIARE! Se avete intenzione di scrivere una storia scopiazzando, evitate pure di farlo.

14) Ritornando alle tue storie, e più nel dettaglio alle trame, come le articoli?

-Come prima cosa penso al primo incontro tra i due protagonisti, poi butto giù l'epilogo. Fatto questo inizio a comporre lo scheletro di ogni capitolo e cerco di seguire l'ordine cronologico che mi sono imposta.

15) Cosa proveresti nell'avere tra le mani la versione cartacea di un tuo libro?

-Sarebbe una gran bella rivincita.

16) Si sa, non si può piacere a tutti; a questo proposito, come affronti la consapevolezza che ciò che scrivi potrebbe non piacere a tutti?

-Non ho problemi a riguardo. Come a me non piacciono storie che tutti apparentemente adorano, anche ad altri possono non piacere le mie. Il mondo è bello perché è vario.

17) Se potessi, faresti della scrittura un lavoro a tempo pieno?

-Se me l'avessi chiesto qualche mese fa ti avrei detto "diavolo, sì!", ora sono più per il nì. Ho altri progetti in mente in questo momento.

18) Come ti comporteresti se qualcuno, grazie a te, ti superasse in bravura?

-Cercherei di imparare da lui/lei.

19) Pro o contro i cliché? In quale misura usarli? O sono da evitare?

-Se ben dosati, ADORO i cliché. Alla fine sono loro che ti danno quella piacevole soddisfazione alla fine di un romanzo.

Grazie mille per essere stata con noi e per averci permesso di entrare, per un po', nel tuo mondo.

Tutto lo staff del WWYP ti ringrazia.

Un bacione, Lena.

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