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Gli errori più giusti che ho fatto
sono quelli in cui mentre sbagliavo
mi sentivo viva.

GinevraCardinal, Twitter


Era da diverso tempo che Andy correva, con i polmoni ormai al limite, il giovane poteva sentire l'alito di morte del suo inseguitore, prossimo ad afferrarlo, per nulla stanco o intenzionato a fermarsi, sarebbe andato avanti per l'eternità, era immortale in fondo, ma il corvino non lo era. La morte soffiava gelida lungo ogni centimetro intriso di terrore, lungo le vene pulsanti e la pelle fredda, nonostante il sudore colasse rapido quasi lo stessero bruciando vivo, a quest'ultimo si mischiavano furiose la lacrime del ragazzo, il cui pensiero correva ad un'unica persona, la sola fonte di sentimenti sinceri nei suoi confronti, di verità e di ... amore, Val.

Il pensiero di aver reagito in modo crudele davanti alle emozioni provate dall'albino nei suoi confronti, frantumava il cuore dell'umano, come poteva essere stato un tale idiota da non capire qual'era la cosa giusta da fare ? Come alimento della specie di Z-A6001 avrebbe dovuto accettare la sua fine dal primo istante, essere mangiato da uno zombie era il motivo per cui era nato, anzi, più precisamente, si sarebbe dovuto lasciar mangiare da uno splendido, curioso ed infantile non morto che altro non desiderava nella vita se non capire il motivo per cui era venuto al mondo. Tutto d'un tratto, le gambe, prima stanche, di Andy ripresero vigore permettendogli di distaccare di qualche metro il proprio inseguitore, solo l'adrenalina le faceva proseguire, il giovane sapeva bene che presto si sarebbe esaurita ed allora sarebbe crollato senza più forze, non era mai stato allenato per incrementare la propria resistenza, era gracile, era debole, era spacciato.

Il terreno andò indurendosi passando dalla sabbia alla roccia, la vegetazione andò infittendosi permettendo così al corvino di aumentare ancora di più la propria distanza dal cannibale privo di volontà che ancora andava urlando lamenti senza senso, accrescendo il suo terrore. Alti alberi e liane sempre più spesse si aggrovigliarono intorno al corpo del prima generazione, ma il corvino non perse nemmeno un secondo ad osservarlo, proseguì fino a quando non giunse al centro di una radura dove accadde quanto aveva previsto. Le caviglie e le ginocchia cominciarono a tremare e, tutto d'un tratto, i muscoli lo abbandonarono facendolo finire in ginocchio privo di energie. Le iridi dell'umano si mossero in tutte le direzioni possibili, il cuore ancora minacciava di rompergli in due lo sterno come un pugno, le lacrime gli appannavano la vista quasi stesse annegando, la voce non usciva più, l'aveva totalmente persa ormai, non aveva modo di ritrovare Val, era solo. Un fruscio cominciò ad alzarsi da più punti lungo il perimetro dei cespugli, dai quali uscì un quintetto di zombie, lenti e coperti di sangue, compreso quello che lo stava inseguendo, così era sparita la sua speranza di essere in fine salvato.
Consapevole, l'umano chiuse le palpebre e si appallottolò avvolgendo nelle braccia le gambe tremanti e mentre contava le ultime lacrime a separarlo dalla fine, sentì le urla furiose dei vettori rompere il silenzio ed i loro corpi aumentare di velocità verso il suo, ma nell'istante in cui avrebbe dovuto percepire sulla propria pelle i primi morsi, accadde qualcosa che capovolse totalmente la situazione.

Fu un ruggito prorompente, intenso e profondo, fece tremare la terra e spalancare nuovamente gli occhi al ragazzo che così poté vedere tutti i propri assalitori immobilizzati dallo stesso terrore che stava cogliendo lui, gli erano così vicini che sarebbe bastato loro stringere le mandibole per squartarlo, eppure desistettero, si allontanarono così velocemente che ci fu un secondo nel quale il corvino si chiedette se fossero davvero stati lì un attimo prima.

« V-Val ... »

Il fisico di Andy venne spinto da una forza misteriosa che gli concesse di alzarsi per poi correre, nonostante numerosi inciampi, dritto incontro alle braccia di Z-A6001, anch'egli proteso verso il proprio vivente, altrettanto spaventato ed incredibilmente grato per essere giunto in tempo, guidato dall'intenso, e salato, profumo di lacrime. Incredibile il modo in cui quella sostanza era in grado di amplificare il naturale profumo degli umani, il loro sapore sulle labbra, come la salsedine con il mare, diventava un richiamo irresistibile. La velocità e la condizione fisica ben superiore a quella comune, aveva permesso all'albino di superare un numero impressionante di propri simili  e di riprendere il proprio bene più prezioso, di tenerlo in quell'istante fra le braccia, accarezzando i suoi capelli, coperti di polvere, e di udire il meraviglioso suono a far pulsare di preziosa vita il corpo del suo amato.

« Mi dispiace Val ... Non sarei dovuto fuggire in quel modo ! Non lo farò mai più ! Non cacciarmi, ti prego ! Non ho nessun altro a parte te e, anche se un giorno ti stancherai di osservami e vorrai mangiarmi, io ne sarò felice, tutto pur di restare con te ! Ti aiuterò anche a scoprire il segreto su noi viventi e su te stesso che tanto cerchi ...Non m'importa se mi ami solo perché sono un umano ... »

« Andy ... »

E così le labbra dei due tornarono ad unirsi in un rapido, ma forte scambio d'amore che sancì definitivamente la loro nuova promessa, mai niente e nessuno li avrebbe separati nuovamente. La mano gelida di Z-A6001 corse sulla guancia calda del giovane, asciugandone le lacrime, mentre questo andava arrossandosi per l'emozione crescente nel proprio petto alla vista del sorriso del non morto, mandibola scoperta compresa, era la cosa più bella che avesse visto.

« ... Io di te non amo la vita che ti scorre attraverso, ma il fatto che ti permetta di starmi accanto ... nonostante il breve lasso di tempo che ci concede insieme »

« Ma questo lo possiamo risolvere »

Sorrise a sua volta il ragazzo scoprendo l'incavo del collo, poco sopra il quale, quasi a livello del mento, sentiva ancora tirare la cicatrice del marchio che certificava il possesso, da parte del vettore, di ogni parte di lui come umano.

« Mordimi »

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