Storie di guerra: fantasy/narrativa storica

206 17 1
                                    

Quante volte avete visto film in cui i personaggi sparano con pistole dai caricatori infinti  e si espongono come sagome da poligono senza nemmeno essere sfiorati da un proiettile?

Oppure, quanto spesso avete letto di ragazzi che, pur non avendo mai tenuto un arma in mano in tutta la vita, passando a fil di spada orde di soldati addestrati al combattimento?

Spesso, quando si narrano scene di guerra nelle proprie storie può capitare di scrivere fatti surreali o imprecisi, soprattutto se non si possiede una conoscenza basilare della materia

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Spesso, quando si narrano scene di guerra nelle proprie storie può capitare di scrivere fatti surreali o imprecisi, soprattutto se non si possiede una conoscenza basilare della materia.

Dunque, in questo caso le cose da fare sono due: si può scegliere la superficialità, la via più semplice, e rimanere piuttosto vaghi quando si parla di armi ed eserciti. In questo caso, si eviterebbe tutta la fase di documentazione che precede la stesura di tali scene, ma la storia potrebbe risultare meno interessante a causa della mancanza di particolari, e far storcere il naso a quella fetta di lettori più preparati in materia, o in generale più esigenti. Consiglio vivamente questa strada a tutti coloro che non hanno voglia, o il modo, di prepararsi sull'argomento, in modo da evitare di scrivere strafalcioni e fare pessime figure.

L'altra via è invece quella, appunto, della documentazione. Di certo non è necessario studiare tutte le fondamenta della scherma medievale per descrivere un duello all'arma bianca, ma è quantomeno necessario sapere com'è fatta una spada e come funziona in linea generale, per esempio.

In questa guida cercherò di spiegarvi, nel modo più semplice e veloce possibile, come scrivere di battaglie e combattimenti e, più in generale, di "guerra". Nel capitolo corrente tratterò principalmente su ciò che concerne il genere fantasy (per opere che si avvicinano di più alla realtà) e la narrativa storica, per l'età antica e il medioevo, dunque per tutta quella parte di storia che precede l'utilizzo massiccio di armi da fuoco sul campo di battaglia.

Tra principi azzurri e cavalieri della tavola rotonda: com'era la guerra in realtà?

Spesso, guerre e battaglie vengono dipinte come eventi gloriosi, in cui schiere ordinate di soldati dalle uniformi variopinte e tutte uguali si scontrano, mentre i due condottieri rivali si sfidano a singolar tenzone mentre tutt'intorno a loro infuria la lotta.

È chiaro, ognuno nella sua storia è libero di inventare o romanzare quel che vuole e quanto vuole, ma per chi cerca un grado di realismo più alto, quelli appena descritti non sono altro che cliché, peraltro completamente sbagliati.

Una battaglia medievale è disordinata, non sempre i soldati di schieramenti contrapposti sono facili da distinguere, e negli spazi serrati della mischia è difficile persino muovere le braccia, figuriamoci combattere un duello. E, nella maggior parte dei casi, di spazio per onore e gesta cavalleresche ve n'è ben poco.

Quando si conduce un esercito in guerra, ci sono decine di variabili di cui tenere conto: i vettovagliamenti per i soldati e il foraggio per gli animali, il denaro con cui pagare i mercenari e il morale della truppa. Non meno importanti sono le condizioni atmosferiche e il terreno che si attraversa. Gli uomini devono fermarsi per mangiare e riposare, e lo stesso vale per i cavalli e gli animali da soma e tutto il seguito di famiglie, mercanti e criminali che accompagna ogni esercito.

The Writer's CodeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora